NIPENT IV FL 10MG -Avvertenze e precauzioni

NIPENT IV FL 10MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Avvertenze Pentostatina va somministrata sotto il controllo di un medico esperto e qualificato nell’uso di agenti antineoplastici. Si sconsiglia l’uso di dosi più elevate di quelle raccomandate (vedere paragrafo 4.2). Gravi tossicità a livello renale, epatico, polmonare, e del SNC dose limitanti sono state riportate negli studi di fase 1 in cui pentostatina è stata impiegata a dosaggi più alti (20–50 mg/m² per somministrazione) di quelli raccomandati. In una sperimentazione clinica in pazienti con leucemia linfocitica cronica refrattaria, l’impiego di pentostatina alle dosi raccomandate in associazione con fludarabina fosfato, 4 dei 6 pazienti dello studio hanno riportato una tossicità polmonare grave o fatale. Non è raccomandato l’uso di pentostatina in associazione con fludarabina fosfato. Studi biochimici hanno dimostrato che pentostatina potenzia gli effetti della vidarabina, un nucleoside purinico ad attività antivirale. L’associazione di vidarabina e pentostatina può determinare un incremento degli eventi avversi associati a ciascun farmaco. Il beneficio terapeutico della loro associazione non è stato accertato. I pazienti con leucemia a cellule capellute possono sviluppare una mielosoppressione soprattutto durante i primi cicli di trattamento. I pazienti con infezioni prima del trattamento con pentostatina hanno in alcuni casi sviluppato un peggioramento delle condizioni con esito fatale, laddove altri hanno raggiunto una risposta terapeutica completa. I pazienti con infezioni devono essere trattati solo quando il potenziale beneficio supera il rischio potenziale. Si deve comunque cercare di controllare l’infezione prima di iniziare o riprendere il trattamento. In pazienti con leucemia a cellule capellute progressiva l’inizio del trattamento con pentostatina è stato associato a peggioramento della neutropenia. Pertanto, sono necessari durante questo periodo frequenti controlli del conteggio delle cellule ematiche. Se una grave neutropenia perdura oltre i cicli iniziali si deve valutare lo stato di malattia, includendo un esame del midollo osseo. Pentostatina potrebbe avere effetti dannosi sul genotipo. Si raccomanda pertanto agli uomini di evitare la procreazione durante e fino a 6 mesi dopo la fine del trattamento. Le donne in età fertile devono usare efficaci metodi contraccettivi. Se si verifica una gravidanza durante il trattamento va preso in considerazione la possibilità di un consulto genetico. Trapianto di midollo osseo con alte dosi di ciclofosfamide Edema polmonare acuto ed ipotensione ad esito infausto sono stati descritti in letteratura in pazienti trattati con pentostatina in associazione con carmustina, etoposide, e alte dosi di ciclofosfamide come parte di un regime ablativo per il trapianto del midollo osseo. Non è raccomandata la combinazione di pentostatina ed alte dosi di ciclofosfamide. Nel corso del trattamento con pentostatina sono state riportate alterazioni dei test di funzionalità epatica, generalmente reversibili. Nei primi studi è stata osservata tossicità renale ai dosaggi più alti; tuttavia, in pazienti trattati alle dosi raccomandate sono state osservate elevazioni di creatinina sierica abitualmente lievi e reversibili. Alcuni pazienti che avevano iniziato il trattamento con funzione renale normale, ad un controllo finale si è riscontrato una lieve o moderata tossicità (vedere Somministrazione [4.2]). Sono stati spesso riportati dei rash occasionalmente gravi, che possono peggiorare durante il prosieguo del trattamento e che possono richiedere l’interruzione del trattamento (vedere Somministrazione [4.2]). Particolari attenzioni vanno poste per il trattamento di pazienti in cattive condizioni generali all’inizio della terapia.Precauzioni La terapia con pentostatina richiede una regolare osservazione del paziente ed un monitoraggio dei parametri ematologici ed ematochimici. Al manifestarsi di gravi eventi avversi il farmaco deve essere sospeso e devono essere intraprese misure correttive in accordo con il giudizio del medico (vedere Somministrazione [4.2]). Il trattamento con pentostatina va interrotto o sospeso in pazienti che riportano tossicità del sistema nervoso. Prima di iniziare la terapia con pentostatina, si deve controllare la funzione renale dosando la creatinina sierica o la clearance della creatinina (vedere Proprietà farmacocinetiche [5.2] e Somministrazione [4.2]). Prima di ogni somministrazione di pentostatina e ad intervalli appropriati durante la terapia devono essere effettuati un conteggio completo delle cellule ematiche e la determinazione della creatinina sierica e dell’azotemia. E’ stata segnalata grave neutropenia in seguito ai primi cicli di somministrazione di pentostatina e perciò si consigliano frequenti controlli del conteggio delle cellule ematiche durante le prime fasi della terapia. Se i parametri ematologici non migliorano ai cicli successivi, si deve valutare lo stato della malattia dei pazienti, incluso un esame del midollo osseo. Devono essere effettuati controlli periodici del sangue periferico per le cellule capellute per verificare la risposta al trattamento. Inoltre, possono essere richiesti aspirati e biopsie del midollo osseo ad intervalli di 2–3 mesi per controllare la risposta al trattamento.

Farmaci

PFIZER ITALIA Srl

NIPENTIV FL 10MG

PRINCIPIO ATTIVO: PENTOSTATINA

PREZZO INDICATIVO:1.420,98 €