GEMZAR INF 1FL 200MG -Avvertenze e precauzioni

GEMZAR INF 1FL 200MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Il prolungamento del tempo di infusione ed un'aumentata frequenza di somministrazioni hanno dimostrato un aumento della tossicità. Tossicità ematologica La gemcitabina può determinare soppressione della funzionalità midollare, come evidenziato dalla comparsa di leucopenia, piastrinopenia ed anemia. Nei pazienti in terapia con gemcitabina prima di ogni somministrazione devono essere effettuate la conta delle piastrine, dei leucociti e dei granulociti. In caso di riduzione della funzionalità midollare secondaria alla somministrazione del farmaco, deve essere valutata la possibilità di modificare o interrompere la terapia (vedere paragrafo 4.2). Comunque la soppressione della funzionalità midollare è di breve durata e generalmente non richiede riduzioni della dose e solo raramente può comportare interruzione del trattamento. Gli elementi cellulari ematologici periferici possono continuare ad abbassarsi anche dopo interruzione della terapia. La terapia deve essere iniziata con cautela nei pazienti con funzionalità midollare compromessa. Come per altri trattamenti citotossici, quando la gemcitabina viene usata in combinazione o in sequenza con altri chemioterapici deve essere tenuta in considerazione la possibilità di una soppressione della funzionalità midollare cumulativa. Compromissione epatica e renale La gemcitabina deve essere usata con cautela nei pazienti con compromissione della funzione epatica e/o renale, in quanto le informazioni insufficienti provenienti da studi clinici non consentono di raccomandare una dose precisa per questa popolazione di pazienti (vedere paragrafo 4.2). La somministrazione di gemcitabina a pazienti con presenza di metastasi epatiche o con precedenti anamnestici di epatite, alcolismo, o cirrosi epatica può condurre ad una esacerbazione della compromissione epatica di base. Controlli della funzionalità epatica e renale (comprendenti test virologici) devono essere effettuati periodicamente. Radioterapia concomitante Radioterapia concomitante (effettuata contemporaneamente o separatamente entro un intervallo di tempo ≤ a 7 giorni): è stata riportata tossicità (vedere paragrafo 4.5 per dettagli e raccomandazioni d’uso). Vaccini vivi Nei pazienti in trattamento con gemcitabina non sono raccomandati il vaccino per la febbre gialla e altri vaccini vivi attenuati (vedere paragrafo 4.5). Sindrome da encefalopatia posteriore reversibile Segnalazioni relative alla sindrome da encefalopatia posteriore reversibile (PRES) con conseguenze potenzialmente gravi sono state riportate in pazienti che avevano ricevuto gemcitabina in monoterapia o in combinazione con altri agenti chemioterapici. Ipertensione acuta e attività convulsiva sono state riportate nella maggior parte dei pazienti che avevano avuto la PRES, ma potrebbero anche essere presenti altri sintomi quali emicrania, letargia, confusione e cecità. La diagnosi è confermata in modo ottimale dalla risonanza magnetica (MRI). La PRES era tipicamente reversibile con appropriati provvedimenti di supporto. Nel caso la PRES dovesse svilupparsi durante la terapia con gemcitabina, questa deve essere interrotta in maniera definitiva ed attuate misure di supporto, compreso il controllo della pressione sanguigna ed un trattamento anti-convulsivo. Manifestazioni cardiovascolari A causa del rischio di patologie cardiache e/o vascolari con gemcitabina, si deve fare particolare attenzione nei pazienti che presentano una storia di eventi cardiovascolari. Sindrome da aumentata permeabilità capillare In pazienti trattati con gemcitabina in monoterapia o in combinazione con altri agenti chemioterapici è stata riportata la sindrome da aumentata permeabilità capillare (vedere paragrafo 4.8). Questa condizione è abitualmente curabile se riconosciuta precocemente e gestita in maniera appropriata, ma sono stati riportati casi fatali. La condizione determina una iperpermeabilità capillare sistemica durante la quale liquidi e proteine passano dallo spazio intravascolare in quello interstiziale. Le caratteristiche cliniche includono edema generalizzato, aumento di peso, ipoalbuminemia, grave ipotensione, compromissione renale acuta ed edema polmonare. Se durante la terapia si sviluppa la sindrome da aumentata permeabilità capillare la somministrazione di gemcitabina deve essere interrotta e devono essere attuate misure di sostegno. La sindrome da aumentata permeabilità capillare può verificarsi in cicli successivi ed in letteratura è stata associata con la sindrome da distress respiratorio dell’adulto. Manifestazioni polmonari Manifestazioni polmonari, talvolta gravi [come l’edema polmonare, la polmonite interstiziale, o la sindrome da distress respiratorio dell’adulto (ARDS)], sono state riscontrate durante terapia con gemcitabina. Se si verificano tali manifestazioni, considerare la possibilità di interrompere il trattamento con gemcitabina. L’impiego tempestivo di misure di supporto adeguate può contribuire a migliorare il quadro clinico. Manifestazioni renali Sindrome emolitico uremica Nei pazienti in trattamento con gemcitabina sono state raramente riportate segnalazioni cliniche (dati successivi alla commercializzazione) compatibili con una sindrome emolitico uremica (HUS) (vedere paragrafo 4.8). La HUS è un disturbo potenzialmente letale. Il trattamento con gemcitabina deve essere interrotto ai primi segni di anemia emolitica microangiopatica, come una rapida diminuzione dell’emoglobina associata a trombocitopenia, innalzamento della bilirubinemia, della creatininemia, dell’uremia, o della LDH. Il danno renale può non essere reversibile anche dopo l’interruzione del trattamento ed in tali casi dovrà essere preso in considerazione il ricorso alla dialisi. Fertilità Studi sulla fertilità hanno dimostrato che la gemcitabina causa una ipospermatogenesi nel topo maschio (vedere paragrafo 5.3). Per questo motivo, gli uomini in trattamento con gemcitabina sono consigliati di non procreare durante il trattamento e nei 6 mesi successivi. A seguito della possibilità che il trattamento con gemcitabina causi un’infertilità irreversibile, si consiglia agli uomini di chiedere informazioni sulle modalità di crioconservazione dello sperma prima di cominciare il trattamento (vedere paragrafo 4.6). Sodio Gemzar 200 mg contiene 3,5 mg (<1 mmol) di sodio per flaconcino cioè sostanzialmente è privo di sodio. Gemzar 1.000 mg contiene 17,5 mg (< 1 mmol) di sodio per flaconcino cioè sostanzialmente è privo di sodio.

Farmaci

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GEMBININF FL 25ML 40MG/ML

PRINCIPIO ATTIVO: GEMCITABINA CLORIDRATO

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