REVLIMID 21CPS 10MG -Effetti indesiderati

REVLIMID 21CPS 10MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Riassunto del profilo di sicurezza Mieloma multiplo di nuova diagnosi: pazienti sottoposti ad ASCT trattati con lenalidomide in terapia di mantenimento Per determinare le reazioni avverse nello studio CALGB 100104 è stato applicato un approccio conservativo. Le reazioni avverse descritte nella Tabella 1 includevano eventi segnalati dopo HDM/ASCT insieme a eventi osservati nel periodo della terapia di mantenimento. Una seconda analisi, che ha identificato gli eventi che si sono verificati in seguito all’inizio della terapia di mantenimento, suggerisce che le frequenze descritte nella Tabella 1 possono essere più elevate di quanto effettivamente osservato durante il periodo della terapia di mantenimento. Nello studio IFM 2005-02, le reazioni avverse erano relative solamente al periodo della terapia di mantenimento. Le reazioni avverse gravi osservate più frequentemente (≥ 5%) con lenalidomide in terapia di mantenimento, rispetto al placebo, sono state: • Polmoniti (10,6%; termine combinato) dallo studio IFM 2005-02 • Infezione polmonare (9,4% [9,4% dopo l’inizio della terapia di mantenimento] dallo studio CALGB 100104 Nello studio IFM 2005-02, le reazioni avverse osservate più frequentemente con lenalidomide in terapia di mantenimento, rispetto al placebo, sono state neutropenia (60,8%), bronchite (47,4%), diarrea (38,9%), nasofaringite (34,8%), spasmi muscolari (33,4%), leucopenia (31,7%), astenia (29,7%), tosse (27,3%), trombocitopenia (23,5%), gastroenterite (22,5%) e piressia (20,5%).Nello studio CALGB 100104, le reazioni avverse osservate più frequentemente con lenalidomide in terapia di mantenimento, rispetto al placebo, sono state neutropenia (79,0% [71,9% dopo l’inizio della terapia di mantenimento]), trombocitopenia (72,3% [61,6%]), diarrea (54,5% [46,4%]), rash (31,7% [25,0%]), infezione delle vie respiratorie superiori (26,8% [26,8%]), affaticamento (22,8% [17,9%]), leucopenia (22,8% [18,8%]) e anemia (21,0% [13,8%]). Mieloma multiplo di nuova diagnosi: pazienti non eleggibili al trapianto trattati con lenalidomide in associazione con bortezomib e desametasone Nello studio SWOG S0777, le reazioni avverse gravi osservate più frequentemente (≥ 5%) con lenalidomide in associazione con bortezomib per via endovenosa e desametasone, rispetto a lenalidomide in associazione con desametasone, sono state: • Ipotensione (6,5%), infezione polmonare (5,7%), disidratazione (5,0%) Le reazioni avverse osservate più frequentemente con lenalidomide in associazione con bortezomib e desametasone, rispetto a lenalidomide in associazione con desametasone, sono state: affaticamento (73,7%), neuropatia periferica (71,8%), trombocitopenia (57,6%), costipazione (56,1%) e ipocalcemia (50,0%). Mieloma multiplo di nuova diagnosi:pazienti non eleggibili al trapianto trattati con lenalidomide in associazione con desametasone a basso dosaggio Le reazioni avverse gravi osservate più frequentemente (≥ 5%) con lenalidomide in associazione con desametasone a basso dosaggio (Rd e Rd18), rispetto a melfalan, prednisone e talidomide (MPT), sono state: • Polmonite (9,8%) • Insufficienza renale (anche acuta) (6,3%) Le reazioni avverse osservate più frequentemente con Rd o Rd18 rispetto a MPT sono state: diarrea (45,5%), affaticamento (32,8%), dolore dorsale (32,0%), astenia (28,2%), insonnia (27,6%), rash (24,3%), diminuzione dell’appetito (23,1%), tosse (22,7%), piressia (21,4%) e spasmi muscolari (20,5%). Pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi non eleggibili al trapianto trattati con lenalidomide in associazione con melfalan e prednisone Le reazioni avverse gravi osservate più frequentemente (≥ 5%) con melfalan, prednisone e lenalidomide seguiti da terapia di mantenimento con lenalidomide (MPR+R) o melfalan, prednisone e lenalidomide seguiti da placebo (MPR+p), rispetto a melfalan, prednisone e placebo seguiti da placebo (MPp+p), sono state: • Neutropenia febbrile (6,0%) • Anemia (5,3%) Le reazioni avverse osservate più frequentemente con MPR+R o MPR+p rispetto a MPp+p sono state: neutropenia (83,3%), anemia (70,7%), trombocitopenia (70,0%), leucopenia (38,8%), costipazione (34,0%), diarrea (33,3%), rash (28,9%), piressia (27,0%), edema periferico (25,0%), tosse (24,0%), diminuzione dell’appetito (23,7%) e astenia (22,0%). Mieloma multiplo: pazienti con almeno una precedente terapia In due studi di fase 3 controllati con placebo, 353 pazienti con mieloma multiplo sono stati esposti a trattamento combinato di lenalidomide/desametasone e 351 a trattamento combinato di placebo/desametasone. Le reazioni avverse più gravi osservate con maggiore frequenza con l’associazione lenalidomide/desametasone rispetto all’associazione placebo/desametasone sono state: • Tromboembolia venosa (trombosi venosa profonda, embolia polmonare) (vedere paragrafo 4.4) • Neutropenia di grado 4 (vedere paragrafo 4.4). Le reazioni avverse che si sono verificate più frequentemente con lenalidomide e desametasone, rispetto a placebo e desametasone, combinando gli studi clinici sul mieloma multiplo (MM-009 e MM-010), sono state affaticamento (43,9%), neutropenia, (42,2%), costipazione (40,5%), diarrea (38,5%), crampi muscolari (33,4%), anemia (31,4%), trombocitopenia (21,5%) e rash (21,2%). Sindromi mielodisplastiche Il profilo di sicurezza globale di lenalidomide nei pazienti con sindromi mielodisplastiche si basa sui dati derivati da un totale di 286 pazienti inclusi in uno studio di fase 2 e uno studio di fase 3 (vedere paragrafo 5.1). Nella fase 2, tutti i 148 pazienti erano in trattamento con lenalidomide. Nello studio di fase 3, 69 pazienti erano trattati con lenalidomide 5 mg, 69 pazienti erano trattati con lenalidomide 10 mg e 67 pazienti ricevevano placebo durante la fase di doppio cieco dello studio. La maggior parte delle reazioni avverse tendeva a verificarsi durante le prime 16 settimane di terapia con lenalidomide. Le reazioni avverse gravi comprendono: • Tromboembolia venosa (trombosi venosa profonda, embolia polmonare) (vedere paragrafo 4.4) • Neutropenia di grado 3 o 4, neutropenia febbrile e trombocitopenia di grado 3 o 4 (vedere paragrafo 4.4). Le reazioni avverse più comunemente osservate che si sono verificate con maggiore frequenza nei gruppi trattati con lenalidomide rispetto al braccio di controllo (placebo) nello studio di fase 3, sono state neutropenia, (76,8%), trombocitopenia (46,4%), diarrea (34,8%), costipazione (19,6%), nausea (19,6%), prurito (25,4%), rash (18,1%), affaticamento (18,1%) e spasmi muscolari (16,7%). Linfoma mantellare Il profilo di sicurezza globale di lenalidomide nei pazienti con linfoma mantellare si basa sui dati derivati da 254 pazienti inclusi in uno studio, MCL-002, di fase 2 randomizzato, controllato (vedere paragrafo 5.1). Nella tabella 3 sono state incluse, inoltre, le reazioni avverse al farmaco (ADR) osservate nello studio di supporto MCL-001. Le reazioni avverse gravi osservate più di frequente nello studio MCL-002 (con una differenza di almeno 2 punti percentuali) nel braccio lenalidomide rispetto a quello di controllo sono state: • Neutropenia (3,6%) • Embolia polmonare (3,6%) • Diarrea (3,6%) Le reazioni avverse più comunemente osservate che si sono verificate con maggiore frequenza nel braccio lenalidomide rispetto a quello di controllo, nello Studio MCL-002, sono state neutropenia, (50,9%), anemia (28,7%), diarrea (22,8%), affaticamento (21,0%), costipazione (17,4%), piressia (16,8%) e rash (inclusa dermatite allergica) (16,2%). Nello studio MCL-002 è stato rilevato in generale un aumento evidente di decessi precoci (entro 20 settimane). I pazienti con massa tumorale elevata al basale presentano un rischio maggiore di morte precoce: 16/81 (20%) decessi precoci nel braccio lenalidomide e 2/28 (7%) decessi precoci nel braccio di controllo. Entro 52 settimane le cifre corrispondenti erano 32/81 (39,5%) e 6/28 (21%) (vedere paragrafo 5.1). Durante il ciclo di trattamento 1, 11/81 (14%) pazienti con massa tumorale elevata sono stati ritirati dalla terapia con lenalidomide, rispetto a 1/28 (4%) nel gruppo di controllo. Il motivo principale della sospensione del trattamento per i pazienti con massa tumorale elevata, durante il ciclo di trattamento 1 nel braccio lenalidomide, era imputabile a eventi avversi, 7/11 (64%). Una massa tumorale elevata è stata definita come almeno una lesione di ≥ 5 cm di diametro o 3 lesioni ≥ 3 cm. Elenco riassuntivo delle reazioni avverse Le reazioni avverse osservate in pazienti trattati con lenalidomide sono elencate di seguito in base alla classificazione per sistemi e organi e per frequenza. All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità. Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Le reazioni avverse sono state inserite nella categoria appropriata della tabella seguente, in accordo alla frequenza più elevata osservata in uno qualsiasi degli studi clinici principali. Tabella riassuntiva per la monoterapia nel MM La seguente tabella è stata compilata sulla base dei dati raccolti durante gli studi sul NDMM in pazienti sottoposti ad ASCT trattati con lenalidomide in terapia di mantenimento. I dati non sono stati aggiornati tenendo conto della maggiore durata della terapia nei bracci di trattamento contenenti lenalidomide, continuati fino alla progressione della malattia, rispetto ai bracci placebo negli studi pivotal sul mieloma multiplo (vedere paragrafo 5.1). Tabella 1: Reazioni avverse segnalate negli studi clinici nei pazienti con mieloma multiplo trattati con lenalidomide in terapia di mantenimento

Classificazione per sistemi e organi/Termine preferito Tutte le reazioni avverse Frequenza Reazioni avverse di grado 3/4 Frequenza
Infezioni ed infestazioni Molto comune Molto comune
Polmoniti◊,a, infezione delle vie respiratorie superiori, infezione neutropenica, bronchite, influenza, gastroenterite, sinusite, nasofaringite, rinite Polmoniti◊,a, infezione neutropenica
Comune Comune
Infezione, infezione delle vie urinarie◊,*, infezioni delle vie respiratorie inferiori, infezione polmonare Sepsi◊,b, batteriemia, infezione polmonare, infezione batterica delle vie respiratorie inferiori, bronchite, influenza, gastroenterite, herpes zoster, infezione
Tumori benigni, maligni e nonspecificati (cisti e polipicompresi) Comune  
Sindrome mielodisplastica◊,*
Patologie del sistema emolinfopoietico Molto comune Molto comune
Neutropenia^ ,◊, neutropenia febbrile^ ,◊,trombocitopenia^ ,◊, anemia, leucopenia, linfopenia Neutropenia^ ,◊, neutropenia febbrile^ ,◊,trombocitopenia^ ,◊, anemia, leucopenia, linfopenia
Comune
Pancitopenia
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Molto comune Comune
Ipokaliemia Ipokaliemia, disidratazione
Patologie del sistema nervoso Molto comune Comune
Parestesia Cefalea
Comune
Neuropatia perifericac
Patologie vascolari Comune Comune
Embolia polmonare◊,* Trombosi venosa profonda^ ,◊,d
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Molto comune Comune
Tosse Dispnea
Comune
Dispnea, rinorrea
Patologie gastrointestinali Molto comune Comune
Diarrea, costipazione, dolore addominale, nausea Diarrea, vomito, nausea
Comune
Vomito, dolore addominale superiore
Patologie epatobiliari Molto comune Comune
Test di funzionalità epatica alterati Test di funzionalità epatica alterati
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto comune Comune
Rash, cute secca Rash, prurito
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Molto comune  
Spasmi muscolari
Comune
Mialgia, dolore muscoloscheletrico
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune Comune
Affaticamento, astenia, piressia Affaticamento, astenia
Reazioni avverse riferite come serie negli studi clinici nei pazienti con NDMM sottoposti ad ASCT * Riguarda solamente le reazioni avverse serie ^ Vedere paragrafo 4.8 Descrizione di reazioni avverse selezionate a Il termine combinato dell’evento avverso (AE) “Polmoniti” comprende i seguenti termini preferiti (PT): broncopolmonite, polmonite lobare, polmonite da Pneumocystis jirovecii, polmonite, polmonite da Klebsiella, polmonite da legionella, polmonite da micoplasma, polmonite pneumococcica, polmonite streptococcica, polmonite virale, malattia polmonare, polmonite b Il termine combinato dell’evento avverso (AE) “Sepsi” comprende i seguenti termini preferiti (PT): sepsi batterica, sepsi pneumococcica, shock settico, sepsi stafilococcica c Il termine combinato dell’evento avverso (AE) “Neuropatia periferica” comprende i seguenti termini preferiti (PT): neuropatia periferica, neuropatia periferica sensoriale, polineuropatia d Il termine combinato dell’evento avverso (AE) “Trombosi venosa profonda” comprende i seguenti termini preferiti (PT): trombosi venosa profonda, trombosi, trombosi venosa Tabella riassuntiva per la terapia in associazione nel MM La seguente tabella è stata compilata sulla base dei dati raccolti durante gli studi sul mieloma multiplo con terapia in associazione. I dati non sono stati aggiornati tenendo conto della maggiore durata del trattamento nei bracci contenenti lenalidomide continuati fino alla progressione della malattia, rispetto ai bracci di confronto negli studi pivotal sul mieloma multiplo (vedere paragrafo 5.1). Tabella 2. Reazioni avverse segnalate negli studi clinici nei pazienti con mieloma multiplo trattati con lenalidomide in associazione con bortezomib e desametasone, desametasone, o melfalan e prednisone
Classificazione per sistemi e organi / Termine preferito Tutte le reazioni avverse/Frequenza Reazioni avverse di grado3-4/Frequenza
Infezioni ed infestazioni Molto comune Comune
Polmonite◊,◊◊, infezione delle vie respiratorie superiori, infezioni batteriche, virali e micotiche (incluse infezioni opportunistiche), nasofaringite, faringite, bronchite, rinite Polmonite◊,◊◊ , infezioni batteriche, virali e micotiche (incluse infezioni opportunistiche), cellulite, sepsi◊,◊◊, infezione polmonare◊◊, bronchite, infezione delle vie respiratorie◊◊, infezione delle vie urinarie◊◊, enterocolite infettiva
Comune
Sepsi◊,◊◊, infezione polmonare◊◊, infezione delle vie urinarie◊◊, sinusite
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) Non comune Comune
Carcinoma basocellulare^ ,◊ Carcinoma cutaneo squamocellulare^ ,◊* Leucemia mieloide acuta, sindrome mielodisplastica, carcinoma cutaneo squamocellulare^ ,◊,**
Non comune
Leucemia acuta a cellule T, carcinoma basocellulare^ ,◊, sindrome da lisi tumorale
Patologie del sistema emolinfopoietico Molto comune Molto comune
Neutropenia^ ,◊,◊◊, trombocitopenia^ ,◊,◊◊, anemia, disturbo emorragico^, leucopenie, linfopenia Neutropenia^ ,◊,◊◊, trombocitopenia^ ◊,◊◊, anemia, leucopenie, linfopenia
Comune Comune
Neutropenia febbrile^ ,◊, pancitopenia Neutropenia febbrile^ ,◊, pancitopenia, anemia emolitica
Non comune Non comune
Emolisi, anemia emolitica autoimmune, anemia emolitica Ipercoagulazione, coagulopatia
Disturbi del sistema immunitario Non comune  
Ipersensitività^
Patologie endocrine Comune  
Ipotiroidismo
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Molto comune Comune
Ipokaliemia◊,◊◊, iperglicemia, ipoglicemia, ipocalcemia, iponatriemia, disidratazione◊◊, diminuzione dell’appetito◊◊, diminuzione del peso Ipokaliemia◊,◊◊, iperglicemia, ipocalcemia, diabete mellito, ipofosfatemia, iponatriemia, iperuricemia, gotta, disidratazione◊◊, diminuzione dell’appetito◊◊, diminuzione del peso
Comune
Ipomagnesiemia, iperuricemia, ipercalcemia
Disturbi psichiatrici Molto comune Comune
Stato depressivo, insonnia Stato depressivo, insonnia
Non comune
Perdita della libido
Patologie del sistema nervoso Molto comune Molto comune
Neuropatie periferiche◊◊, parestesia, capogiri◊◊, tremore, disgeusia, cefalea Neuropatie periferiche◊◊
Comune Comune
Atassia, disturbi dell’equilibrio, sincope◊◊, nevralgia, disestesia Evento cerebrovascolare, capogiri◊◊, sincope◊◊, nevralgia
Non comune
Emorragia intracranica^, attacco ischemico transitorio, ischemia cerebrale
Patologie dell'occhio Molto comune Comune
Cataratta, visione offuscata Cataratta
Comune Non comune
Riduzione dell’acuità visiva Cecità
Patologie dell'orecchio e del labirinto Comune  
Sordità (inclusa ipoacusia), tinnito
Patologie cardiache Comune Comune
Fibrillazione atriale◊,◊◊, bradicardia Infarto del miocardio (anche acuto)^ ,◊, fibrillazione atriale◊,◊◊, insufficienza cardiaca congestizia, tachicardia, insufficienza cardiaca◊,◊◊, ischemia miocardica
Non comune
Aritmia, intervallo QT prolungato, flutter atriale, extrasistoli ventricolari
Patologie vascolari Molto comune Molto comune
Eventi tromboembolici venosi^, prevalentemente trombosi venosa profonda ed embolia polmonare^ ,◊,◊◊, ipotensione◊◊ Eventi tromboembolici venosi^, prevalentemente trombosi venosa profonda ed embolia polmonare^ ,◊,◊◊
Comune Comune
Ipertensione, ecchimosi^ Vasculite, ipotensione◊◊, ipertensione
Non comune
Ischemia, ischemia periferica, trombosi dei seni venosi intracranici
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Molto comune Comune
Dispnea◊,◊◊, epistassi^, tosse Sofferenza respiratoria, dispnea◊,◊◊, dolore pleuritico◊◊, ipossia◊◊
Comune
Disfonia
Patologie gastrointestinali Molto comune Comune
Diarrea◊,◊◊, costipazione, dolore addominale◊◊, nausea, vomito◊◊, dispepsia, bocca secca, stomatite Emorragia gastrointestinale^ ,◊,◊◊, ostruzione dell’intestino tenue◊◊, diarrea◊◊, costipazione, dolore addominale◊◊, nausea, vomito◊◊
Comune
Emorragia gastrointestinale (incluse emorragia rettale, emorragia emorroidale, emorragia da ulcera peptica e sanguinamento gengivale)^ , ◊◊, disfagia
Non comune
Colite, infiammazione del cieco
Patologie epatobiliari Molto comune Comune
Alanina aminotransferasi aumentata, aspartato aminotransferasi aumentata Colestasi, epatotossicità, danno epatocellulare◊◊, alanina aminotransferasi aumentata, test di funzionalità epatica alterati
Comune Non comune
Danno epatocellulare◊◊, test di funzionalità epatica alterati, iperbilirubinemia Insufficienza epatica^
Non comune
Insufficienza epatica^
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto comune Comune
Rash◊◊, prurito Rash◊◊
Comune Non comune
Orticaria, iperidrosi, cute secca, iperpigmentazione della cute, eczema, eritema Eruzione cutanea con eosinofilia e sintomi sistemici indotta da farmaco◊◊
Non comune
Eruzione cutanea con eosinofilia e sintomi sistemici indotta da farmaco◊◊, depigmentazione della cute, reazione di fotosensibilità
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Molto comune Comune
Debolezza muscolare◊◊, spasmi muscolari, dolore osseo, fastidio e dolore del tessuto connettivo e muscoloscheletrico (incluso dolore alla schiena◊, ◊◊), dolore alle estremità, mialgia, artralgia Debolezza muscolare◊◊, dolore osseo, fastidio e dolore del tessuto connettivo e muscoloscheletrico (incluso dolore alla schiena◊, ◊◊)
Comune Non comune
Gonfiore articolare Gonfiore articolare
Patologie renali e urinarie Molto comune Non comune
Insufficienza renale (anche acuta)◊, ◊◊ Necrosi tubulare renale
Comune
Ematuria^, ritenzione urinaria, incontinenza urinaria
Non comune
Sindrome di Fanconi acquisita
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella Comune  
Disfunzione erettile
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune Molto comune
Affaticamento◊,◊◊, edema (incluso edema periferico), piressia◊,◊◊, astenia, malattia similinfluenzale (inclusi piressia, tosse, mialgia, dolore muscoloscheletrico, cefalea e brividi) Affaticamento◊,◊◊
Comune Comune
Dolore toracico◊,◊◊, letargia Edema periferico, piressia◊,◊◊, astenia
Esami diagnostici Molto comune  
Fosfatasi alcalina ematica aumentata
Comune
Aumento della proteina C-reattiva
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura Comune  
Cadute, contusione^
◊◊ Reazioni avverse segnalate come serie negli studi clinici in pazienti affetti da NDMM trattati con lenalomide in associazione con bortezomib e desametasone ^Vedere paragrafo 4.8 Descrizione di reazioni avverse selezionate Reazioni avverse segnalate come serie negli studi clinici in pazienti affetti da mieloma multiplo trattati con lenalomide in associazione con desametasone o con melfalan e prednisone + Si applica solo alle reazioni avverse da farmaci serie * Carcinoma cutaneo squamocellulare è stato osservato in studi clinici nei pazienti affetti da mieloma precedentemente trattati con lenalidomide/desametasone rispetto ai controlli ** Carcinoma cutaneo squamocellulare è stato osservato in uno studio clinico nei pazienti affetti da mieloma di nuova diagnosi con lenalidomide/desametasone rispetto ai controlli Tabella riassuntiva per la monoterapia Le tabelle seguenti sono state compilate sulla base dei dati raccolti durante gli studi principali nella monoterapia per le sindromi mielodisplastiche e il linfoma mantellare. Tabella 3. Reazioni avverse segnalate negli studi clinici nei pazienti con sindromi mielodisplastiche trattati con lenalidomide#
Classificazione per sistemi e organi / Termine preferito Tutte le reazioni avverse/Frequenza Reazioni avverse di grado3-4/Frequenza
Infezioni ed infestazioni Molto comune Molto comune
Infezioni batteriche, virali e micotiche (incluse infezioni opportunistiche) Polmonite
Comune
Infezioni batteriche, virali e micotiche (incluse infezioni opportunistiche), bronchite
Patologie del sistema emolinfopoietico Molto comune Molto comune
Trombocitopenia^ ,◊, neutropenia^ ,◊, leucopenie Trombocitopenia^ ,◊, neutropenia^ ,◊, leucopenie
Comune
Neutropenia febbrile^ ,◊
Patologie endocrine Molto comune  
Ipotiroidismo
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Molto comune Comune
Diminuzione dell’appetito Iperglicemia, diminuzione dell’appetito
Comune  
Sovraccarico di ferro, diminuzione del peso  
Disturbi psichiatrici   Comune
Alterazione dell’umore◊,≈
Patologie del sistema nervoso Molto comune  
Capogiri, cefalea
Comune  
Parestesia
Patologie cardiache   Comune
Infarto del miocardio acuto^ ,◊, fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca
Patologie vascolari Comune Comune
Ipertensione, ematoma Eventi tromboembolici venosi, prevalentemente trombosi venosa profonda ed embolia polmonare^ ,◊
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Molto comune  
Epistassi
Patologie gastrointestinali Molto comune Comune
Diarrea, dolore addominale (anche superiore), nausea, vomito, costipazione Diarrea, nausea, mal di denti
Comune  
Bocca secca, dispepsia  
Patologie epatobiliari Comune Comune
Test di funzionalità epatica alterati Test di funzionalità epatica alterati
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto comune Comune
Rash, cute secca, prurito Rash, prurito
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Molto comune Comune
Spasmi muscolari, dolore muscoloscheletrico (inclusi dolore dorsale e dolore alle estremità), artralgia, mialgia Dolore dorsale
Patologie renali e urinarie   Comune
Insufficienza renale
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune Comune
Affaticamento, edema periferico, sindrome simil-influenzale (inclusi piressia, tosse, faringite, mialgia, dolore muscoloscheletrico, cefalea) Piressia
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura   Comune
Cadute
^Vedere paragrafo 4.8 Descrizione di reazioni avverse selezionate Eventi avversi osservati come seri negli studi clinici sulle sindromi mielodisplastiche. L’alterazione dell’umore è stata osservata come evento avverso serio comune nello studio di fase 3 sulle sindromi mielodisplastiche; non è stata segnalata come evento avverso di grado 3 o 4. Algoritmo applicato per l’inserimento nell’RCP: Tutte le reazioni avverse al farmaco (ADR) acquisite dall’algoritmo dello studio di fase 3 sono incluse nell’RCP europeo. Per queste ADR è stato eseguito un controllo supplementare della frequenza delle ADR acquisite dall’algoritmo dello studio di fase 2 e, se la frequenza delle ADR nello studio di fase 2 era più elevata di quella registrata nello studio di fase 2, l’evento è stato inserito nell’RCP europeo alla frequenza osservata nello studio di fase 2. # Algoritmo applicato per le sindromi mielodisplastiche: • Studio di fase 3 sulle sindromi mielodisplastiche (popolazione di sicurezza in doppio cieco, differenza tra lenalidomide 5/10 mg e placebo per regime posologico iniziale con comparsa in almeno 2 soggetti)) o Tutti gli eventi avversi insorti durante il trattamento in una percentuale ≥ 5% di soggetti trattati con lenalidomide e una differenza di almeno il 2% nella percentuale tra lenalidomide e placebo • Tutti gli eventi avversi di grado 3 o 4 insorti durante il trattamento nell’1% di soggetti trattati con lenalidomide e una differenza di almeno l’1% nella percentuale tra lenalidomide e placebo • Tutti gli eventi avversi seri insorti durante il trattamento nell’1% di soggetti trattati con lenalidomide e una differenza di almeno l’1% nella percentuale tra lenalidomide e placebo • Studio di fase 2 sulle sindromi mielodisplastiche o Tutti gli eventi avversi insorti durante il trattamento in una percentuale ≥ 5% di soggetti trattati con lenalidomide o Tutti gli eventi avversi di grado 3 o 4 insorti durante il trattamento nell’1% dei soggetti trattati con lenalidomide o Tutti gli eventi avversi seri insorti durante il trattamento nell’1% dei soggetti trattati con lenalidomide Tabella 4. Reazioni avverse segnalate negli studi clinici nei pazienti con linfoma mantellare trattati con lenalidomide
Classificazione per sistemi e organi / Termine preferito Tutte le reazioni avverse/Frequenza Reazioni avverse di grado3-4/Frequenza
Infezioni ed infestazioni Molto comune Comune
Infezioni batteriche, virali e micotiche (incluse infezioni opportunistiche), nasofaringite, polmonite Infezioni batteriche, virali e micotiche (incluse infezioni opportunistiche), polmonite
Comune
Sinusite
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) Comune Comune
Tumour Flare Reaction Tumour Flare Reaction, carcinoma cutaneo squamocellulare^ ,◊, carcinoma basocellulare^ ,◊
Patologie del sistema emolinfopoietico Molto comune Molto comune
Trombocitopenia^, neutropenia^ ,◊, leucopenie, anemia Trombocitopenia^, neutropenia^ ,◊, anemia
Comune Comune
Neutropenia febbrile^ ,◊ Neutropenia febbrile^ ,◊, leucopenie
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Molto comune Comune
Diminuzione dell’appetito, diminuzione del peso, ipokaliemia Disidratazione, iponatriemia, ipocalcemia
Comune
Disidratazione
Disturbi psichiatrici Comune  
Insonnia
Patologie del sistema nervoso Molto comune Comune
Disgeusia, cefalea, neuropatia periferica Neuropatia periferica sensoriale, letargia
Patologie dell’orecchio e del labirinto Comune  
Vertigine
Patologie cardiache   Comune
Infarto del miocardio (anche acuto)^ ,◊, insufficienza cardiaca
Patologie vascolari Comune Comune
Ipotensione Trombosi venosa profonda, embolia polmonare^ ,◊, ipotensione
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Molto comune Comune
Dispnea Dispnea
Patologie gastrointestinali Molto comune Comune
Diarrea, nausea, vomito, costipazione Diarrea, dolore addominale, costipazione
Comune
dolore addominale
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto comune Comune
Rash (inclusa dermatite allergica), prurito Rash
Comune
Sudorazione notturna, cute secca
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Molto comune Comune
Spasmi muscolari, dolore dorsale Dolore dorsale, debolezza muscolare, artralgia, dolore alle estremità
Comune
Artralgia, dolore alle estremità, debolezza muscolare
Patologie renali e urinarie   Comune
Insufficienza renale
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune Comune
Affaticamento, astenia, edema periferico, sindrome similinfluenzale (inclusi piressia, tosse) Piressia, astenia, affaticamento
Comune
Brividi
^Vedere paragrafo 4.8 Descrizione di reazioni avverse selezionate Eventi avversi osservati come seri negli studi clinici sul linfoma mantellare. Algoritmo applicato per il linfoma mantellare: • Studio di fase 2 controllato sul linfoma mantellare • Tutti gli eventi avversi insorti durante il trattamento in una percentuale ≥ 5% di soggetti nel braccio lenalidomide e una differenza di almeno il 2% nella percentuale tra lenalidomide e braccio di controllo • Tutti gli eventi avversi di grado 3 o 4 insorti durante il trattamento in ≥ 1% di soggetti nel braccio lenalidomide e una differenza di almeno l’1,0% nella percentuale tra lenalidomide e braccio di controllo • Tutti gli eventi avversi seri insorti durante il trattamento in ≥ 1% di soggetti nel braccio lenalidomide e una differenza di almeno l’1,0% nella percentuale tra lenalidomide e braccio di controllo • Studio di fase 2 a braccio singolo sul linfoma mantellare• Tutti gli eventi avversi insorti durante il trattamento in una percentuale ≥ 5% di soggetti o Tutti gli eventi avversi di grado 3 o 4 insorti durante il trattamento segnalati in 2 o più soggetti Tabella riassuntiva delle reazioni avverse post-marketing In aggiunta alle succitate reazioni avverse individuate dagli studi clinici pivotal, la seguente tabella è stata compilata sulla base dei dati raccolti dal post-marketing. Tabella 5. Reazioni avverse segnalate nell’uso post-marketing nei pazienti trattati con lenalidomide
Classificazione per sistemi e organi / Termine preferito Tutte le reazioni avverse/Frequenza Reazioni avverse di grado3-4/Frequenza
Infezioni ed infestazioni Non nota Non nota
Infezioni virali, inclusa riattivazione dell’herpes zoster e del virus dell’epatite B Infezioni virali, inclusa riattivazione dell’herpes zoster e del virus dell’epatite B
Tumori benigni, maligni e nonspecificati (cisti e polipi compresi)   Raro
Sindrome da lisi tumorale
Patologie del sistema emolinfopoietico Non nota  
Emofilia acquisita
Disturbi del sistema immunitario Non nota  
Rigetto di trapianto di organo solido
Patologie endocrine Comune  
Ipertiroidismo
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   Non nota
Polmonite interstiziale
Patologie gastrointestinali   Non nota
Pancreatite, perforazione gastrointestinale (incluse perforazioni di diverticoli, intestinali e dell’intestino crasso)^
Patologie epatobiliari Non nota Non nota
Insufficienza epatica acuta^, epatite tossica^, epatite citolitica^, epatite colestatica^, epatite mista citolitica/colestatica^ Insufficienza epatica acuta^, epatite tossica^
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Non comune
Angioedema
Raro
Sindrome di Stevens-Johnson^, necrolisi epidermica tossica^
Non nota
Vasculite leucocitoclastica, reazione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici^
^Vedere paragrafo 4.8 Descrizione di reazioni avverse selezionate Descrizione di reazioni avverse selezionate Teratogenicità Lenalidomide è strutturalmente correlata a talidomide, un principio attivo con noto effetto teratogeno nell’uomo, che causa gravi difetti congeniti potenzialmente letali. Lenalidomide ha indotto nelle scimmie malformazioni simili a quelle descritte per talidomide (vedere paragrafi 4.6 e 5.3). In caso di assunzione durante la gravidanza, nella specie umana è atteso un effetto teratogeno di lenalidomide. Neutropenia e trombocitopenia • Mieloma multiplo di nuova diagnosi: pazienti sottoposti ad ASCT trattati con lenalidomide in terapia di mantenimento La terapia di mantenimento con lenalidomide dopo ASCT è associata a una frequenza più elevata di neutropenia di grado 4 rispetto alla terapia di mantenimento con placebo (rispettivamente 32,1% vs 26,7% [16,1% vs 1,8% dopo l’inizio della terapia di mantenimento] nello studio CALGB 100104 e 16,4% vs 0,7% nello studio IFM 2005-02). Eventi avversi di neutropenia insorti durante il trattamento che hanno comportato l’interruzione di lenalidomide sono stati segnalati rispettivamente nel 2,2% dei pazienti nello studio CALGB 100104 e nel 2,4% dei pazienti nello studio IFM 2005-02. In entrambi gli studi la neutropenia febbrile di grado 4 è stata segnalata con frequenze simili nei bracci in terapia di mantenimento con lenalidomide e nei bracci di mantenimento con placebo (rispettivamente 0,4% vs 0,5% [0,4% vs 0,5% dopo l’inizio della terapia di mantenimento] nello studio CALGB 100104 e 0,3% vs 0% nello studio IFM 2005-02). La terapia di mantenimento con lenalidomide dopo ASCT è associata a una frequenza più elevata di trombocitopenia di grado 3 o 4 rispetto alla terapia di mantenimento con placebo (rispettivamente 37,5% vs 30,3% [17,9% vs 4,1% dopo l’inizio della terapia di mantenimento] nello studio CALGB 100104 e 13,0% vs 2,9% nello studio IFM 2005-02). • Mieloma multiplo di nuova diagnosi: pazienti non eleggibili al trapianto trattati con lenalidomide in associazione con bortezomib e desametasone Nello studio SWOG S0777, neutropenia di grado 4 è stata osservata nel braccio RVd in misura minore rispetto al braccio di confronto Rd (2,7% vs 5,9%). Neutropenia febbrile di grado 4 è stata segnalata con frequenze simili nel braccio RVd rispetto al braccio Rd (0,0% vs 0,4%). Trombocitopenia di grado 3 o 4 è stata osservata nel braccio RVd in misura maggiore rispetto al braccio di confronto Rd (17,2% vs 9,4%). • Mieloma multiplo di nuova diagnosi: pazienti non eleggibili al trapianto trattati con lenalidomide in associazione con desametasone Nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi, l’associazione di lenalidomide con desametasone è associata a una frequenza inferiore di neutropenia di grado 4 (8,5% in Rd e Rd18), rispetto a MPT (15%). Neutropenia febbrile di grado 4 è stata osservata non di frequente (0,6% in Rd e Rd18 rispetto a 0,7% in MPT). Nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi, l’associazione di lenalidomide con desametasone è associata a una frequenza inferiore di trombocitopenia di grado 3 e 4 (8,1% in Rd e Rd18), rispetto a MPT (11%). • Pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi non eleggibili al trapianto trattati con lenalidomide in associazione con melfalan e prednisone Nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi, l’associazione di lenalidomide con melfalan e prednisone è associata a una più elevata frequenza di neutropenia di grado 4 (34,1% in MPR+R/MPR+p), rispetto a MPp+p (7,8%). Si è osservata una più elevata frequenza di neutropenia febbrile di grado 4 (1,7% in MPR+R/MPR+p, rispetto a 0,0% in MPp+p). Nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi, l’associazione di lenalidomide con melfalan e prednisone è associata a una più elevata frequenza di trombocitopenia di grado 3 e di grado 4 (40,4% in MPR+R/MPR+p) rispetto a MPp+p (13,7%). • Mieloma multiplo: pazienti con almeno una precedente terapia Nei pazienti con mieloma multiplo, l’associazione di lenalidomide e desametasone è associata a una più elevata frequenza di neutropenia di grado 4 (5,1% dei pazienti trattati con lenalidomide/desametasone rispetto allo 0,6% dei pazienti trattati con placebo/desametasone). Episodi di neutropenia febbrile di grado 4 sono stati osservati non di frequente (nello 0,6% dei pazienti trattati con lenalidomide/desametasone rispetto allo 0,0% dei pazienti trattati con placebo/desametasone). Nei pazienti con mieloma multiplo, l’associazione di lenalidomide e desametasone è associata a una più elevata incidenza di trombocitopenia di grado 3 e di grado 4 (rispettivamente nel 9,9% e nell’1,4% dei pazienti trattati con lenalidomide/desametasone rispetto al 2,3% e allo 0,0% dei pazienti trattati con placebo/desametasone). • Pazienti con sindromi mielodisplastiche Nei pazienti con sindromi mielodisplastiche, lenalidomide è associata a una più elevata incidenza di neutropenia di grado 3 o 4 (74,6% dei pazienti trattati con lenalidomide rispetto al 14,9% dei pazienti trattati con placebo nello studio di fase 3). Episodi di neutropenia febbrile di grado 3 o 4 sono stati osservati nel 2,2% dei pazienti trattati con lenalidomide rispetto allo 0,0% dei pazienti trattati con placebo. Lenalidomide è associata a una più elevata incidenza di trombocitopenia di grado 3 o 4 (37% nei pazienti trattati con lenalidomide rispetto all’1,5% nei pazienti trattati con placebo nello studio di fase 3). • Pazienti con linfoma mantellare Nei pazienti con linfoma mantellare, lenalidomide è associata a una più elevata incidenza di neutropenia di grado 3 o 4 (43,7% dei pazienti trattati con lenalidomide rispetto al 33,7% dei pazienti del braccio di controllo nello studio di fase 2). Episodi di neutropenia febbrile di grado 3 o 4 sono stati osservati nel 6,0% dei pazienti trattati con lenalidomide rispetto al 2,4% dei pazienti del braccio di controllo. Tromboembolia venosa Un aumentato rischio di trombosi venosa profonda (TVP) ed embolia polmonare (EP) è associato all’uso dell’associazione di lenalidomide e desametasone nei pazienti con mieloma multiplo e, in misura minore, nei pazienti trattati con lenalidomide in associazione a melfalan e prednisone o in pazienti con mieloma multiplo, sindromi mielodisplastiche e linfoma mantellare trattati con lenalidomide (vedere paragrafo 4.5). In questi pazienti, la co-somministrazione di agenti eritropoietici o una precedente anamnesi di TVP possono anche aumentare il rischio di trombosi. Infarto del miocardio Sono stati osservati casi di infarto del miocardio in pazienti che hanno ricevuto lenalidomide, in particolare in quelli con fattori di rischio noti. Disturbi emorragici I disturbi emorragici sono elencati sotto diverse classificazioni in base all’organo coinvolto: patologie del sistema emolinfopoietico; patologie del sistema nervoso (emorragia intracranica); patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche (epistassi); patologie gastrointestinali (sanguinamento gengivale, emorragia emorroidale, emorragia rettale); patologie renali e urinarie (ematuria); traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura (contusione); patologie vascolari (ecchimosi). Reazioni allergiche Sono stati riportati casi di reazioni allergiche/di ipersensibilità. Nella letteratura è stata riportata una possibile reazione crociata tra lenalidomide e talidomide. Gravi reazioni cutanee Sono stati riportati casi di gravi reazioni cutanee incluse SSJ, NTE e reazione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) associate all’uso di lenalidomide. I pazienti con un’anamnesi precedente di rash in forma grave associata al trattamento con talidomide non devono ricevere lenalidomide (vedere paragrafo 4.4). Secondi tumori primari In studi clinici nei pazienti affetti da mieloma trattati in precedenza con lenalidomide/desametasone rispetto ai controlli, costituiti principalmente da carcinomi cutanei basocellulari o squamocellulari. Leucemia mieloide acuta • Mieloma multiplo Negli studi clinici sul mieloma multiplo di nuova diagnosi sono stati osservati casi di LMA in pazienti trattati con lenalidomide in associazione con melfalan, o subito dopo HDM/ASCT (vedere paragrafo 4.4). Questo aumento non è stato osservato negli studi clinici in pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi trattati con lenalidomide in associazione con desametasone, rispetto a talidomide in associazione con melfalan e prednisone. • Sindromi mielodisplastiche Le variabili al basale comprendenti anomalie citogenetiche complesse e mutazione TP53 sono associate a progressione a LMA nei soggetti trasfusione-dipendenti con anomalia da delezione isolata del 5q (vedere paragrafo 4.4). Il rischio cumulativo di progressione a LMA stimato a 2 anni è stato del 13,8% nei pazienti con anomalia da delezione isolata del 5q, rispetto a1 17,3% per i pazienti con anomalia da delezione isolata del 5q e un’ulteriore anomalia citogenetica, e del 38,6% nei pazienti con cariotipo complesso. In un’analisi post-hoc di uno studio clinico condotto con lenalidomide in sindromi mielodisplastiche, il tasso di progressione a LMA stimato a 2 anni è stato del 27,5% nei pazienti IHC-p53-positivi e del 3,6% nei pazienti IHC-p53-negativi (p = 0,0038). Nei pazienti IHC-p53-positivi, è stato osservato un tasso inferiore di progressione a LMA tra coloro che avevano ottenuto una risposta in termini di indipendenza dalle trasfusioni (11,1%), rispetto ai non-responder (34,8%). Patologie epatiche Sono state osservate le seguenti reazioni avverse post-marketing (frequenza non nota): insufficienza epatica acuta e colestasi (entrambe potenzialmente letali), epatite tossica, epatite citolitica, epatite mista citolitica/colestatica. Rabdomiolisi Sono stati osservati rari casi di rabdomiolisi, alcuni dei quali quando la lenalidomide è stata somministrata con una statina. Disturbi della tiroide Sono stati osservati casi di ipotiroidismo e di ipertiroidismo (vedere paragrafo 4.4 Disturbi della tiroide). Tumour Flare Reaction e sindrome da lisi tumorale Nello studio MCL-002, circa il 10% dei pazienti trattati con lenalidomide ha manifestato TFR, rispetto allo 0% nel braccio di controllo. La maggior parte degli eventi si è verificata nel ciclo 1, tutti sono stati giudicati come correlati al trattamento e la maggior parte delle segnalazioni era di grado 1 o 2. I pazienti con elevato MIPI alla diagnosi e malattia caratterizzata da grosse masse tumorali (almeno una lesione che è ≥ 7 cm nel diametro più lungo) al basale possono essere a rischio di TFR. Nello studio MCL-002, la TLS è stata segnalata per un paziente in ciascuno dei due bracci di trattamento. Nello studio di supporto MCL-001, circa il 10% dei soggetti ha manifestato TFR; tutte le segnalazioni erano di grado 1 o 2 di severità e tutte sono state giudicate correlate al trattamento. La maggior parte degli eventi si è verificata nel ciclo 1. Non vi sono state segnalazioni di TLS nello studio MCL-001 (vedere paragrafo 4.4). Disturbi gastrointestinali Durante il trattamento con lenalidomide sono state osservate perforazioni gastrointestinali, che possono portare a complicanze settiche e possono essere associate a esito fatale. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

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