RIZATRIPTAN TEVA 6CPR ORO 10MG -Avvertenze e precauzioni

RIZATRIPTAN TEVA 6CPR ORO 10MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Rizatriptan Teva deve essere somministrato solo a pazienti che abbiano ricevuto una chiara diagnosi di emicrania. Rizatriptan Teva non deve essere somministrato a pazienti con emicrania basilare o emiplegica. Rizatriptan Teva non deve essere utilizzato per trattare cefalee atipiche, cioè quelle che potrebbero essere associate a condizioni mediche potenzialmente serie (ad es. ACV, rottura di aneurisma) nelle quali la vasocostrizione cerebrale potrebbe essere pericolosa. Rizatriptan può essere associato a sintomi transitori che comprendono dolore ed oppressione toracica, i quali possono essere intensi e interessare la gola (vedere paragrafo 4.8). Qualora si ritenga che tali sintomi siano indicativi di cardiopatia ischemica, non devono essere assunte ulteriori dosi e deve essere effettuata un’appropriata valutazione clinica. Come con altri agonisti dei recettori 5–HT1B/1D, il rizatriptan non deve essere somministrato, senza una precedente valutazione, a pazienti nei quali sia probabile una malattia cardiaca non diagnosticata o a pazienti a rischio per coronaropatia (CAD) [ad es. pazienti con ipertensione, diabetici, fumatori o coloro che fanno uso di terapia nicotinica sostitutiva, uomini sopra i 40 anni di età, donne in età post–menopausale, pazienti affetti da blocco di branca e soggetti con un’importante anamnesi familiare di CAD]. Le valutazioni cardiologiche possono non individuare tutti i pazienti con patologia cardiaca e, in casi molto rari, si sono verificati eventi cardiaci seri in pazienti senza una cardiopatia di base dopo somministrazione di agonisti dei recettori 5–HT1. I pazienti con CAD diagnosticata non devono essere trattati con Rizatriptan Teva (vedere paragrafo 4.3). Gli agonisti dei recettori 5–HT1B/1D sono stati associati a vasospasmo coronarico. In rari casi, con l’uso di agonisti dei recettori 5–HT1B/1D , compreso rizatriptan, sono stati riportati ischemia o infarto miocardico (vedere paragrafo 4.8). Altri agonisti dei recettori 5–HT1B/1D (ad es. sumatriptan) non devono essere usati in concomitanza con Rizatriptan Teva (vedere paragrafo 4.5.). Si consiglia di attendere almeno sei ore dopo l’assunzione di rizatriptan prima di somministrare farmaci ergotamino–simili (ad es. ergotamina, diidroergotamina o metisergide). Dopo la somministrazione di una preparazione contenente ergotamina, devono trascorrere almeno 24 ore prima di somministrare rizatriptan. Sebbene in uno studio di farmacologia clinica nel quale 16 soggetti maschi sani sono stati trattati con rizatriptan per via orale ed ergotamina per via parenterale non siano stati osservati effetti vasospastici addizionali, questi sono teoricamente possibili (vedere paragrafo 4.3). In seguito al trattamento concomitante con triptani ed inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (SNRI), è stata riportata sindrome serotoninergica (che comprende un’alterazione dello stato mentale, instabilità del sistema nervoso autonomo e anomalie neuromuscolari). Queste reazioni possono essere gravi. Qualora il trattamento con rizatriptan e SSRI oppure SNRI sia ritenuto clinicamente appropriato, si consiglia un’adeguata osservazione del paziente, specialmente nelle fasi iniziali del trattamento, in caso di aumento delle dosi o in caso di introduzione di un altro farmaco serotoninergico (vedere paragrafo 4.5). Gli effetti indesiderati possono manifestarsi più comunemente con l’uso concomitante di triptani (5–HT1B/1D – agonisti) e preparazioni erboristiche contenenti l’Erba di San Giovanni ( Hypericum perforatum). Nei pazienti trattati con triptani, tra cui il rizatriptan, può manifestarsi angioedema (per es. edema del volto, gonfiore della lingua ed edema faringeo). In caso di angioedema della lingua o della faringe, il paziente deve essere posto sotto osservazione medica fino alla risoluzione dei sintomi. Il trattamento deve essere immediatamente interrotto e sostituito con farmaci di classe diversa. Nel caso di somministrazione concomitante di rizatriptan a pazienti in terapia con substrati del CYP 2D6, si deve considerare il rischio di una potenziale interazione (vedere paragrafo 4.5). Cefalea da abuso di medicinali (MOH) L’uso prolungato di qualunque analgesico per la cefalea può peggiorarne l’intensità. Qualora si verifichi o si sospetti questo tipo di situazione, è opportuno richiedere una valutazione medica ed interrompere il trattamento. La diagnosi di MOH deve essere presa in considerazione in presenza di pazienti con cefalea frequente o quotidiana nonostante l’uso (o a causa dell’uso) regolare di farmaci per la cefalea. Fenilchetonuria Rizatriptan Teva compresse orodispersibili contiene aspartame (E951), una fonte di fenilalanina, che può essere nocivo nei soggetti con fenilchetonuria. Intolleranza al galattosio Rizatriptan Teva compresse orodispersibili contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio–galattosio non devono assumere questo medicinale.

Farmaci

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