LUTRELEF FL 0,8MG/10ML+FL SOLV -Posologia
LUTRELEF deve essere sciolto con l’apposito solvente. LUTRELEF può essere somministrato alla concentrazione voluta, sia per via endovenosa che sottocutanea, mediante microinfusori computerizzati e portatili che rendono possibile la somministrazione automatica pulsatile della dose scelta all’intervallo prefissato fra le somministrazioni. Solamente per somministrazione endovenosa pulsatile aggiungere eparina nella quantità di 1.000 U.I. alla soluzione ricostituita in quanto l’aggiunta di eparina per via sottocutanea può determinare la formazione di ematomi. IMPIEGO TERAPEUTICO Sia le dosi per pulsazione che gli intervalli fra le pulsazioni sono stabiliti di volta in volta dal medico specialista. In linea generale vengono fornite le seguenti linee direttive: Dose per pulsazione • Pazienti di sesso femminile La risposta alla somministrazione è positiva se lo sviluppo dei follicoli ovarici è > 10 mm e l’estradiolo plasmatico > 100 pg/ml. Via endovenosa Somministrare gonadorelina 5 mcg ev per pulsazione. Se entro 10 giorni non si è avuta risposta aumentare a 10 mcg/pulsazione. In caso di mancata risposta dopo 10 giorni di trattamento aumentare a 15 mcg/pulsazione. In caso di mancata risposta dopo altri 10 giorni aumentare a 20 mcg/pulsazione, proseguendo il trattamento per altri 10 giorni. Via sottocutanea Iniziare direttamente con la somministrazione di 20 mcg di gonadorelina per pulsazione. Per entrambe le vie di somministrazione proseguire il trattamento fino all’ovulazione. La durata del trattamento fino all’ovulazione è di circa 10-20 giorni nei soggetti con ipogonadismo ipogonadotropo, talora più prolungata nelle pazienti con policistosi ovarica. Dopo l’ovulazione continuare la somministrazione di gonadorelina allo stesso regime di dose e frequenza oppure somministrare hCG 2.000 unità ogni 3 giorni per 3 volte durante la fase luteale. Il trattamento con gonadorelina può essere proseguito fino alla comparsa delle mestruazioni, vale a dire per tutta la durata del ciclo o fino all’impianto di un ovulo fecondato. • Pazienti di sesso maschile Iniziare il trattamento, di norma, con la dose di 5 - 10 mcg/pulsazione per via sottocutanea e, in caso di mancata risposta dopo 90 giorni di terapia, aumentare la dose a 20 mcg/pulsazione continuando il trattamento per via sottocutanea per altri 90 giorni. In caso di mancata risposta somministrare dosi di 10 - 20 mcg/pulsazione per via endovenosa. La durata del trattamento, sia per via sottocutanea che endovenosa, non deve essere inferiore ai 3 mesi. Nel caso di pubertà ritardata l’inizio della terapia può aver luogo dopo il 15° anno di età. USO DIAGNOSTICO Si consiglia di procedere come segue: 1) Campioni di sangue venoso devono essere prelevati 15 minuti ed immediatamente prima della somministrazione di gonadorelina. I valori basali di LH vengono ottenuti facendo una media dei valori di LH determinati nei due campioni. 2) Somministrare un bolo di 100 mcg di gonadorelina per via sottocutanea od endovenosa. 3) Prelevare campioni di sangue venoso a 15; 30; 45; 60 e 120 minuti dopo la somministrazione. 4) I campioni di sangue devono essere trattati e conservati come raccomandato dai laboratori in cui verrà eseguita la determinazione del contenuto di LH. La risposta al test viene valutata in base all’incremento massimo di LH espresso in valori assoluti o valori percentuali e al tempo necessario per raggiungere il valore picco. Nella valutazione dei dati ottenuti occorre tener conto della via di somministrazione adottata, del sesso e dell’età del paziente. I pazienti con disfunzione ipofisaria e/o ipotalamica, diagnosticata o clinicamente sospetta, hanno mostrato assenza di risposta o risposte subnormali a gonadorelina.