GEMCITABINA AURO INF FL 200MG -Posologia

GEMCITABINA AURO INF FL 200MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

La gemcitabina deve essere prescritta solo da un medico specializzato nell’uso della chemioterapia antineoplastica. Posologia raccomandata Carcinoma alla vescica Somministrazione in associazione La dose raccomandata di gemcitabina è 1000 mg/m², da somministrare per infusione della durata di 30 minuti. La dose deve essere somministrata nei giorni 1, 8 e 15 di ogni ciclo di 28 giorni in associazione con cisplatino. Il cisplatino viene somministrato alla dose raccomandata di 70 mg/m² il giorno 1 dopo gemcitabina oppure il giorno 2 di ciascun ciclo di 28 giorni. Questo ciclo di 4 settimane viene poi ripetuto. La dose può essere ridotta tra un ciclo e l’altro o durante un ciclo in corso, in base al grado di tossicità osservato nel paziente. Carcinoma del pancreas La dose raccomandata di gemcitabina è 1000 mg/m², da somministrare per infusione endovenosa della durata di 30 minuti. La somministrazione deve essere ripetuta una volta alla settimana per 7 settimane consecutive, facendo poi seguire una settimana di riposo. I cicli successivi dovranno consistere in somministrazioni una volta alla settimana per 3 settimane consecutive, facendo poi seguire una settimana di riposo. La dose può essere ridotta tra un ciclo e l’altro o durante un ciclo in corso, in base al grado di tossicità osservato nel paziente. Carcinoma del polmone non a piccole cellule Monoterapia La dose raccomandata di gemcitabina è 1000 mg/m², da somministrare per infusione endovenosa della durata di 30 minuti. La somministrazione deve essere ripetuta una volta alla settimana per 3 settimane consecutive, facendo poi seguire una settimana di riposo. Questo ciclo di 4 settimane viene poi ripetuto. La dose può essere ridotta tra un ciclo e l’altro o durante un ciclo in corso, in base al grado di tossicità osservato nel paziente. Somministrazione in associazione La gemcitabina viene somministrata alla dose raccomandata di 1250 mg/m² di superficie corporea per infusione endovenosa in 30 minuti, nei giorni 1 e 8 di ciascun ciclo di trattamento (di 21 giorni). La dose può essere ridotta tra un ciclo e l’altro o durante un ciclo in corso, in base al grado di tossicità osservato nel paziente. Il cisplatino è stato impiegato in dosi da 75–100 mg/m² una volta ogni 3 settimane. Carcinoma della mammella Somministrazione in associazione Si raccomanda di somministrare la gemcitabina in associazione con paclitaxel utilizzando paclitaxel (175 mg/m²) in infusione endovenosa della durata di circa 3 ore il giorno 1, seguito da gemcitabina (1250 mg/m²) in infusione endovenosa della durata di 30 minuti nei giorni 1 e 8 di ciascun ciclo di 21 giorni. La dose può essere ridotta tra un ciclo e l’altro o durante un ciclo in corso, in base al grado di tossicità osservato nel paziente. I pazienti devono avere un numero assoluto di granulociti di almeno 1500 (x 106/l) prima di iniziare la somministrazione di gemcitabina associata al paclitaxel. Carcinoma ovarico Somministrazione in associazione La gemcitabina in associazione con carboplatino è raccomandata utilizzando gemcitabina 1000 mg/m² per infusione endovenosa in 30 minuti, nei giorni 1 e 8 di ciascun ciclo di 21 giorni. Il carboplatino verrà somministrato dopo la gemcitabina il giorno 1 in modo tale da raggiungere una AUC di 4 mg/ml per minuto. La dose può essere ridotta tra un ciclo e l’altro o durante un ciclo in corso, in base al grado di tossicità osservato nel paziente. Monitoraggio della tossicità e adattamento della dose per ragioni di tossicità Adattamento della dose a causa di tossicità non ematologica Devono essere effettuati esami fisici periodici e controlli della funzione renale ed epatica per riscontrare una tossicità non ematologica. La dose può essere ridotta tra un ciclo e l’altro o durante un ciclo in corso, in base al grado di tossicità osservato nel paziente. Generalmente, in casi di grave tossicità non ematologica (di grado 3 o 4), ad eccezione di nausea/vomito, la terapia con gemcitabina deve essere sospesa oppure la dose diminuita a seconda delle valutazioni del medico curante. Si dovranno sospendere le somministrazioni fino alla risoluzione della tossicità in base alle decisioni del medico. Per quanto riguarda gli aggiustamenti delle dosi di cisplatino, carboplatino e paclitaxel nella terapia di associazione si prega di riferirsi ai corrispondenti Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto. Adattamento della dose a causa di tossicità ematologica Avviamento di un ciclo Per tutte le indicazioni, i pazienti devono essere sottoposti prima di ogni somministrazione a un controllo delle piastrine e dei granulociti. Prima dell’inizio di ogni ciclo il numero assoluto di granulociti deve essere almeno 1500 (x 106/l) e quello di piastrine 100.000 (x 106/l). Nell’ambito di un ciclo Nell’ambito di un ciclo gli adattamenti posologici della gemcitabina devono essere effettuati conformemente a quanto indicato nelle tabelle seguenti:

Adattamento della dose di gemcitabina somministrata in monoterapia oppure in associazione con cisplatino nell’ambito di un ciclo in caso di carcinoma della vescica, di carcinoma del polmone non a piccole cellule e di carcinoma del pancreas
Numero assoluto di granulociti (x 106/l) Numero di piastrine (x 106/l) Percentuale di dose standard di gemcitabina (%)
> 1000 e > 100.000 100
500–1000 o 50.000–100.000 75
<500 o < 50.000 Sospensione del trattamento *
*Un trattamento sospeso non verrà ristabilito nell’ambito di un ciclo prima che numero assoluto di granulociti si stabilizzi ad almeno 500 (x 106/l) e quello di piastrine a 50.000 (x 106/l).
Adattamento della dose di gemcitabina somministrata in associazione con paclitaxel nell’ambito di un ciclo nel carcinoma della mammella
Numero assoluto di granulociti (x 106/l) Numero di piastrine (x 106/l) Percentuale di dose standard di gemcitabina (%)
≥ 1200 e >75.000 100
1000 – <1200 o 50.000–75.000 75
700 – <1000 e ≥ 50.000 50
<700 o <50.000 Sospensione del trattamento *
* Un trattamento sospeso non verrà ristabilito nell’ambito di un ciclo. Il trattamento inizierà il primo giorno del ciclo successivo una volta che il numero assoluto di granulociti si sia stabilizzato ad almeno 1.500 (x 106/l) e quello di piastrine a 100.000 (x 106/l).
Adattamento della dose di gemcitabina somministrata in associazione con carboplatino nell’ambito di un ciclo in caso di carcinoma ovarico
Numero assoluto di granulociti (x 106/l) Numero di piastrine (x 106/l) Percentuale di dose standard di gemcitabina (%)
> 1.500 e ≥ 100.000 100
1000–1.500 o 75.000–100.000 50
<1000 o < 75.000 Sospensione del trattamento *
* Un trattamento sospeso non verrà ristabilito nell’ambito di un ciclo. Il trattamento inizierà il primo giorno del ciclo successivo una volta che il numero assoluto di granulociti si sia stabilizzato ad almeno 1.500 (x 106/l) e quello di piastrine a 100.000 (x 106/l). Adattamenti posologici secondari a tossicità ematologica nei cicli successivi, per tutte le indicazioni La dose di gemcitabina deve essere ridotta al 75% rispetto alla dose iniziale del ciclo originale in presenza delle seguenti tossicità ematologiche: • Numero assoluto di granulociti <500 x 106/l per più di 5 giorni • Numero assoluto di granulociti <100 x 106/l per più di 3 giorni • Febbre neutropenica • Piastrine <25.000 x 106/l • Posticipo del ciclo di più di 1 settimana a causa della tossicità Modo di somministrazione Il medicinale viene ben tollerato durante l’infusione e può essere somministrato in regime di day–hospital. Se si verifica stravaso in genere l’infusione deve essere immediatamente interrotta e ricominciata in un altro vaso sanguigno. Dopo la somministrazione il paziente deve essere attentamente monitorato. Relativamente alle istruzioni sulla ricostituzione del prodotto, vedere paragrafo 6.6. Popolazioni particolari Pazienti con compromissione renale o epatica La gemcitabina deve essere usata con cautela nei pazienti con compromissione epatica o renale perché non ci sono informazioni sufficienti derivanti dagli studi clinici condotti per poter elaborare una posologia chiara per questi gruppi di pazienti (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Pazienti anziani (>65 anni) La gemcitabina è stata ben tollerata in pazienti con più di 65 anni di età. Non ci sono prove che nell’anziano siano necessari aggiustamenti della dose diversi da quelli già raccomandati per tutti i pazienti (vedere paragrafo 5.2). Pazienti pediatrici (<18 anni) Non è raccomandato l’uso di gemcitabina nei bambini con meno di 18 anni non essendo disponibili sufficienti dati di sicurezza ed efficacia.

Farmaci

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