LILADROS 21CPR RIV 3MG+0,02MG -Interazioni
Nota: Bisogna consultare il riassunto delle caratteristiche del prodotto dei farmaci concomitanti per identificare eventuali interazioni. • Effetto di altri medicinali su Liladros Possono verificarsi interazioni con medicinali che inducono gli enzimi microsomiali che possono determinare un aumento della clearance degli ormoni sessuali e che possono portare a sanguinamento da perdita di controllo e/o fallimento del contraccettivo. Gestione L’induzione enzimatica può essere già osservata dopo pochi giorni di trattamento. Generalmente la massima induzione enzimatica si osserva entro poche settimane. Dopo la cessazione della terapia farmacologica, l’induzione enzimatica può persistere per circa 4 settimane. Trattamento a breve termine Le donne in trattamento con farmaci che causano induzione enzimatica devono utilizzare temporaneamente un metodo barriera o un altro metodo di contraccezione in aggiunta al contraccettivo ormonale combinato. Il metodo barriera deve essere usato durante tutto il periodo di terapia concomitante e per i 28 giorni successivi alla sua sospensione. Se la terapia prosegue oltre la fine delle compresse nella confezione del contraccettivo ormonale combinato, si deve iniziare immediatamente la confezione successiva del contraccettivo ormonale combinato senza il consueto intervallo senza compresse. Trattamento a lungo termine Nelle donne in trattamento a lungo termine con principi attivi che causano induzione degli enzimi epatici, si raccomanda un altro metodo contraccettivo affidabile non ormonale. Le seguenti interazioni sono state segnalate in letteratura. Sostanze che aumentano la clearance dei contraccettivi ormonali combinati (ridotta efficacia dei contraccettivi ormonali combinati dovuta a induzione enzimatica) ad es. Barbiturici, bosentan, carbamazepina, fenitoina, primidone, rifampicina e i medicinali anti–HIV ritonavir, nevirapina ed efavirenz e possibilmente anche felbamato, griseofulvina, oxcarbazepina, topiramato e prodotti contenenti il rimedio erboristico Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum). Sostanze con effetti variabili sulla clearance dei contraccettivi ormonali combinati: In caso di somministrazione con contraccettivi ormonali combinati, molte associazioni di inibitori della proteasi dell’HIV e degli inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa, incluse le associazioni con gli inibitori dell’HCV, possono aumentare o ridurre le concentrazioni plasmatiche dell’estrogeno e dei progestinici. In alcuni casi l’effetto netto di questi cambiamenti può essere clinicamente rilevante. Pertanto, per identificare le potenziali interazioni, devono essere consultate le informazioni relative alla prescrizione di medicinali per l’HIV/HCV in concomitanza e qualsiasi raccomandazione correlata. In casi di dubbio, le donne in terapia con inibitori della proteasi o con inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa devono utilizzare un metodo contraccettivo di barriera aggiuntivo. Sostanze che riducono la clearance dei contraccettivi ormonali combinati (inibitori enzimatici): La rilevanza clinica delle potenziali interazioni con gli inibitori enzimatici resta sconosciuta. La somministrazione concomitante di potenti inibitori del CYP3A4 può aumentare le concentrazioni plasmatiche dell’estrogeno o del progestinico, o di entrambi. In uno studio a dosi multiple con un’associazione di drospirenone (3 mg/die)/etinilestradiolo (0,02 mg/die), la somministrazione concomitante del potente inibitore di CYP3A4 ketoconazolo per 10 giorni ha aumentato l’AUC(0–24h) di drospirenone ed etinilestradiolo rispettivamente di 2,7 e 1,4 volte. Dosi di etoricoxib da 60 a 120 mg/die hanno mostrato di aumentare le concentrazioni plasmatiche di etinilestradiolo rispettivamente da 1,4 a 1,6, quando assunto in concomitanza con un contraccettivo ormonale combinato contenente 0,035 mg di etinilestradiolo. – Effetti di Liladros su altri medicinali I contraccettivi ormonali combinati possono influenzare il metabolismo di alcuni principi attivi. Conseguentemente, le concentrazioni plasmatiche e tissutali possono aumentare (ad es. ciclosporina) o diminuire (ad es. lamotrigina). Sulla base di studi d’interazione in vivo su volontari di sesso femminile che usavano omeprazolo, simvastatina o midazolam come substrati indice, è improbabile che drospirenone alla dose di 3 mg abbia un’interazione clinicamente rilevante con il metabolismo mediato dal citocromo P450 di altri principi attivi. Dati clinici suggeriscono che etinilestradiolo inibisce la clearance dei substrati di CYP1A che portano a un aumento debole (ad es. per teofillina) o moderato (ad es. per tizanidina) della loro concentrazione plasmatica. • Altre forme d’interazione Nei pazienti senza insufficienza renale, l’uso concomitante di drospirenone ed ACE–inibitori o FANS non ha mostrato un effetto significativo sul potassio sierico. Ciò nonostante, l’uso concomitante di Liladros con antagonisti dell’aldosterone o di diuretici risparmiatori di potassio non è stato studiato. In questo caso, il potassio sierico deve essere misurato durante il primo ciclo di terapia. Vedere anche paragrafo 4.4. • Esami di laboratorio L’uso di steroidi contraccettivi può influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio, tra cui i parametri biochimici del fegato, della tiroide e della funzione renale e surrenale, i livelli plasmatici di proteine (con funzioni di trasporto), quali la globulina a cui si legano i corticosteroidi e le frazioni lipidiche/lipoproteiche, i parametri del metabolismo dei carboidrati ed i parametri della coagulazione e della fibrinolisi. Le variazioni generalmente rimangono entro i valori normali di riferimento. Drospirenone determina un aumento dell’attività della renina, nonché dell’aldosterone, nel plasma, grazie alla sua modesta attività antimineralcorticoide.