NIPIN 14CPR 60MG RM -Interazioni

NIPIN 14CPR 60MG RM Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Farmaci che influiscono sulla nifedipina: La nifedipina viene metabolizzata tramite il sistema del citocromo P450 3A4 localizzato sia a livello della mucosa intestinale che del fegato. Pertanto i farmaci che notoriamente inibiscono o inducono questo sistema enzimatico possono alterare l’effetto di primo passaggio (dopo somministrazione orale) o la clearance della nifedipina (vedi paragrafo 4.4). Occorre quindi prendere in considerazione sia la portata che la durata delle interazioni quando si somministra la nifedipina insieme ai seguenti farmaci. Rifampicina La rifampicina è un forte induttore del sistema del citocromo P450 3A4. Se co–somministrata con la rifampicina, la biodisponibilità della nifedipina viene nettamente ridotta, con conseguente indebolimento della sua efficacia. L’uso della nifedipina in associazione con la rifampicina è pertanto controindicato (vedere paragrafo 4.3). In caso di co–somministrazione con i seguenti inibitori da deboli a moderati del sistema del citocromo P450 3A4, è necessario monitorare la pressione arteriosa e, se necessario, prendere in considerazione la possibilità di ridurre la dose della nifedipina (vedi paragrafo 4.2). Antibiotici macrolidi (p.es. eritromicina) Non sono stati effettuati studi sull’interazione tra la nifedipina e gli antibiotici macrolidi. È noto che alcuni antibiotici macrolidi inibiscono il metabolismo mediato dal citocromo P450 3A4 di altri farmaci. Pertanto, in caso di co–somministrazione di questi farmaci, non si può escludere la possibilità di un aumento delle concentrazioni plasmatiche della nifedipina (vedi paragrafo 4.4). L’azitromicina, sebbene strutturalmente correlata alla classe degli antibiotici macrolidi, non è inibitore di CYP3A4. Inibitori della proteasi anti–HIV (p. es. ritonavir) Non sono stati ancora eseguiti studi clinici per investigare le potenziali interazioni farmacologiche tra nifedipina e alcuni inibitori della proteasi anti–HIV. È noto che farmaci di questa classe inibiscono il sistema del citocromo P450 3A4. È stato inoltre dimostrato che farmaci di questa classe inibiscono in vitro il metabolismo della nifedipina mediato dal citocromo P450 3A4. Pertanto in caso di co–somministrazione di farmaci di questa categoria con la nifedipina non si può escludere un sostanziale aumento delle concentrazioni plasmatiche di nifedipina a causa della diminuzione del metabolismo di primo passaggio e della riduzione dell’eliminazione (vedere paragrafo 4.4). Antimicotici azolici (p. es. ketoconazolo) Non è stato ancora condotto nessuno studio formale per investigare la potenziale interazione farmacologica tra la nifedipina e alcuni antimicotici azolici. È noto che i farmaci di questa classe inibiscono il sistema del citocromo P450 3A4. In caso di co–somministrazione orale con la nifedipina non si può escludere un sostanziale aumento della biodisponibilità sistemica della nifedipina a causa di una diminuzione del metabolismo di primo passaggio (vedere paragrafo 4.4). Fluoxetina Non sono stati ancora condotti studi clinici per investigare la potenziale interazione farmacologica tra la nifedipina e la fluoxetina. È stato dimostrato che la fluoxetina inibisce in vitro il metabolismo della nifedipina mediato dal citocromo P450 3A4. Non si può pertanto escludere un aumento delle concentrazioni plasmatiche della nifedipina in caso di co–somministrazione dei due farmaci (vedere paragrafo 4.4). Nefazodone Non sono stati ancora condotti studi clinici per investigare la potenziale interazione farmacologica tra la nifedipina e il nefazodone. È noto che il nefazodone inibisce il metabolismo di altri farmaci, qualora esso sia mediato dal sistema del citocromo P450 3A4. Non si può pertanto escludere un aumento delle concentrazioni plasmatiche di nifedipina in caso di co–somministrazione dei due farmaci (vedere paragrafo 4.4). Chinupristina / dalfopristina La somministrazione contemporanea di chinupristina/dalfopristina e nifedipina può far aumentare le concentrazioni plasmatiche della nifedipina (vedere paragrafo 4.4). Acido valproico Non sono stati ancora condotti studi formali per investigare la potenziale interazione tra la nifedipina e l’acido valproico. Poiché è stato dimostrato che, a causa dell’inibizione enzimatica, l’acido valproico aumenta la concentrazione plasmatica della nimodipina, un calcio antagonista strutturalmente simile alla nifedipina, non si può quindi escludere un aumento delle concentrazioni plasmatiche della nifedipina e, di conseguenza, un aumento della sua efficacia (vedere paragrafo 4.4). Cimetidina A causa del suo effetto di inibizione del citocromo P450 3A4, la cimetidina fa aumentare le concentrazioni plasmatiche di nifedipina, con la possibilità di potenziarne l’effetto antipertensivo (vedere paragrafo 4.4). Ulteriori studi Cisapride La somministrazione contemporanea di cisapride e nifedipina può condurre ad un aumento delle concentrazioni plasmatiche di nifedipina. Farmaci anti–epilettici induttori del sistema del citocromo P450 3A4, come la fenitoina, la carbamazepina e il fenobarbital La fenitoina è un induttore del sistema del citocromo P450 3A4. Se la nifedipina viene co–somministrata con la fenitoina, la sua biodisponibilità è ridotta con conseguente indebolimento della sua efficacia. Se i due farmaci vengono co–somministrati, occorre monitorare la risposta clinica alla nifedipina e, se necessario, si deve prendere in considerazione un aumento della dose della nifedipina. Se durante il trattamento in associazione dei due farmaci, si aumenta la dose della nifedipina, occorre prendere in considerazione una riduzione della dose di nifedipina, nel momento in cui si sospende il trattamento con la fenitoina. Non sono stati condotti studi formali per investigare la potenziale interazione tra la nifedipina e la carbamazepina o il fenobarbital. Poiché è stato dimostrato che entrambi i farmaci riducono le concentrazioni plasmatiche della nimodipina, un calcio–antagonista con struttura analoga alla nifedipina, a causa dell’induzione enzimatica, non si può escludere una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche della nifedipina e, di conseguenza, una diminuzione della sua efficacia. Effetti della nifedipina su altri farmaci: Farmaci antipertensivi La nifedipina può potenziare l’effetto antipertensivo di farmaci antipertensivi contestualmente somministrati, quali: – diuretici, – β–bloccanti, – ACE–inibitori, – antagonisti dei recettori dell’angiotensina 1 (AT–1), – altri calcio–antagonisti, – agenti bloccanti α–adrenergici, – inibitori della PDE5, – α–metildopa. Quando la nifedipina viene somministrata contestualmente con beta–bloccanti, il paziente dev’essere attentamente monitorato, perchè in alcuni casi isolati si è osservato un peggioramento dell’insufficienza cardiaca. Digossina La co–somministrazione di nifedipina e digossina può provocare una riduzione della clearance della digossina e quindi un aumento delle concentrazioni plasmatiche della digossina. Per precauzione occorre quindi monitorare il paziente per sintomi di sovradosaggio di digossina e, se necessario, ridurre la dose del glicoside, tenendo conto della concentrazione plasmatica della digossina. Chinidina Con la co–somministrazione di nifedipina e chinidina in casi isolati sono stati osservati una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche della chinidina o, una volta sospesa l’assunzione della nifedipina, un netto aumento delle concentrazioni plasmatiche di chinidina. Per questo motivo, se si aggiunge o si sospende la somministrazione della nifedipina, è necessario tenere sotto controllo la concentrazione plasmatica della chinidina e, se necessario, regolarne il dosaggio. Alcuni autori riportano un aumento delle concentrazioni plasmatiche della nifedipina in caso di co–somministrazione dei due farmaci, mentre altri non hanno osservato alcun cambiamento nella farmacocinetica della nifedipina. Pertanto se alla terapia con nifedipina si affianca la chinidina, occorre esercitare un attento monitoraggio della pressione arteriosa. Se necessario, si deve diminuire la dose di nifedipina. Tacrolimus È stato dimostrato che il tacrolimus viene metabolizzato tramite il sistema del citocromo P450 3A4. Dati pubblicati recentemente indicano che la dose di tacrolimus somministrata simultaneamente con la nifedipina in alcuni casi può risultare ridotta. In caso di co–somministrazione dei due farmaci, occorre monitorare le concentrazioni plasmatiche del tacrolimus e, se necessario, occorre considerare una riduzione della dose di tacrolimus. Interazioni con alimenti: Succo di pompelmo Il succo di pompelmo inibisce il sistema del citocromo P450 3A4. Pertanto la somministrazione di nifedipina insieme al succo di pompelmo provoca un aumento delle concentrazioni plasmatiche della nifedipina e ne prolunga l’azione a causa della diminuzione del metabolismo di primo passaggio o della ridotta eliminazione. Di conseguenza l’effetto antipertensivo può risultare amplificato. Dopo una regolare assunzione di succo di pompelmo questo effetto può durare per almeno 3 giorni dopo l’ultima assunzione di succo di pompelmo. Si raccomanda pertanto di evitare l’assunzione di pompelmo/succo di pompelmo durante il trattamento con la nifedipina (vedi paragrafo 4.2). Altre forme d’interazione La nifedipina può causare il falso innalzamento dei valori spettrofotometrici dell’acido vanilmandelico nelle urine. Essa non influisce invece sulla misurazione con HPLC.

Farmaci

BAYER SpA

ADALAT50CPR RIV 20MG RM

PRINCIPIO ATTIVO: NIFEDIPINA

PREZZO INDICATIVO:11,96 €

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ADALAT50CPS 10MG

PRINCIPIO ATTIVO: NIFEDIPINA

PREZZO INDICATIVO:13,50 €

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ADALAT CRONO14CPR 20MG RM

PRINCIPIO ATTIVO: NIFEDIPINA

PREZZO INDICATIVO:4,84 €