DIUBE 28CPR RIV 50MG+12,5MG -Avvertenze e precauzioni
Dovute alla presenza del beta–bloccante Sebbene DIUBE sia controindicato nell’insufficienza cardiaca non controllata (vedere paragrafo 4.3), può essere somministrato a pazienti i cui segni di insufficienza cardiaca sono stati controllati. Si deve usare cautela in pazienti con una riserva cardiaca scarsa. Nei pazienti affetti da angina di Prinzmetal, DIUBE può aumentare il numero e la durata delle crisi anginose tramite vasocostrizione arteriosa coronarica mediata dagli alfa recettori. Tuttavia, seppur con la massima cautela, può essere considerato il suo impiego in questi pazienti, in quanto l’atenololo è un beta–bloccante beta–1 selettivo. Sebbene sia controindicato in caso di gravi disturbi della circolazione arteriosa periferica (vedere paragrafo 4.3), può indurre un aggravamento anche dei disordini vascolari periferici di modesta entità. Particolare cautela nella somministrazione di DIUBE va rivolta ai pazienti con blocco cardiaco di 1° grado, a causa del suo effetto negativo sul tempo di conduzione. Può modificare i segnali di ipoglicemia, come tachicardia, palpitazioni e sudorazione. Può mascherare i segni cardiovascolari di tireotossicosi.La riduzione della frequenza cardiaca è un’azione farmacologica indotta dall’atenololo. Dovrà essere considerata una riduzione della dose nei rari casi in cui compaiono sintomi attribuibili alla riduzione della frequenza cardiaca.Non si deve interrompere bruscamente il trattamento nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica. Nei pazienti con una storia di reazioni anafilattiche a diversi allergeni, si può verificare un aggravamento delle reazioni allergiche. Questi pazienti possono non rispondere adeguatamente alle dosi di adrenalina comunemente impiegate nel trattamento delle reazioni allergiche. I pazienti affetti da malattia broncospastica non devono, in generale, ricevere beta–bloccanti, a causa di un aumento della resistenza delle vie aeree. L’atenololo è un beta–bloccante beta–1 selettivo, tuttavia questa selettività non è assoluta. Pertanto in questi pazienti è necessaria la massima cautela, e si deve utilizzare la più bassa dose possibile di DIUBE. In caso di aumento della resistenza delle vie respiratorie, la somministrazione di DIUBE deve essere interrotta e, se necessario, deve essere instaurata una terapia con preparati broncodilatatori (come il salbutamolo). Gli effetti sistemici dei beta–bloccanti orali possono essere potenziati quando usati in concomitanza con beta–bloccanti oftalmici. Nei pazienti con feocromocitoma, deve essere somministrato solo dopo il blocco dei recettori alfa. La pressione arteriosa deve essere strettamente monitorata. È necessario esercitare cautela in caso di somministrazione concomitante di agenti anestetici. L’anestesista deve essere informato al riguardo e deve essere utilizzato un anestetico con la minore attività inotropa negativa possibile. L’uso di beta–bloccanti e farmaci anestetici può comportare una attenuazione della tachicardia riflessa ed aumentare il rischio di ipotensione. Deve essere evitato l’uso di anestetici che possono causare depressione miocardica. Dovute alla presenza di Clortalidone Gli elettroliti plasmatici devono essere determinati periodicamente e ad intervalli appropriati, in modo da individuare possibili squilibri elettrolitici, specialmente ipopotassiemia ed iposodiemia. Si possono verificare ipopotassiemia ed iposodiemia. In genere, il controllo degli elettroliti è raccomandato, specialmente nei pazienti più anziani, in quelli che assumono preparati digitalici per l’insufficienza cardiaca, nei soggetti che seguono una dieta a basso contenuto di potassio o che presentano disturbi gastrointestinali. Nei pazienti che ricevono terapia digitalica l’ipopotassiemia può provocare aritmie. Poiché il clortalidone può compromettere la tolleranza al glucosio, i pazienti diabetici devono essere informati del possibile aumento dei livelli di glucosio. Si raccomanda un attento monitoraggio della glicemia nella fase iniziale della terapia ed il controllo della glucosuria deve essere fatto ad intervalli regolari nel trattamento prolungato. Nei pazienti con funzione epatica compromessa o con epatopatia progressiva, alterazioni modeste dell’equilibrio idroelettrolitico possono indurre coma epatico. Può verificarsi iperuricemia. Solitamente si verifica solo un lieve aumento dell’acido urico ma, in caso tali aumenti si protraessero nel tempo, la concomitante somministrazione di un agente uricosurico può riportare entro limiti normali i livelli di uricemia. DIUBE contiene giallo tramonto FCF (E110): può causare reazioni allergiche.