FLEIDERINA 30CPS 150MG RP -Interazioni
Antiaritmici di classe I: Flecainide non deve essere somministrata in concomitanza con altri antiaritmici di classe I (es. chinidina). Antiaritmici di classe II: Deve essere considerata la possibilità di effetti inotropi negativi aggiuntivi degli antiaritmici di classe II, cioè beta–bloccanti ed altri depressori cardiaci, con flecainide. Antiaritmici di classe III: Se flecainide viene somministrata in presenza di amiodarone la dose normale di flecainide deve essere ridotta del 50% e il paziente deve essere attentamente monitorato per individuare eventuali effetti avversi. In queste circostanze il monitoraggio dei livelli plasmatici e’ fortemente raccomandato. Antiaritmici di classe IV: L’uso di flecainide con i bloccanti dei canali del calcio, es. verapamil, deve essere considerato con cautela. Si possono verificare eventi avversi pericolosi per la vita o addirittura letali dovuti alle interazioni che causano aumento delle concentrazioni plasmatiche (vedere paragrafo 4.9). Flecainide è metabolizzata dal citocromo P450 CYP2D6 in larga misura, e l’uso concomitante di farmaci inibitori (ad es. antidepressivi, neurolettici, propranololo, ritonavir, alcuni antistaminici) o induttori (ad es. fenitoina, fenobarbitale, carbamazepina) di questo iso–enzima può rispettivamente aumentare o diminuire le concentrazioni plasmatiche di flecainide (vedere qui di seguito). Un aumento nei livelli plasmatici può derivare anche da compromissione renale a causa di una riduzione della clearance di flecainide (vedere paragrafo 4.4). Ipokaliemia, ma anche iperkaliemia o altri disturbi elettrolitici devono essere corretti prima della somministrazione di flecainide. L’ipokalemia può risultare dall’uso concomitante di diuretici, corticosteroidi o lassativi. Antistaminici: aumento del rischio di aritmie ventricolari con mizolastina, astemizolo e terfenadina (evitare l’uso concomitante). Antivirali: le concentrazioni plasmatiche sono aumentate da ritonavir, lopinavir e indinavir (aumento del rischio di aritmie ventricolari) (evitare l’uso concomitante). Antidepressivi: paroxetina, fluoxetina e altri antidepressivi aumentano la concentrazione plasmatica di flecainide; aumento del rischio di aritmie con antidepressivi triciclici. Antiepilettici: dati limitati nei pazienti trattati con induttori enzimatici noti (fenitoina, fenobarbitale, carbamazepina) indicano solo un aumento del 30% nella velocità di eliminazione della flecainide. Antipsicotici: clozapina – aumento del rischio di aritmie. Antimalarici: chinica e alofantrina aumentano le concentrazioni plasmatiche di flecainide. Antimicotici: terbinafina può aumentare le concentrazioni plasmatiche di flecainide derivanti dalla sua inibizione dell’attività del CYP2D6. Diuretici: l’ipokaliemia, effetto di classe, può dare luogo a cardiotossicità Antistaminici H2: (per il trattamento delle ulcere gastriche): L’antagonista H2 cimetidina inibisce il metabolismo della flecainide. In soggetti sani trattati con cimetidina (1 g al giorno) per 1 settimana, l’AUC di flecainide è aumentata di circa il 30% e l’emivita è aumentata di circa il 10%. Farmaci per la dissuefazione da fumo: la co–somministrazione di bupropione (metabolizzato dal CYP2D6) con flecainide deve essere affrontata con cautela e deve essere iniziata con la dose minima raccomandata per il farmaco concomitante. Se bupropione viene aggiunto al trattamento di un paziente già in terapia con flecainide, deve essere presa in considerazione la necessità di diminuire la dose del farmaco originale. Glicosidi cardiaci: flecainide può causare un innalzamento del livello di concentrazione plasmatica della digossina di circa il 15%, evento di improbabile rilevanza clinica per i pazienti con livelli plasmatici all’interno dell’intervallo. Nei pazienti in cura con digitale, si raccomanda di misurare i livelli plasmatici di digossina non meno di 6 ore dopo ogni dose di digossina, prima e dopo la somministrazione della flecainide. Anticoagulanti: Il trattamento con flecainide è compatibile con l’uso di anticoagulanti orali.