IGVENA EV 1FL 50ML 50G/L+SET -Posologia

IGVENA EV 1FL 50ML 50G/L+SET Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

La terapia sostitutiva deve essere iniziata e monitorata sotto la supervisione di un medico con esperienza nel trattamento dell’immunodeficienza. Posologia La dose e lo schema posologico dipendono dall’indicazione.La dose deve essere personalizzata per ogni paziente in base alla risposta clinica. La dose basata sul peso corporeo può richiedere un adattamento nei pazienti sottopeso o sovrappeso. I seguenti schemi posologici possono essere usati come riferimento. Terapia sostitutiva nelle sindromi da immunodeficienza primaria Il regime posologico deve indurre il raggiungimento di un livello base di IgG (misurato prima della successiva infusione) di almeno 6 g/L o entro il normale intervallo di riferimento per l'età della popolazione. Dall’inizio della terapia, sono necessari da 3 a 6 mesi per raggiungere un equilibrio (stato stazionario dei livelli di IgG). La dose iniziale raccomandata è di 0,4 - 0,8 g/kg in unica somministrazione seguiti da almeno 0,2 g/kg somministrati ogni 3-4 settimane. La dose richiesta per raggiungere un livello base di 6 g/L di IgG è nell’ordine di 0,2 - 0,8 g/kg/mese. L’intervallo tra le dosi varia da 3 a 4 settimane dopo che si è raggiunto lo stato stazionario. I livelli base di IgG devono essere misurati e valutati insieme all’incidenza di infezioni. Può essere necessario aumentare la dose e raggiungere livelli base più elevati per ridurre la frequenza di infezioni batteriche. Immunodeficienze secondarie (come definite nel paragrafo 4.1) La dose raccomandata è 0,2 - 0,4 g/kg ogni 3 - 4 settimane. I livelli base di IgG devono essere misurati e valutati insieme all'incidenza dell'infezione. La dose deve essere aggiustata al bisogno per ottenere una protezione ottimale contro le infezioni, un aumento può essere necessario in pazienti con infezione persistente; una diminuzione della dose può essere presa in considerazione quando il paziente rimane privo di infezione. Trombocitopenia immune primaria Esistono due schemi di trattamento alternativi: • 0,8 - 1 g/kg somministrati il giorno 1; questa dose può essere ripetuta una volta entro 3 giorni; • 0,4 g/kg al giorno per 2 - 5 giorni. Il trattamento può essere ripetuto in caso di ricadute. Sindrome di Guillain Barré 0,4 g/kg/die per 5 giorni (possibile ripetizione del dosaggio in caso di recidiva). Malattia di Kawasaki 2,0 g/kg devono essere somministrati in dose singola. I pazienti devono ricevere un trattamento concomitante con acido acetilsalicilico. Polineuropatia cronica infiammatoria demielinizzante (CIDP) Dose iniziale: 2 g/kg suddivisi in 2-5 giorni consecutivi. Dosi di mantenimento: 1 g/kg in 1-2 giorni consecutivi ogni 3 settimane. L'effetto del trattamento deve essere valutato dopo ogni ciclo; se non si osserva alcun effetto del trattamento dopo 6 mesi, il trattamento deve essere interrotto. Se la terapia è efficace, la sua somministrazione a lungo termine è a discrezione del medico in base alla risposta del paziente e alla risposta di mantenimento. Il dosaggio e gli intervalli possono dover essere adattati in base al decorso individuale della malattia. Neuropatia motoria multifocale (MMN) Dose iniziale: 2 g/kg somministrati in 2-5 giorni consecutivi. Dosi di mantenimento: 1 g/kg ogni 2-4 settimane o 2 g/kg ogni 4-8 settimane. L'effetto del trattamento deve essere valutato dopo ogni ciclo; se non si osserva alcun effetto del trattamento dopo 6 mesi, il trattamento deve essere interrotto. Se la terapia è efficace, la sua somministrazione a lungo termine è a discrezione del medico in base alla risposta del paziente e alla risposta di mantenimento. Il dosaggio e gli intervalli possono dover essere adattati in base al decorso individuale della malattia. Le dosi raccomandate sono riassunte nella seguente tabella:

Indicazione Dose Frequenza delle iniezioni
Terapia sostitutiva    
Sindromi da immunodeficienza primaria Dose iniziale: 0,4 - 0,8 g/kg ogni 3 - 4 settimane
Dose di mantenimento: 0,2 - 0,8 g/kg
Immunodeficienze Secondarie (come definite nel paragrafo 4.1) 0,2 - 0,4 g/kg ogni 3 - 4 settimane
Immunomodulazione:    
Trombocitopenia immune primaria 0,8 - 1 g/kg il giorno 1, possibilmente ripetendo una volta entro 3 giorni per 2 - 5 giorni
Oppure
0,4 g/kg/die
Sindrome di Guillain Barrè 0,4 g/kg/die per 5 giorni
Malattia di Kawasaki 2 g/kg in dose singola, in associazione con acido acetilsalicilico
Poliradicoloneuropatia cronica infiammatoria demielinizzante (CIDP) Dose iniziale: 2 g/kg Dose di mantenimento: 1 g/kg in dosi suddivise in 2 - 5 giorni ogni 3 settimane in 1 - 2 giorni
Neuropatia motoria multifocale (MMN) Dose iniziale: 2 g/kg in 2 - 5 giorni consecutivi
Dose di mantenimento: 1 g/kg ogni 2 - 4 settimane
Oppure Oppure
2 g/kg ogni 4 - 8 settimane in 2 - 5 giorni
Popolazione pediatrica La posologia nei bambini e negli adolescenti (0-18 anni) non è diversa da quella degli adulti poiché la posologia per ciascuna indicazione è data per peso corporeo e aggiustata in base all’esito clinico delle suddette condizioni.Insufficienza epatica Non ci sono evidenze per richiedere un adeguamento della dose. Insufficienza renale Nessun adeguamento della dose se non clinicamente giustificato, vedere paragrafo 4.4. Anziani Nessun adeguamento della dose se non clinicamente giustificato, vedere paragrafo 4.4. CIDP A causa della rarità della malattia e, conseguentemente, dell’esiguo numero complessivo di pazienti, l’esperienza nell’utilizzo di immunoglobuline endovenose in bambini affetti da CIDP è limitata; pertanto, sono disponibili solo dati di letteratura. Tuttavia, i dati pubblicati sono concordi nel dimostrare che il trattamento con IVIg è ugualmente efficace nell’adulto e nel bambino, in linea con quanto avviene per le indicazioni riconosciute per le IVIg. Modo di somministrazione Uso endovenoso. L’immunoglobulina umana normale deve essere infusa per via endovenosa ad una velocità iniziale di 0,46 - 0,92 ml/kg/h (10 - 20 gocce al minuto) per 20 - 30 minuti. Vedere il paragrafo 4.4. In caso di reazione avversa, è necessario ridurre la velocità di somministrazione o interrompere l'infusione. Se ben tollerata, la velocità di somministrazione può essere gradualmente aumentata fino ad un massimo di 1,85 ml/kg/h (40 gocce/minuto). Nei pazienti affetti da PID che tollerano la velocità di infusione di 0,92 ml/kg/h, la velocità di somministrazione può essere aumentata gradualmente a 2 ml/kg/h, 4 ml/kg/h, fino ad un massimo di 6 ml/kg/h, ogni 20-30 minuti e solo se il paziente tollera bene l’infusione. In generale, il dosaggio e la velocità di infusione devono essere singolarmente adattati in base alle esigenze del paziente. A seconda del peso corporeo, del dosaggio e dell’insorgenza di reazioni avverse, il paziente può non raggiungere la massima velocità di infusione. In caso di reazione avversa, l’infusione deve essere interrotta immediatamente e deve essere ripresa applicando la velocità più appropriata per il paziente. Vedere anche il paragrafo 6.6. Popolazioni speciali Nei pazienti pediatrici (0-18 anni) e negli anziani (> 64 anni), la velocità iniziale di somministrazione deve essere di 0,46 - 0,92 ml/kg/h (10 - 20 gocce al minuto) per 20-30 minuti. Se ben tollerata e sulla base delle condizioni cliniche del paziente, la velocità di infusione può essere gradualmente aumentata fino ad un massimo di 1,85 ml/kg/h (40 gocce/minuto).

Farmaci

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