TRACRIUM IV 5F 5ML 50MG -Interazioni
Il blocco neuromuscolare provocato da atracurio può essere potenziato dall’uso concomitante di anestetici inalatori, come l’alotano, l’isoflurano e l’enflurano. In comune con tutti i bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti l’aumento dell’ampiezza del blocco neuromuscolare e/o della sua durata può essere una conseguenza dell’interazione con: - antibiotici, compresi aminoglicosidi, polimixine, spectinomicina, tetracicline, lincomicina, clindamicina e vancomicina; - betabloccanti: propranololo, oxprenololo; - farmaci antiaritmici: calcio antagonisti, lidocaina, procainamide e chinidina; - diuretici: furosemide e potenzialmente mannitolo, diuretici tiazidici e acetazolamide; - magnesio solfato; - chetamina; - sali di litio; - bloccanti gangliari: trimetafano, esametonio Raramente, alcuni farmaci possono aggravare o smascherare miastenia latente o effettivamente indurre una sindrome miastenica; una maggiore sensibilità all’atracurio sarebbe la conseguenza di tale sviluppo. Tali farmaci comprendono diversi antibiotici, beta-bloccanti (propranololo, oxprenololo), farmaci antiaritmici (procainamide, chinidina), farmaci antireumatici (clorochina, D-penicillamina), trimetafano, clorpromazepina, steroidi, fenitoina e litio. L’insorgenza di blocco neuromuscolare non depolarizzante rischia di essere ritardata e la durata del blocco ridotta in pazienti che ricevono terapia anticonvulsivante cronica. La somministrazione di combinazioni di agenti bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti in associazione con atracurio può produrre un certo grado di blocco neuromuscolare superiore a quanto atteso con la somministrazione di una dose totale equipotente di atracurio. Combinazioni diverse di farmaci possono dare effetti sinergici differenti. Per prolungare l’azione di blocco neuromuscolare di agenti non-depolarizzanti, come atracurio, non si devono somministrare miorilassanti depolarizzanti, come la succinilcolina, perché ciò può dare origine ad un "blocco misto", difficile da risolvere con farmaci anticolinesterasici. Il trattamento con farmaci anticolinesterasici, comunemente utilizzati nel trattamento della malattia di Alzheimer, come ad esempio il donepezil, può accorciare la durata e ridurre l’entità del blocco neuromuscolare con atracurio.