SUPREFACT DEPOT 1SIR 9,45MG -Avvertenze e precauzioni
Circa 5 giorni prima dell’inizio del trattamento con il Suprefact Depot 9,45 mg impianto, si raccomanda di iniziare una terapia con un antiandrogeno. Questo trattamento supplementare deve essere continuato in parallelo alla terapia con buserelin per 3–4 settimane. Dopo questo periodo i livelli di testosterone di norma rientrano nel range desiderato in risposta alla terapia con buserelin. Nei pazienti con diagnosi di metastasi, ad esempio alla colonna vertebrale, la terapia aggiuntiva con un antiandrogeno è indispensabile per prevenire complicanze iniziali come la compressione dei nervi spinali e la paralisi, dovute alla transitoria attivazione del tumore e delle sue metastasi (vedere anche paragrafo 4.8). La risposta al trattamento può essere accertata misurando il livello sierico dell’antigene prostatico specifico (PSA) e del testosterone. I livelli di testosterone aumentano all’inizio del trattamento per poi ridursi durante le successive due settimane. Dopo 2–4 settimane i livelli di testosterone diminuiscono, portandosi a livelli compatibili con la castrazione. L’assenza di un miglioramento clinico o di cambiamenti nell’antigene prostatico specifico PSA di fronte ad una adeguata riduzione del testosterone è diagnostico di una insensibilità ormonale del tumore. I pazienti con riconosciute metastasi alla colonna vertebrale o a rischio di complicazioni neurologiche o di ostruzione urinaria devono essere strettamente monitorati durante le prime settimane di terapia, se l’inizio del trattamento non è accompagnato da una contemporanea somministrazione di un anti–androgeno. Gli studi epidemiologici pubblicati suggeriscono una correlazione tra il trattamento con agonisti dell’ormone rilasciante le gonadotropine (GnRH) e l’aumento del rischio di malattie cardiovascolari (quali infarto miocardico, morte cardiaca improvvisa e ictus) e di diabete mellito. Tali rischi devono essere valutati prima di iniziare la terapia e durante il trattamento ed i pazienti devono essere monitorati e trattati di conseguenza (vedere paragrafo 4.8). Nei pazienti ipertesi è opportuno effettuare un regolare monitoraggio della pressione arteriosa (rischio di peggioramento del controllo pressorio). Prolungamento dell’intervallo QT La terapia di deprivazione androgenica può prolungare l’intervallo QT. Nei pazienti con una storia di prolungamento dell’intervallo QT o con fattori di rischio per il prolungamento dell’intervallo QT e nei pazienti che ricevono medicinali concomitanti che possono prolungare l’intervallo QT (vedere paragrafo 4.5), prima di iniziare il trattamento con Suprefact Depot 9.45 mg impianto i medici devono valutare il rapporto rischio–beneficio inclusa la possibilità di torsioni di punta. In alcuni pazienti trattati con GnRH agonisti si è osservato un cambiamento nella tolleranza al glucosio (vedere paragrafo 4.8). Per i pazienti diabetici si raccomanda un regolare controllo dei valori glicemici (rischio di peggioramento del controllo metabolico). A causa della soppressione del testosterone, la terapia con agonisti del GnRH può aumentare il rischio di anemia. I pazienti devono essere valutati per tale rischio e gestiti di conseguenza (vedere paragrafo 4.8). L’uso di LHRH agonisti può essere associato ad una diminuzione della densità ossea e può portare a osteoporosi e ad un aumento del rischio di fratture ossee (vedere paragrafo 4.8). E’ necessario prestare particolare attenzione nei pazienti con fattori di rischio addizionali per l’osteoporosi (per esempio abuso cronico di alcol, fumatori, terapia a lungo termine con anticonvulsivanti o corticosteroidi, anamnesi familiare di osteoporosi). Si raccomanda di monitorare periodicamente la densità minerale ossea (BMD) e di usare misure preventive, durante la terapia, per prevenire osteopenia/osteoporosi. Vi è un aumentato rischio di episodi di depressione (che possono essere gravi) nei pazienti in trattamento con agonisti del GnRH, quali buserelin. I pazienti devono essere informati in proposito e trattati adeguatamente se compaiono i sintomi. Pazienti con anamnesi di depressione devono essere controllati attentamente e, se necessario, sottoposti a terapia antidepressiva (rischio di recidiva o di peggioramento della depressione).