TICLOPIDINA TEC 30CPR 250MG -Avvertenze e precauzioni

TICLOPIDINA TEC 30CPR 250MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Si possono osservare eventi avversi, qualche volta gravi, di natura ematologica ed emorragica. Talvolta sono state osservate conseguenze fatali (vedere sez. 4.8). Tali eventi gravi possono essere associati con: -        controllo inadeguato, diagnosi tardiva e misure terapeutiche non appropriate per gli eventi avversi -        somministrazione concomitante di anticoagulanti o di sostanze antiaggreganti piastriniche come l’aspirina e farmaci antiinfiammatori non steroidei. Comunque nel caso di impianto di STENT la ticlopidina deve venire associata all’aspirina (100-325 mg al giorno) per circa un mese dopo l’impianto. E’ indispensabile attenersi scrupolosamente alle indicazioni, precauzioni e controindicazioni della ticlopidina. Controllo ematologico E’ necessario eseguire un esame emocromocitometrico completo, comprendente conta differenziale leucocitaria e conta piastrinica, all’inizio del trattamento e quindi ogni 2 settimane per i primi 3 mesi di terapia ed entro 15 giorni dalla eventuale interruzione di ticlopidina, se tale interruzione si verifica entro i primi 3 mesi di terapia. In caso di insorgenza di neutropenia (neutrofili <1.500/mm³) o trombocitopenia (piastrine <100.000/mm³) è necessario interrompere il trattamento e monitorare i parametri emocromocitometrici, compresi conta differenziale leucocitaria e conta piastrinica, fino al ritorno nella norma. Controllo clinico Controllare accuratamente tutti i pazienti per verificare l’insorgenza di eventuali segni clinici e sintomi collegati alle reazioni avverse al farmaco specialmente durante i primi 3 mesi di terapia. Occorre che il paziente sia istruito su segni e sintomi possibilmente correlati alla neutropenia (febbre, mal di gola, ulcerazioni del cavo orale), alla trombocitopenia e/o a disturbi dell’emostasi (emorragia prolungata o inattesa, ecchimosi, porpora, feci scure) e all’epatite (incluso ittero, urine scure, feci di colore chiaro). Occorre consigliare al paziente di sospendere il medicamento e di consultare immediatamente il medico in caso di comparsa di uno dei precedenti segni o sintomi. La decisione di riprendere il trattamento va presa solo tenendo conto dei reperti clinici e di laboratorio. La diagnosi clinica di porpora trombotica trombocitopenica (TTP) è caratterizzata dalla presenza di trombocitopenia, anemia emolitica, sintomi neurologici, disturbi renali e febbre. L’insorgenza può essere improvvisa. La maggior parte dei casi è stata riportata nelle prime 8 settimane dall’inizio della terapia. In caso di sospetto di porpora tromboticatrombocitopenica, poiché c’è un elevato rischio di esito fatale, consultare lo specialista. Per migliorare la prognosi si suggerisce il trattamento con plasmaferesi. *     Emostasi: Impiegare con cautela la ticlopidina nel paziente che ha un aumentato rischio emorragico. Non somministrare il farmaco in associazione con eparine, anticoagulanti orali e farmaci antiaggreganti piastrinici (vedere sez. 4.5); comunque nei casi eccezionali di trattamenti concomitanti, è necessario effettuare uno stretto controllo clinico e di laboratorio (vedere  sez. 4.5). Prima di un intervento chirurgico di elezione si deve, quando possibile, sospendere il trattamento almeno 10 giorni prima (tranne nei casi in cui non sia espressamente richiesta una attività antitrombotica) in considerazione del rischio emorragico indotto dal farmaco: dopo la sospensione della terapia è consigliabile valutare l'eventuale persistenza dell'effetto sull'emostasi (tempo di sanguinamento) prima di procedere all'intervento. In caso di intervento chirurgico d’emergenza si possono impiegare 3 metodiche come tali o in associazione per limitare il rischio emorragico e il prolungamento del tempo di emorragia: somministrazione di 0.5 - 1 mg/kg di metilprednisolone e.v. eventualmente ripetuta; desmopressina alla posologia di 0.2 - 0.4 mcg/kg; trasfusioni piastriniche. In caso di estrazione dentaria, informare il medico del trattamento in corso. *    Poiché la ticlopidina viene ampiamente metabolizzata nel fegato: il farmaco va impiegato con cautela nei pazienti con disturbi della funzione epatica, e in caso di insorgenza di epatite o ittero  si deve interrompere il trattamento e condurre i test di funzionalità epatica. Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini

Farmaci

PIAM FARMACEUTICI SpA

ANTIGREG30CPR RIV 250MG

PRINCIPIO ATTIVO: TICLOPIDINA CLORIDRATO

PREZZO INDICATIVO:3,60 €

ROTTAPHARM SpA

APLAKET30CPR RIV 250MG

PRINCIPIO ATTIVO: TICLOPIDINA CLORIDRATO

PREZZO INDICATIVO:4,83 €

NEOPHARMED GENTILI Srl

CHIARO30CPR RIV 250MG

PRINCIPIO ATTIVO: TICLOPIDINA CLORIDRATO

PREZZO INDICATIVO:3,60 €