NIMOTOP INFUS 10MG/50ML+DEFL -Avvertenze e precauzioni
Sensibilità alla luce della nimodipina: vedere paragrafo 6.2. Anche se non vi sono evidenze che il trattamento con Nimotop soluzione per infusione sia associato ad un aumento della pressione endocranica, si raccomanda un attento controllo nei casi di deficit neurologici ischemici correlati a vasospasmo cerebrale indotti da emorragia subaracnoidea (aSAH) od in condizioni caratterizzate da un aumento del contenuto di acqua nel tessuto cerebrale (edema cerebrale generalizzato). Nimotop soluzione per infusione deve essere usato con cautela in pazienti ipotesi (pressione arteriosa sistolica inferiore a 100 mmHg). Nei pazienti con angina instabile o nelle prime 4 settimane dopo un infarto acuto del miocardio il medico deve valutare il rischio potenziale (ridotta perfusione coronarica ed ischemia del miocardio) in relazione al beneficio atteso (miglioramento della perfusione cerebrale). Nimotop soluzione per infusione contiene il 23,7 vol% di etanolo, che equivale fino a 50 g per dose giornaliera (250 ml). Questo aspetto può essere dannoso per quelle persone che soffrono di alcolismo oche soffrono di una compromissione del metabolismo dell’alcol, e deve essere preso in considerazione anche nelle donne in stato di gravidanza o in allattamento, nei bambini e nei gruppi ad alto rischio, come pazienti con malattie epatiche o epilessia. La quantità di alcol in questa specialità medicinale può alterare l’effetto di altri farmaci (vedere paragrafo 4.5). Questo medicinale contiene 1 mmol (23 mg) di sodio nel flacone da 50 ml. Da tenere in considerazione in persone che seguono una dieta a basso contenuto di sodio. Il trattamento concomitante con farmaci potenzialmente nefrotossici (es. aminoglucosidi, cefalosporine, furosemide) può causare un deterioramento della funzionalità renale. Ciò può verificarsi anche in pazienti con ridotta funzionalità renale. In questi casi si raccomanda di sorvegliare attentamente la funzionalità renale. In caso di peggioramento, va considerata l’eventualità di sospendere il trattamento (vedere paragrafo 4.5). La presenza di gravi disturbi della funzione epatica, e particolarmente la cirrosi, può rendere i pazienti in generale più sensibili rispetto agli effetti farmacodinamici del composto, come ad esempio una riduzione della pressione arteriosa. In questi casi, la posolo–gia deve essere ridotta, se necessario, sulla base dei valori di pressione arteriosa (vedere paragrafo 4.2).