KEVINDOL INIET 3F 1ML 30MG/ML -Interazioni

KEVINDOL INIET 3F 1ML 30MG/ML Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Deve essere evitato l’uso contemporaneo di KEVINDOL ed altri farmaci antinfiammatori non steroidei. Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione gastrointestinale o sanguinamento (vedere paragrafo 4.4). Agenti anti–aggreganti e inibitori selettivi del re–uptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). In pazienti trattati contemporaneamente con ASA o altri FANS, il rischio di eventi avversi gravi correlati ai FANS risulta essere aumentato. KEVINDOL inibisce l’aggregazione piastrinica, riduce le concentrazioni di trombossano e prolunga il tempo di sanguinamento. A differenza dell’aspirina, i cui effetti sono prolungati, la funzione piastrinica ritorna alla normalità entro 24–48 ore dopo l’interruzione del trattamento con KEVINDOL. Anticoagulanti: i FANS possono amplificare gli effetti degli anticoagulanti, come warfarin (vedere paragrafo 4.4). In vitro KEVINDOL determina una riduzione trascurabile del legame di warfarin con le proteine plasmatiche. Anche se gli studi non indicano una significativa interazione tra KEVINDOL e warfarin o eparina, l’uso concomitante di KEVINDOL e farmaci che agiscono sull’emostasi, inclusi dosi terapeutiche di anticoagulanti quali warfarin, eparina a basse dosi (2500–5000 unità ogni 12 ore) somministrata a scopo profilattico e destrani può essere associato ad un aumentato rischio di emorragia. Pentossifillina: L’uso contemporaneo di pentossifillina può aumentare il rischio di sanguinamento. Probenecid: La somministrazione contemporanea di probenecid e KEVINDOL porta ad una riduzione della clearance di quest’ ultimo e ad un aumento del volume di distribuzione, aumento delle concentrazioni plasmatiche e aumento dell’emivita di ketorolac. Metotrexato: è stato segnalato che alcuni farmaci che inibiscono la sintesi delle prostaglandine riducono la sintesi di metotrexato, e quindi potrebbero aumentarne la tossicità. Litio: è stato riportato che alcuni farmaci che inibiscono la sintesi delle prostaglandine inibiscono la clearance renale del litio, portando ad un aumento della concentrazione plasmatica di quest’ultimo. Sono stati riportati casi di aumento delle concentrazioni plasmatiche di litio durante la terapia con KEVINDOL. Ketorolac trometamina non modifica il legame proteico della digossina. Studi in vitro indicano che, a concentrazioni terapeutiche di salicilato (300 mcg/ml), il legame di ketorolac è stato ridotto approssimativamente da 99,2 a 97,5%, che rappresenta un potenziale incremento di due volte della concentrazione plasmatica di ketorolac non legato. Concentrazioni terapeutiche di digossina, warfarin, ibuprofene, naprossene, piroxicam, acetaminofene, fenitoina e tolbutamide non modificano il legame proteico di ketorolac trometamina. Furosemide: KEVINDOL soluzione iniettabile può interagire con furosemide, diminuendone l’azione diuretica, in soggetti sani normovolemici, di circa il 20%, pertanto occorre prestare particolare attenzione nei pazienti con scompenso cardiaco. Diuretici, ACE inibitori e antagonisti dell’angiotensina II: I FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici e di altri medicinali antipertensivi. Il rischio di insufficienza renale acuta, che è di solito reversibile, può essere aumentato in alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani) quando ACE inibitori e/o antagonisti del recettore dell’angiotensina II sono associati ai FANS. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono ketorolac in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell’angiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante e, in seguito, periodicamente. È stato dimostrato che KEVINDOL riduce la necessità di usare analgesici oppioidi in concomitanza, per il sollievo del dolore post–operatorio. Gli antiacidi non influenzano il grado di assorbimento. Per le incompatibilità vedi paragrafo 6.2.

Farmaci

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