PRAVASTATINA MY 10CPR 20MG -Avvertenze e precauzioni

PRAVASTATINA MY 10CPR 20MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

La pravastatina non è stata valutata in pazienti con ipercolesterolemia omozigote familiare. La terapia non è adatta quando l’ipercolesterolemia è dovuta ad elevati livelli di colesterolo HDL. Come per gli altri inibitori della HMG-CoA riduttasi, l’associazione della pravastatina con i fibrati non è raccomandata. Nei bambini prima della pubertà il rischio/beneficio del trattamento deve essere attentamente valutato dal medico prima di iniziare il trattamento. Disturbi epatici Come con gli altri agenti ipolipidemizzanti, sono stati osservati moderati aumenti dei livelli delle transaminasi epatiche. Nella maggioranza dei casi i livelli delle transaminasi epatiche sono tornati ai valori basali senza bisogno dell’interruzione della terapia. Si deve prestare particolare attenzione ai pazienti che sviluppano aumenti delle transaminasi e la terapia deve essere sospesa se gli aumenti dell’alanina aminotransferasi (ALT) e dell’aspartato aminotransferasi (AST) superano di 3 volte in modo persistente il limite superiore della norma. Ci sono state rare segnalazioni post-marketing di insufficienza epatica fatale e non fatale in pazienti che assumevano statine, inclusa pravastatina. Se durante il trattamento con pravastatina si manifestasse danno epatico severo con sintomatologia clinica e/o iperbilirubinemia o ittero, si deve sospendere immediatamente il trattamento. Se non si riscontra una eziologia diversa, non si deve somministrare nuovamente pravastatina. Si deve esercitare cautela quando si somministra pravastatina a pazienti con anamnesi di malattie epatiche o con forte consumo di alcol. Disturbi muscolari Come con gli altri inibitori della HMG-CoA riduttasi (statine), la pravastatina è stata associata con insorgenza di mialgia, miopatia e molto raramente di rabdomiolisi. La miopatia deve essere presa in considerazione in ogni paziente in terapia con statine che presenti sintomi muscolari inspiegabili come dolore o sensibilità, debolezza muscolare o crampi muscolari. In questi casi devono essere misurati i livelli di creatin chinasi (CK) (vedi sotto). La terapia con statine deve essere temporaneamente interrotta quando i livelli di CK sono maggiori di 5 volte il limite superiore della norma (ULN) o quando vi siano gravi sintomi clinici. Molto raramente (in circa 1 caso su 100.000 pazienti-anno), compare rabdomiolisi, con o senza insufficienza renale secondaria. La rabdomiolisi è una condizione acuta, potenzialmente fatale, dei muscoli scheletrici che può comparire in ogni momento durante il trattamento ed è caratterizzata da distruzione muscolare massiva associata ad un forte aumento della CK (di solito > 30 o 40 volte il limite superiore della norma) che porta alla mioglobinuria. Il rischio di miopatia con le statine sembra essere dipendente dall’esposizione e pertanto può variare in relazione alle le caratteristiche individuali dei principi attivi (a causa della lipofilia e delle differenze farmacocinetiche) e dipende dal loro dosaggio e dal potenziale di interazioni con gli altri farmaci. Benché non vi siano controindicazioni per l’apparato muscolare alla prescrizione delle statine, certi fattori predisponenti, fra i quali l’età avanzata (>65), l’ipotiroidismo non controllato e l’insufficienza renale, possono aumentare il rischio di tossicità muscolare e pertanto giustificano un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio ed uno speciale monitoraggio clinico. In tali pazienti è indicato il controllo di CK prima di iniziare la terapia con le statine (vedere di seguito). Il rischio e la gravità di disturbi muscolari durante la terapia con statine, viene aumentato dalla co-somministrazione di medicinali che possono interagire, come ciclosporina, claritromicina e altri macrolidi o niacina. L’uso di fibrati da soli è occasionalmente associato con miopatia. L’uso combinato di statine e fibrati deve in generale essere evitato. Un aumento dell’incidenza di miopatia è stato descritto in pazienti che ricevevano altre statine in associazione con inibitori del metabolismo del citocromo P450. Questo può essere il risultato di interazioni farmacocinetiche che non sono state documentate per la pravastatina (vedere paragrafo 4.5). Quando associati alla terapia con statine, di solito i sintomi muscolari si risolvono dopo interruzione della terapia. Le statine inclusa la pravastatina non devono essere co-somministrate con formulazioni sistemiche di acido fusidico o entro 7 giorni di interruzione del trattamento con acido fusidico. Nei pazienti in cui è considerato indispensabile l’uso di acido fusidico per via sistemica, il trattamento con statine deve essere sospeso per tutta la durata del trattamento con acido fusidico. Ci sono state segnalazioni di rabdomiolisi (tra cui alcuni decessi) in pazienti trattati con acido fusidico e statine in combinazione (vedere paragrafo 4.5). Il paziente deve essere avvisato di consultare immediatamente un medico se avverte sintomi di debolezza muscolare, dolore o flaccidità. La terapia con statine può essere reintrodotta sette giorni dopo l’ultima dose di acido fusidico. In circostanze eccezionali, qualora sia necessaria una terapia sistemica prolungata con acido fusidico, ad esempio, per il trattamento di infezioni gravi, la necessità di co-somministrazione di Pravastatina Mylan e acido fusidico deve essere considerata solo caso per caso e sotto stretto controllo medico. Sono stati riferiti casi di miopatia, inclusa rabdomiolisi, dopo somministrazione concomitante di pravastatina e colchicina, e si deve usare cautela quando si somministra pravastatina e colchicina (vedere paragrafo 4.5). Misurazione ed interpretazione della CK: Il monitoraggio di routine della creatin chinasi (CK) o di altri enzimi muscolari non è raccomandato in pazienti asintomatici in terapia con statine. Tuttavia, la misurazione della CK è raccomandata prima dell’inizio della terapia in pazienti con particolari fattori predisponenti ed in pazienti che sviluppino sintomi muscolari durante la terapia con statine, come descritto più sotto. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale (> 5 volte il valore superiore della norma), i livelli di CK devono essere misurati dopo circa 5-7 giorni per confermare i risultati. Quando misurati, i livelli di CK devono essere interpretati nel contesto di altri potenziali fattori che possono causare danno muscolare transitorio, come strenuo esercizio fisico o traumi muscolari. Malattia polmonare interstiziale Con alcune statine sono stati riportati casi eccezionali di malattia interstiziale polmonare, soprattutto con la terapia a lungo termine (vedere paragrafo 4.8). La sintomatologia può includere dispnea, tosse non produttiva e deterioramento dello stato di salute generale (stanchezza, perdita di peso e febbre). Se si sospetta che un paziente abbia sviluppato una malattia interstiziale polmonare, la terapia con la statina deve essere interrotta. Diabete mellito Alcune evidenze suggeriscono le statine, come effetto di classe, aumentino il glucosio nel sangue e, in alcuni pazienti, ad alto rischio di sviluppare diabete possano indurre un livello di iperglicemia tale per cui è appropriato il ricorso a terapia antidiabetica. Questo rischio, tuttavia, è compensato dalla riduzione del rischio vascolare con statine e quindi non dovrebbe essere un motivo di interruzione del trattamento con statine. I pazienti a rischio (glicemia a digiuno 5,6-6,9 mmol / L, BMI> 30kg/m², ha sollevato trigliceridi, ipertensione) deve essere controllata sia clinicamente e biochimicamente secondo le linee guida nazionali. Prima dell’inizio del trattamento Si deve usare cautela in pazienti con fattori predisponenti come compromissione renale, ipotiroidismo, anamnesi di tossicità muscolare con statine o fibrati, anamnesi personale o familiare di disturbi muscolari ereditari o di abuso di alcool. In questi casi, i livelli di CK devono essere misurati prima dell’inizio della terapia. La misurazione della CK deve essere presa in considerazione prima dell’inizio del trattamento anche in pazienti di età superiore ai 70 anni, specialmente in presenza di altri fattori predisponenti in questa popolazione. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale (> 5 volte il valore superiore della norma), il trattamento non deve essere iniziato ed i livelli di CK devono essere nuovamente valutati dopo circa 5-7 giorni. I valori basali di CK possono inoltre essere utili come riferimento in caso di successivi aumenti durante la terapia con statine. Durante il trattamento Vi sono state segnalazioni molto rare di miopatia necrotizzante immuno-mediata (IMNM) durante o dopo il trattamento con alcune statine. L’IMNM è caratterizzata clinicamente da debolezza muscolare prossimale persistente e da un’elevata creatinchinasi sierica, che permangono nonostante l’interruzione del trattamento con statine. Pravastatina Mylan compresse contiene lattosio e sodio I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit totale della lattasi o malassorbimento del glucosio-galattosio non devono prendere questo medicinale. Inoltre, questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, cioè essenzialmente "senza sodio".

Farmaci

I.G.FARMAC.di IRIANNI GIUSEPPE

ADRESTAT14CPR 40MG

PRINCIPIO ATTIVO: PRAVASTATINA SODICA

PREZZO INDICATIVO:7,36 €

F.I.R.M.A. SpA

APLACTIN10CPR 20MG

PRINCIPIO ATTIVO: PRAVASTATINA SODICA

PREZZO INDICATIVO:2,00 €

F.I.R.M.A. SpA

APLACTIN14CPR 40MG

PRINCIPIO ATTIVO: PRAVASTATINA SODICA

PREZZO INDICATIVO:6,00 €