LUCENTIS INIET1FL0,23ML10MG/ML -Avvertenze e precauzioni
Reazioni correlate all’iniezione intravitreale Le iniezioni intravitreali, comprese quelle con Lucentis, sono state associate ad endoftalmite, infiammazione intraoculare, distacco retinico regmatogeno, lacerazione retinica e cataratta traumatica iatrogena (vedere paragrafo 4.8). Per la somministrazione di Lucentis devono sempre essere usate idonee tecniche di iniezione in asepsi. Inoltre, i pazienti devono essere controllati nella settimana successiva all’iniezione per consentire un rapido trattamento nel caso si verifichi un’infezione. I pazienti devono essere istruiti sul modo in cui riportare senza indugio ogni sintomo indicativo di endoftalmite o uno qualsiasi degli eventi sopra riportati. Aumenti della pressione intraoculare Negli adulti entro 60 minuti dall’iniezione di Lucentis sono stati osservati transitori aumenti della pressione intraoculare (IOP). Sono stati osservati anche aumenti prolungati della IOP (vedere paragrafo 4.8). La pressione intraoculare e la perfusione della testa del nervo ottico devono essere controllate e trattate in modo appropriato. I pazienti devono essere informati sui sintomi di queste potenziali reazioni avverse ed istruiti ad informare il medico se manifestano segni come dolore oculare o aumento del fastidio, peggioramento dell’arrossamento oculare, offuscamento o diminuzione della visione, un aumentato numero di corpi mobili vitreali, o un’aumentata sensibilità alla luce (vedere paragrafo 4.8). Trattamento bilaterale Dati limitati sull’uso bilaterale di Lucentis (che includono la somministrazione nello stesso giorno) non evidenziano un aumento del rischio di eventi avversi sistemici rispetto al trattamento unilaterale. Immunogenicità Con Lucentis esiste un potenziale di immunogenicità. Poichè esiste la possibilità di un aumento dell’esposizione sistemica nei soggetti con DME, non può essere escluso un aumento del rischio di sviluppo di ipersensibilità in questa popolazione di pazienti. I pazienti devono inoltre essere istruiti sul modo in cui riportare se un’infiammazione intraoculare si aggrava perché potrebbe essere un sintomo clinico attribuibile alla formazione di anticorpi intraoculari. Uso concomitante con altri anti-VEGF (fattore di crescita vascolare endoteliale) Lucentis non deve essere somministrato contemporaneamente ad altri medicinali (sistemici o oculari) anti-VEGF. Interruzione di Lucentis negli adulti La dose non deve essere somministrata e il trattamento non deve essere ripreso prima del successivo trattamento programmato nel caso di: • una diminuzione della migliore acuità visiva corretta (BCVA) ≥30 lettere rispetto all’ultima valutazione di acuità visiva; • una pressione intraoculare ≥30 mmHg; • una lacerazione retinica; • un’emorragia sottoretinica estesa al centro della fovea, o se l’estensione dell’emorragia è ≥50% dell’area totale della lesione; • intervento chirurgico intraoculare effettuato o pianificato entro i precedenti o i successivi 28 giorni. Lacerazione dell’epitelio pigmentato retinico I fattori di rischio associati con l’insorgenza di una lacerazione dell’epitelio pigmentato retinico dopo terapia con anti-VEGF per l’AMD essudativa e potenzialmente anche altre forme di CNV, includono un ampio e/o elevato distacco dell’epitelio pigmentato retinico. Quando si inizia la terapia con ranibizumab, deve essere usata cautela nei pazienti con questi fattori di rischio per la lacerazione dell’epitelio pigmentato retinico. Distacco retinico regmatogeno o fori maculari negli adulti Il trattamento deve essere interrotto nei soggetti con distacco retinico regmatogeno o fori maculari allo stadio 3 o 4. Popolazione pediatrica Le avvertenze e le precauzioni per gli adulti si applicano anche ai neonati pretermine con ROP. Il profilo di sicurezza a lungo termine nei neonati pretermine non è stato stabilito. Popolazioni con dati limitati C’è solo una limitata esperienza nel trattamento di soggetti con DME secondario a diabete di tipo I. Lucentis non è stato studiato in pazienti che avevano precedentemente ricevuto iniezioni intravitreali, in pazienti con infezioni sistemiche attive, retinopatia diabetica proliferante o in pazienti con concomitanti patologie oculari quali distacco di retina o foro maculare. Non c’è inoltre esperienza sul trattamento con Lucentis in pazienti diabetici con HbAlc superiore al 12% ed ipertensione non controllata. La mancanza di informazione deve essere considerata dal medico quando tratta questi pazienti.Ci sono dati insufficienti per stabilire l'effetto di Lucentis nei pazienti con RVO che presentano perdita della funzione visiva con ischemia irreversibile. Nei pazienti affetti da PM, ci sono dati limitati circa l’effetto di Lucentis in pazienti precedentemente sottoposti a trattamento con terapia fotodinamica con verteporfina (vPDT) senza successo. Inoltre, mentre è stato osservato un effetto consistente nei soggetti con lesioni subfoveali e iuxtafoveali, ci sono dati insufficienti sull’effetto di Lucentis in soggetti affetti da PM con lesioni extrafoveali. Effetti sistemici in seguito a somministrazione intravitreale Sono stati riportati eventi avversi sistemici comprendenti emorragie non oculari ed eventi tromboembolici arteriosi in seguito a iniezione intravitreale di inibitori del VEGF. Ci sono dati limitati sulla sicurezza del trattamento del DME, dell’edema maculare causato da RVO e CNV secondaria a PM in pazienti con anamnesi positiva per ictus o attacchi ischemici transitori. Bisogna usare particolare cautela quando si trattano tali pazienti (vedere paragrafo 4.8).