NEXPLANON 1 IMPIANTO SC 68MG -Avvertenze e precauzioni

NEXPLANON 1 IMPIANTO SC 68MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Qualora sia presente una qualunque delle condizioni/fattori di rischio di seguito indicati, i benefici dell’uso di un progestinico devono essere soppesati rispetto ai possibili rischi per ciascuna donna e discussi con la donna prima che decida di iniziare il trattamento con Nexplanon. La donna deve contattare il proprio operatore sanitario in caso di aggravamento, esacerbazione o prima comparsa di una qualunque di queste condizioni. L’operatore sanitario deve allora decidere se l’impiego di Nexplanon debba essere sospeso. Carcinoma della mammella Il rischio di cancro della mammella aumenta in genere con il progredire dell’età. Durante l’uso di contraccettivi orali (combinati), il rischio di avere diagnosticato un cancro della mammella è leggermente aumentato. Questo aumentato rischio scompare gradualmente nei 10 anni successivi all’interruzione dell’uso del contraccettivo orale e non dipende dalla durata di impiego, ma dall’età della donna nel momento in cui assumeva il contraccettivo orale. Il numero atteso di casi diagnosticati per 10.000 donne che usano contraccettivi orali combinati (fino a 10 anni dopo la sospensione del trattamento) rispetto alle donne che non hanno mai usato contraccettivi orali nello stesso periodo di tempo, è stato così calcolato nei rispettivi gruppi di età: 4,5/4 (16-19 anni), 17,5/16 (20-24 anni), 48,7/44 (25-29 anni), 110/100 (30-34 anni), 180/160 (35-39 anni) e 260/230 (40-44 anni). Il rischio nelle donne che usano metodi contraccettivi a base di solo progestinico è verosimilmente di entità simile a quello associato all’assunzione dei contraccettivi orali combinati. Tuttavia, per questi metodi, l’evidenza è meno conclusiva. L’aumentato rischio associato ai contraccettivi orali è basso rispetto al rischio di avere diagnosticato un cancro della mammella nel corso della vita. I casi di cancro della mammella diagnosticati nelle donne che usano contraccettivi orali tendono a essere meno avanzati rispetto a quelli riscontrati nelle donne che non hanno usato contraccettivi orali. L’aumentato rischio osservato nelle donne che usano contraccettivi orali può essere dovuto a una più precoce diagnosi, agli effetti biologici dei contraccettivi orali o a una combinazione di entrambi i fattori. Malattia del fegato In presenza di disturbi acuti o cronici della funzione epatica la donna deve essere invitata a rivolgersi ad uno specialista per esame e consulenza. Eventi trombotici ed altri eventi vascolari Studi epidemiologici hanno evidenziato un’associazione tra l’uso di contraccettivi orali combinati (estrogeno + progestinico) e un’aumentata incidenza di tromboembolia venosa (TEV, trombosi venosa profonda ed embolia polmonare) e tromboembolia arteriosa (TEA, infarto del miocardio e ictus ischemico). La rilevanza clinica di queste evidenze per etonogestrel (il metabolita biologicamente attivo di desogestrel) usato come contraccettivo a base di solo progestinico in assenza della componente estrogenica, è sconosciuta. Dati epidemiologici limitati non suggeriscono un aumentato rischio di TEV o TEA nelle donne che usano l’impianto; tuttavia, ci sono state segnalazioni postmarketing di TEV e TEA nelle donne che usano impianti a base di etonogestrel. Si raccomanda di valutare i fattori di rischio che notoriamente aumentano il rischio di TEV e TEA. Le donne con storia di disturbi tromboembolici devono essere avvisate della possibilità di ricomparsa dei disturbi. Si deve rimuovere l’impianto in caso di trombosi. La rimozione dell’impianto deve essere presa in considerazione anche in caso di immobilizzazione prolungata conseguente a intervento chirurgico o malattia. Pressione arteriosa elevata Se, durante l’uso di Nexplanon, dovesse svilupparsi una ipertensione sostenuta o se un significativo aumento della pressione arteriosa non dovesse rispondere adeguatamente a una terapia antipertensiva, l’uso di Nexplanon deve essere interrotto.Effetto metabolico sui carboidrati L’uso di contraccettivi a base di progestinico può influenzare la resistenza periferica all’insulina e la tolleranza al glucosio. Pertanto, le donne affette da diabete devono essere attentamente controllate durante i primi mesi di impiego di Nexplanon. Cloasma Può occasionalmente comparire cloasma, soprattutto nelle donne con storia di cloasma gravidico. Le donne con tendenza al cloasma devono evitare l’esposizione al sole o alle radiazioni ultraviolette durante l’uso di Nexplanon. Peso corporeo L’effetto contraccettivo di Nexplanon è correlato al livello plasmatico di etonogestrel che sono inversamente correlati al peso corporeo e diminuiscono nel tempo, dopo l’inserimento. L’esperienza clinica nelle donne in sovrappeso al terzo anno di impiego è limitata. Pertanto non si può escludere che, in queste donne, l’effetto contraccettivo nel corso del terzo anno di impiego possa essere minore di quello nelle donne normopeso. Perciò, nelle donne in sovrappeso, gli operatori sanitari possono prendere in considerazione una sostituzione più precoce dell’impianto. Complicazioni di inserimento Sono stati riportati casi di migrazione dell’impianto all’interno del braccio dal sito di inserimento, che possono essere correlati a un inserimento in profondità (vedere paragrafo 4.2 Come inserire Nexplanon) o a forze esterne (ad es., manipolazione dell’impianto o sport da contatto). Successivamente all’immissione in commercio sono stati inoltre riportati casi rari di impianti localizzati all’interno dei vasi del braccio e dell’arteria polmonare, che possono essere correlati ad inserimenti in profondità o ad inserimento intravascolare. Nell’eventualità di una migrazione dell’impianto all’interno del braccio dal sito di inserimento, la sua localizzazione può essere più difficile e la rimozione può richiedere una procedura chirurgica minore con un’incisione più estesa o una procedura chirurgica in sala operatoria. Nell’eventualità di una migrazione dell’impianto all’interno dell’arteria polmonare, la rimozione può richiedere l’attuazione di procedure endovascolari o chirurgiche (vedere paragrafo 4.2 Come rimuovere Nexplanon). Se, in qualsiasi momento, l’impianto non risultasse palpabile, esso deve essere localizzato ed è raccomandata la rimozione non appena opportuno dal punto di vista medico. Se l’impianto non viene rimosso, la contraccezione e il rischio di effetti indesiderati correlati al progestinico possono continuare oltre il tempo desiderato dalla donna. Può verificarsi espulsione specialmente se l’impianto non è inserito secondo le istruzioni riportate al paragrafo 4.2 Come inserire Nexplanon, o come conseguenza di una infiammazione locale. Cisti ovariche Con tutti i contraccettivi ormonali a basso dosaggio si verifica sviluppo follicolare e occasionalmente, il follicolo può continuare a crescere oltre le dimensioni attese in un ciclo normale. Di norma, questi follicoli ingrossati scompaiono spontaneamente. Spesso essi sono asintomatici; in alcuni casi sono associati a lieve dolore addominale. Raramente è richiesto un intervento chirurgico. Gravidanze ectopiche Con i contraccettivi tradizionali a base di solo progestinico la protezione nei confronti delle gravidanze ectopiche non è altrettanto buona come con i contraccettivi orali combinati ed è stata associata alla frequente comparsa di ovulazioni durante l’uso di questi metodi. Nonostante il fatto che Nexplanon inibisca l’ovulazione, qualora la donna presenti amenorrea o dolore addominale, nella diagnosi differenziale si deve tenere conto dell’eventualità di una gravidanza ectopica. Disturbi psichiatrici L’umore depresso e la depressione sono effetti indesiderati ben noti dell’uso di contraccettivi ormonali (vedere paragrafo 4.8). La depressione può essere grave ed è un fattore di rischio ben noto per il comportamento suicidario e il suicidio. Alle donne va consigliato di contattare il medico in caso di cambiamenti d’umore e sintomi depressivi, anche se insorti poco dopo l’inizio del trattamento. Altre condizioni Le condizioni di seguito elencate sono state riportate sia durante la gravidanza sia durante l’uso di steroidi sessuali, ma non è stata stabilita un’associazione con l’uso di progestinici: ittero e/o prurito correlato a colestasi; formazione di calcoli biliari; porfiria; lupus eritematoso sistemico; sindrome uremica emolitica; corea di Sydenham; herpes gestationis; perdita dell’udito conseguente a otosclerosi e angioedema (ereditario). Esame/consulto medico Prima di iniziare o riprendere l’impiego di Nexplanon, deve essere raccolta una completa storia medica (compresa la storia medica familiare) ed esclusa una gravidanza. Deve essere misurata la pressione arteriosa ed eseguito un esame fisico, guidato dalle controindicazioni (vedere paragrafo 4.3) e dalle avvertenze (vedere paragrafo 4.4). Si raccomanda che la donna torni per un controllo medico tre mesi dopo l’inserimento di Nexplanon. Nel corso del controllo si deve misurare la pressione arteriosa e si deve chiedere alla donna se ha dubbi o lamentele o ha avuto un qualsiasi effetto indesiderato. La frequenza e la natura dei successivi controlli medici periodici devono essere adattate individualmente e guidate dal giudizio clinico. L’impianto deve essere palpato ad ogni visita di controllo. La donna deve essere istruita a contattare il medico il prima possibile se non riesce a palpare l’impianto in qualsiasi momento tra un controllo medico e l’altro. Si deve informare la donna che Nexplanon non protegge nei confronti dell’infezione da HIV (AIDS) e di altre malattie a trasmissione sessuale. Riduzione dell’efficacia con medicinali concomitanti L’efficacia di Nexplanon può essere ridotta in caso di concomitante impiego di medicinali che diminuiscono la concentrazione plasmatica di etonogestrel (vedere paragrafo 4.5). Cambiamenti nelle caratteristiche del sanguinamento mestruale Durante l’uso di Nexplanon, è probabile che la donna noti dei cambiamenti nelle caratteristiche del sanguinamento mestruale che non sono prevedibili in anticipo. Questi possono includere la presenza di sanguinamento irregolare (assente, meno frequente, più frequente o continuo) e cambiamenti dell’intensità del sanguinamento (ridotta o aumentata) o della sua durata. Un’amenorrea è stata riferita da circa 1 donna su 5 e sempre 1 donna su 5 ha riferito sanguinamento frequente e/o prolungato. Le caratteristiche del sanguinamento che si osservano nei primi tre mesi sono ampiamente predittive di quelle che saranno le caratteristiche future in molte donne. Informazione, consulenza e abitudine a redigere un “diario dei sanguinamenti” possono migliorare l’accettabilità del sanguinamento da parte della donna. La valutazione del sanguinamento vaginale deve essere effettuata su base appropriata e può comprendere un esame per escludere patologie ginecologiche o gravidanza. Impianto in situ rotto o piegato Ci sono state segnalazioni di impianti rotti o piegati mentre erano inseriti nel braccio della paziente. In base ai dati in vitro, quando l’impianto è rotto o piegato, il tasso di rilascio di etonogestrel può essere lievemente aumentato. Non ci si aspetta che questo cambiamento abbia degli effetti clinicamente significativi. Quando un impianto viene rimosso, è importante rimuoverlo nella sua interezza (vedere paragrafo 4.2 Come rimuovere Nexplanon).

Farmaci

MSD ITALIA Srl

NEXPLANON1 IMPIANTO SC 68MG

PRINCIPIO ATTIVO: ETONOGESTREL

PREZZO INDICATIVO:195,50 €