ATC: C09DA04 | Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI |
Presenza Glutine: ![]() |
Classe 1: A | Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE |
Presenza Lattosio: ![]() |
Trattamento dell’ipertensione essenziale. Questa combinazione in dose fissa trova indicazione in pazienti adulti la cui pressione arteriosa non viene adeguatamente controllata con irbesartan o idroclorotiazide quando somministrati da soli (vedere paragrafo 5.1).
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Altri agenti antipertensivi: l’effetto antipertensivo di IRBESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EG può aumentare con l’uso concomitante di altri antipertensivi. Irbesartan ed idroclorotiazide (a dosaggi fino a 300 mg di irbesartan/25 mg di idroclorotiazide) sono stati somministrati con sicurezza con altri antipertensivi, compresi calcio-antagonisti e beta-bloccanti adrenergici. Un trattamento precedente con alte dosi di diuretici può determinare ipovolemia e, se questa non viene corretta prima, può comportare il rischio di ipotensione all’inizio della terapia con irbesartan con o senza diuretici tiazidici (vedere paragrafo 4.4). Medicinali contenenti aliskiren: la combinazione di IRBESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EG con medicinali contenenti aliskiren è controindicata in pazienti con diabete mellito o compromissione renale da moderata a grave (VFG < 60 ml/min/1.73 m²) e non è raccomandata in altri pazienti. I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l’uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II o aliskiren, è associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l’insufficienza renale acuta) rispetto all’uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1). Litio: sono stati riportati aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche di litio e tossicità durante la somministrazione concomitante di litio ed inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina. Effetti simili sono stati finora documentati molto raramente con irbesartan. Inoltre la clearance renale del litio viene ridotta dai tiazidici e il rischio di tossicità da litio potrebbe di conseguenza aumentare con IRBESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EG. Pertanto la co-somministrazione di IRBESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EG e litio non è raccomandata (vedere paragrafo 4.4). Se l’uso di tale combinazione si rivela necessario, i livelli sierici di litio devono essere attentamente monitorati. Farmaci che influiscono sui livelli di potassio: la deplezione di potassio determinata da idroclorotiazide è attenuata dall’effetto di risparmio del potassio indotto da irbesartan. Tuttavia, questo effetto dell’idroclorotiazide sul potassio sierico sarebbe potenziato da altri medicinali che inducono una perdita di potassio e ipopotassiemia (altri potassiuretici, lassativi, amfotericina, carbenoxolone, penicillina G sodica). Di contro, in base all’esperienza con altri medicinali che riducono l’attività del sistema renina-angiotensina, l’uso concomitante dei diuretici risparmiatori di potassio, dei supplementi di potassio, dei sostituti salini che contengono potassio o di altri medicinali in grado di aumentare i livelli sierici di potassio (es. eparina sodica) può causare incrementi della potassiemia. Si raccomanda un controllo adeguato del potassio sierico nei pazienti a rischio (vedere paragrafo 4.4). Farmaci influenzati da alterazioni del potassio sierico: quando IRBESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EG è somministrato in associazione con altri medicinali potenzialmente pericolosi in caso di alterazioni del potassio sierico (es. glicosidi digitalici, antiaritmici), si raccomanda un monitoraggio periodico della potassiemia. Farmaci antinfiammatori non steroidei: quando gli antagonisti dell’angiotensina II vengono somministrati contemporaneamente a farmaci antinfiammatori non steroidei (p.e. inibitori selettivi della COX-2, acido acetilsalicilico (>3 g/die) e FANS non selettivi) può verificarsi un’attenuazione dell’effetto antiipertensivo. Come con gli ACE-inibitori, l’uso concomitante di antagonisti dell’Angiotensina II e FANS può determinare un aumento del rischio di peggioramento della funzione renale, includendo una possibile insufficienza renale acuta, ed un aumento del potassio sierico, soprattutto nei pazienti con precedente scarsa funzionalità renale. L’associazione deve essere somministrata con cautela, soprattutto negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e la funzione renale deve essere monitorata dopo l’inizio della terapia concomitante ed in seguito periodicamente. Ulteriori informazioni sulle interazioni di irbesartan: negli studi clinici, la farmacocinetica dell’irbesartan non è stata influenzata dall’idroclorotiazide. Irbesartan è principalmente metabolizzato da CYP2C9 e per una quota minore attraverso la glucuronazione. Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche o farmacodinamiche significative in seguito a somministrazioni concomitanti di irbesartan con warfarin, un medicinale metabolizzato dal CYP2C9. Gli effetti degli induttori CYP2C9, come la rifampicina, sulla farmacocinetica dell’irbesartan non sono stati valutati. La farmacocinetica della digossina non è stata alterata dalla somministrazione concomitante di irbesartan. Ulteriori informazioni sulle interazioni di idroclorotiazide: in caso di somministrazione concomitante i seguenti farmaci possono interagire con i diuretici tiazidici: Alcool: può verificarsi un potenziamento dell’ipotensione ortostatica. Farmaci antidiabetici (agenti orali ed insulina): potrebbe essere necessario adattare il dosaggio del farmaco antidiabetico (vedere paragrafo 4.4). Resine di colestiramina e colestipolo: l’assorbimento dell’idroclorotiazide viene diminuito in presenza di resine a scambio anionico; IRBESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EG deve essere preso almeno un’ora prima o dopo quattro ore dalla somministrazione di questi farmaci. Corticosteroidi, ACTH: intensificata deplezione elettrolitica, in particolare ipopotassiemia. Glicosidi digitalici: l’ipopotassiemia indotta dai tiazidici oppure l’ipomagnesiemia possono favorire l’insorgenza di aritmie cardiache indotte dalla digitale (vedere paragrafo 4.4). Farmaci antinfiammatori non steroidei: la somministrazione di FANS può ridurre gli effetti diuretici, natriuretici e antiipertensivi dei diuretici tiazidici in alcuni pazienti. Amine Pressorie (ad es. noradrenalina): l’effetto delle amine pressorie può essere diminuito, ma non tanto da precluderne l’uso. Miorilassanti muscolo-scheletrici non depolarizzanti (es. tubocurarina): l’effetto dei rilassanti muscoloscheletrici non depolarizzanti può essere potenziato dall’idroclorotiazide. Medicinali antigottosi: potrà essere necessario un aggiustamento posologico dei medicinali antigottosi visto che l’idroclorotiazide può aumentare i livelli sierici di acido urico. Può essere necessario aumentare il dosaggio di probenecid o sulfinpirazone. La somministrazione contemporanea con diuretici tiazidici può aumentare l’incidenza delle reazioni di ipersensibilità all’allopurinolo. Sali di calcio: è possibile l’aumento dei livelli di calcio in siero a causa della diminuita escrezione quando somministrato contemporaneamente ai diuretici tiazidici. Se è necessario somministrare supplementi di calcio o medicinali risparmiatori di calcio (es. terapia con vitamina D), la calcemia deve essere controllata ed il dosaggio di calcio modificato di conseguenza. Carbamazepina: l’uso concomitante di carbamazepina e idroclorotiazide è stato associato con il rischio di iponatremia sintomatica. Gli elettroliti devono essere monitorati durante l’uso concomitante. Se possibile, deve essere usata un’altra classe di diuretici. Altre interazioni: l’uso contemporaneo di diuretici tiazidici con beta-bloccanti e diazossido può aumentare il rischio di iperglicemia. I farmaci anticolinergici (es. atropina, biperiden), possono aumentare la biodisponibilità dei diuretici di tipo tiazidico attraverso una diminuzione della motilità gastrointestinale e della velocità di svuotamento gastrico. I tiazidici possono aumentare il rischio di reazioni avverse causate dall’amantadina. I tiazidici possono ridurre l’escrezione renale di medicinali citotossici (es. ciclofosfamide, metotressato) e potenziare il loro effetto mielodepressivo.Scheda tecnica (RCP) Composizione:
IRBESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EG 150 mg/12,5 mg compresse rivestite con film Ogni compressa rivestita con film contiene 150 mg di irbesartan e 12,5 mg di idroclorotiazide. IRBESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EG 300 mg/12,5 mg compresse rivestite con film Ogni compressa rivestita con film contiene 300 mg di irbesartan e 12,5 mg di idroclorotiazide. IRBESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EG 300 mg/25 mg compresse rivestite con film Ogni compressa rivestita con film contiene 300 mg di irbesartan e 25 mg di idroclorotiazide. Eccipiente con effetto noto: IRBESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EG 150 mg/12,5 mg compresse rivestite con film Ogni compressa rivestita con film contiene 34,16 mg di lattosio (come lattosio monoidrato). IRBESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EG 300 mg/12,5 mg e IRBESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EG 300 mg/ 25 mg compresse rivestite con film Ogni compressa rivestita con film contiene 68,32 mg di lattosio (come lattosio monoidrato). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.