CISPLATINO PFIZER EV 10MG 10ML -Effetti indesiderati

CISPLATINO PFIZER EV 10MG 10ML Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Gli effetti indesiderati dipendono dalla dose utilizzata e possono avere effetti cumulativi. Gli eventi avversi più frequentemente riportati (> 10%) per cisplatino sono stati quelli ematologici (leucopenia, trombocitopenia e anemia), gastrointestinali (anoressia, nausea,vomito e diarrea), disturbi dell’udito (compromissione dell’udito), disturbi renali (insufficienza renale, nefrotossicità, iperuricemia) e febbre. Gravi effetti tossici sui reni, midollo osseo e l’udito sono stati riportati fino a circa un terzo dei pazienti trattati con una singola dose di cisplatino; gli effetti sono generalmente correlati alla dose e cumulativi. Ototossicità può essere più grave nei bambini. Le frequenze sono definite utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100 a <1/10); non comune (≥1/1.000 a <1/100), rari (≥1/10.000 a ≤1/1000); molto rari (≤1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione per sistema ed organo Frequenza Termine MedDRA
Infezioni e infestazioni Non nota Infezionea
Comune Sepsi
Patologie del sistema emolinfopoietico Molto comune Insufficienza midollare, trombocitopenia, leucopenia, anemia
Non nota Anemia emolitica positiva al test di Coombs
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) Rara Leucemia acuta
Disturbi del sistema immunitario Non comune Reazioni anafilattoidi
Patologie endocrine Non nota Amilasi ematica aumentata, secrezione inappropriata di ormone antidiuretico
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non nota Disidratazione, ipopotassiemia, ipofosfatemia, iperuricemia, ipocalcemia, tetania
Non comune Ipomagnesemia
Molto comune iponatriemia
Patologie del sistema nervoso Non nota Accidenti cerebrovascolari, ictus emorragico, ictus ischemico, ageusia, arterite cerebrale, segno di Lhermitte, mielopatia, neuropatia autonomica
Rara Convulsioni, neuropatia periferica, leucoencefalopatia, sindrome della leucoencefalopatia posteriore reversibile
Patologie dell’occhio Non nota Visione offuscata, Cecità per i colori acquisita, cecità corticale, neurite ottica, papilledema, pigmentazione retinica
Patologie dell’orecchio e del labirinto Non comune Ototossicità
Non nota Tinnito, sordità
Patologie cardiache Non nota Disturbi cardiaci
Comune Aritmia, bradicardia, tachicardia
Rara Infarto del miocardio
Molto rara Arresto cardiaco
Patologie vascolari Non nota Microangiopatia trombotica (sindrome uremica emolitica), fenomeno di Raynaud
Patologie gastrointestinali Non nota Vomito, nausea, anoressia, singhiozzo, diarrea
Rara Stomatite
Patologie epatobiliari Non nota Aumento degli enzimi epatici, Bilirubinemia aumentata
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non nota Embolia polmonare.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non nota Rash, alopecia
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connetivo Non nota Spasmi muscolari
Patologie renali e urinarie Non nota Insufficienza renale acuta, Insufficienza nella funzione renaleb , disturbo tubulare renale
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Non comune Spermatogenesi anomala
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non nota Piressia (molto comune), astenia, malessere, stravaso in sede di iniezionec
a: complicazioni infettive hanno portato alla morte di alcuni pazienti. b: aumenti di azotemia e creatinina, acido urico sierico, e/o una diminuzione della clearance della creatinina sono compresi nel concetto di insufficienza renale. c: tossicità locale per i tessuti molli, comprese cellulite dei tessuti, fibrosi e necrosi (comune), dolore (comune), edema (comune) ed eritema (comune) a seguito di stravaso. Patologie gastrointestinali Nausea marcata e vomito generalmente iniziano entro 1–4 ore dal trattamento e possono perdurare per una settimana. Questo può rendere necessaria la sospensione del trattamento. Patologie renali e urinarie La nefrotossicità è cumulativa e correlata alla dose ed è l’effetto tossico più limitante per il paziente. La tossicità renale tende a essere più persistente e grave con il ripetersi dei cicli di trattamento fino a diventare irreversibile (vedere punto 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego). Patologie del sistema emolinfopoietico. Può verificarsi una lieve tossicità a livello del midollo osseo, provocando sia leucopenia che trombocitopenia e, in seguito, anemia. Questi effetti sono solitamente reversibili dopo l’interruzione del trattamento. Disturbi del sistema immunitario Reazioni di tipo anafilattico sono state riportate in pazienti precedentemente sottoposti a trattamento con il cisplatino. Tali reazioni consistono principalmente in edema facciale, broncospasmo, tachicardia, eruzioni cutanee e ipotensione. Le reazioni si manifestano solitamente entro pochi minuti dalla somministrazione del farmaco e possono essere controllate con la somministrazione E.V. di adrenalina, corticosteroidi e/o antistaminici. Patologie dell’orecchio e del labirinto Nel 10–30% dei pazienti, si possono verificare tinnito e/o perdita dell’udito alle alte frequenze (>4000 Hz). La perdita dell’udito può essere unilaterale o bilaterale. Anche l’ototossicità è dose correlata e cumulativa e può essere più grave nei bambini. La funzionalità uditiva deve essere tenuta sotto stretto controllo durante il trattamento. Disturbi del metabolismo e della nutrizione Si possono verificare, oltre che ipofosfatemia, casi di ipomagnesiemia e ipocalcemia, che si manifestano con irritazione muscolare e crampi, cloni, tremori, spasmo carpopedale e/o tetano. Quale aspetto della nefrotossicità si può manifestare iperuricemia, particolarmente a dosi superiori a 50 mg/m². Il picco dei livelli ematici viene raggiunto 3–5 giorni dopo la somministrazione del farmaco. È possibile somministrare allopurinolo per ridurre i livelli sierici di acido urico. Patologie del sistema nervoso Neuropatie periferiche, che si manifestano come parestesia, areflessia e perdita della propriocezione e della sensazione vibratoria si possono verificare, specialmente se il cisplatino viene somministrato a dosi più elevate o più frequentemente di quanto non sia consigliato. La neuropatia può insorgere o progredire anche dopo l’interruzione del trattamento. Queste neuropatie costituiscono un fattore dose–limitante e possono essere irreversibili. Nei pazienti trattati con Cisplatino sono stati segnalati accidenti cerebrovascolari. Patologie dell’occhio La tossicità a livello della retina si manifesta con visione offuscata ed alterazione della percezione dei colori. Sono stati riportati casi di neurite ottica in seguito a somministrazione del cisplatino. Patologie epatobiliari Durante la terapia con il cisplatino alle dosi raccomandate possono verificarsi aumenti transitori degli enzimi epatici e della bilirubina. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione La somministrazione accidentale di cisplatino nei tessuti perivascolari può dar luogo a reazioni locali di entità variabile, dipendenti dalla concentrazione del farmaco, che possono esitare in cellulite, fibrosi e necrosi. Altre tossicità: sia pure raramente, sono stati riportati casi di tossicità vascolare con la somministrazione di cisplatino in associazione ad altri farmaci antineoplastici. Le manifestazioni osservate sono eterogenee includendo, tra l’altro, infarto miocardio, ictus, arterite cerebrale e sindrome emolitico–uremica. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: "www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili".

Farmaci

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