PETIDINA CLORIDR SALF 5F 100MG -Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati associati all’impiego di petidina sono pressoché uguali per tipo e frequenza a quelli che si osservano a dosi equivalenti di morfina, ad eccezione della stipsi e della ritenzione urinaria che sono meno intense. La somministrazione endovenosa rapida di petidina può determinare un aumento dell’incidenza di effetti indesiderati. - Patologie del sistema nervoso: disorientamento, disturbi visivi, allucinazioni, disforia, euforia, agitazione, depressione, ottundimento, psicosi, cefalea, incremento dell’attività muscolare, tremori, irrigidimento, convulsioni, sedazione, coma, aumento del rischio di delirio nei pazienti anziani.- Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: depressione respiratoria, in genere di grado lieve o moderato e senza conseguenze di rilievo nei soggetti con integrità della funzione respiratoria; tuttavia, può indurre gravi conseguenze nei pazienti con affezioni bronco-polmonari. - Patologie dell’orecchio e del labirinto: vertigini. - Patologie endocrine: diminuita produzione di ACTH, glucocorticoidi e TSH fino a ipocorticosurrenalismo ed ipotiroidismo. - Patologie cardiache: ipotensione o ipertensione, tachicardia, vasodilatazione, sincope, arresto cardiaco, shock. - Patologie vascolari: l’involontaria somministrazione intraarteriosa può causare grave necrosi e gangrena. - Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: rash, prurito, orticaria, eritema. - Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilità, anafilassi. - Disturbi del metabolismo e della nutrizione: innalzamento dei livelli plasmatici di amilasi e lipasi dovuto a spasmo dello sfintere di Oddi, incremento dell’attività della butirrato deidrogenasi. - Patologie gastrointestinali: nausea, vomito, xerostomia, stipsi. - Patologie epato-biliari: costrizione dello sfintere di Oddi e conseguente aumento della pressione nelle vie biliari, che può accentuare o scatenare il dolore da colica biliare.- Patologie renali ed urinarie: ritenzione urinaria. - Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: irritazione locale accompagnata da fibrosi del tessuto muscolare e formazione di ascessi. - Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali: depressione respiratoria nel neonato, quando somministrata a scopo analgesico durante il travaglio di parto. Poiché la petidina può provocare dipendenza (vedere anche paragrafo 4.4), in caso di interruzione del trattamento dopo l’uso prolungato di dosi elevate si possono presentare sintomi da astinenza (diarrea, debolezza, nervosismo, movimenti muscolari involontari, ecc.). Questi sintomi si manifestano entro 3 ore dall’ultima dose, raggiungono la massima intensità dopo 8-12 ore e possono durare per 3-5 giorni. Casi di insufficienza surrenalica (astenia, perdita di peso e di appetito, ipotensione, ipoglicemia, nausea, diarrea, vomito, dolori muscolari o articolari) sono stati riportati con l’uso di oppioidi, solitamente dopo più di un mese di utilizzo. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.