CARBOPLATINO PFI EV 450MG 45ML -Effetti indesiderati

CARBOPLATINO PFI EV 450MG 45ML Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Molti degli effetti indesiderati della terapia con carboplatino sono inevitabili a causa delle azioni farmacologiche del farmaco. Tuttavia, gli effetti indesiderati sono generalmente reversibili se individuati precocemente. La frequenza delle reazioni avverse segnalate si basa su un database complessivo di 1.893 pazienti trattati con una singola iniezione carboplatino e dall’esperienza post-marketing. Le frequenze sono definite utilizzando la classificazione per sistema ed organo, termine MedDRA, e la frequenza utilizzando le seguenti categorie di frequenza: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100 a <1/10); non comune (≥1/1.000 a <1/100), rari (≥1/10.000 a ≤1/1000); molto rari (≤1/10.000), non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione per sistema ed organo Frequenza Termine MedDRA
Infezioni ed infestazioni Comune Infezioni*
Non nota Polmonite
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) Non nota Neoplasia secondaria connessa al trattamento
Patologie del sistema emolinfopoietico Molto comune Trombocitopenia, neutropenia, leucopenia, anemia
Comune Emorragia*
Non comune Insufficienza midollare, neutropenia febbrile, sindrome emolitica-uremica
Disturbi del sistema immunitario Comune Ipersensibilità, reazione di tipo anafilattoide
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non nota Disidratazione, anoressia, iponatriemia, sindrome da lisi tumorale
Patologie del sistema nervoso Comune Neuropatia periferica, parestesia, diminuzione dei riflessi osteotendinei, disturbi del sistema sensoriale, disgeusia
Non nota Accidenti cerebrovascolari*, sindrome della leucoencefalopatia posteriore reversibile (RPLS)
Patologie dell’occhio Comune Disturbi della vista Rari casi di perdita della vista
Patologie dell’orecchio e del labirinto Comune Ototossicità
Patologie cardiache Comune Disturbi cardiaci*
Non nota Insufficienza cardiaca*
Patologie vascolari Non nota Embolia*, ipertensione, ipotensione
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comune Disturbi respiratori, patologia interstiziale polmonare, broncospasmo
Patologie gastrointestinali Molto comune Vomito, nausea, dolore addominale
Comune Diarrea, stipsi, disordine delle mucose
Non comune Stomatiti
Non nota Pancreatiti
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune Alopecia, patologie della cute
Non nota Orticaria, rush, eritema, prurito
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comune Patologie del sistema muscoloscheletrico
Patologie renali e urinarie Comune Disordini urogenitali
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Astenia
Non nota Necrosi del sito di iniezione, reazione nel sito di iniezione, stravaso nel sito di iniezione, eritema al sito di iniezione, malessere
Esami diagnostici Molto comune Piressia (molto comune), astenia, malessere, stravaso in sede di iniezione, diminuzione della clearance della creatinina renale, aumento di urea nel sangue, aumento della fosfatasi alcalina del sangue, aumento dell’aspartato aminotransferasi, test della funzione epatica anormale, diminuzione di sodio, di potassio, di calcio e di magnesio nel sangue.
Comune Aumento della bilirubina nel sangue, aumento della creatinina nel sangue, aumento di acido urico nel sangue.
*Fatali nell’ <1% dei casi, gli eventi cardiovascolari fatali <1% dei casi incluso casi di insufficienza cardiaca, embolia, e accidente cerebrovascolare combinato. Le reazioni avverse riportate per i diversi sistemi e apparati sono i seguenti: Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) : Sono stati segnalati rari casi di leucemie mielogene acute e sindromi mielodisplastiche insorte in pazienti trattati con carboplatino, in particolare se somministrato in combinazione con altri potenziali agenti leucemogeni. Patologie del sistema emolinfopoietico : La maggiore dose-limitante tossicità del carboplatino è la soppressione del midollo osseo che si manifesta con trombocitopenia, leucopenia, neutropenia e/o anemia. La mielosoppressione è dose-relativa. Il nadir delle piastrine e dei leucociti/granulociti si manifesta generalmente tra le due e le tre settimane dalla somministrazione del farmaco. Il recupero è generalmente tale da permettere la somministrazione della successiva dose di carboplatino dopo quattro settimane dalla precedente. L’anemia (valori di emoglobina inferiori a 11 g/dl), che può essere sintomatica, si manifesta in una sostanziale percentuale di pazienti. Questo effetto può essere cumulativo e le trasfusioni possono essere necessarie particolarmente in quei pazienti che sono sottoposti ad una terapia prolungata (ad es. per più di 6 cicli). È probabile il manifestarsi di sequenze cliniche di tossicità del midollo osseo/ematica come febbre, infezioni, sepsi/shock settico ed emorragie. La mielosoppressione è la tossicità dose-limitante del carboplatino. Nei pazienti con valori basali normali, una trombocitopenia con conta piastrinica al di sotto 50.000/mm³ si verifica nel 25% dei pazienti, una neutropenia con conta dei granulociti inferiore a 1.000/mm³ nel 18% dei pazienti, e una leucopenia con conta leucocitaria inferiore a 2.000/mm³ nel 14% dei pazienti. Di solito il nadir si verifica il 21° giorno. La mielosoppressione può essere aggravata dalla combinazione di carboplatino iniettabile con altri composti mielosoppressivi o altre forme di trattamento. La mielotossicità è più grave nei pazienti precedentemente trattati, in particolare in pazienti precedentemente trattati con cisplatino e nei pazienti con funzionalità renale compromessa. I pazienti con il performance status basso hanno anche evidenziato un aumento di leucopenia e trombocitopenia. Questi effetti, anche se solitamente sono reversibili, causano complicanze infettive ed emorragiche rispettivamente nel 4% e il 5% dei pazienti trattati con carboplatino. Queste complicazioni hanno portato alla morte in meno dell’1% dei pazienti. Anemia, con valori di emoglobina inferiori a 8 g/dL è stata osservata nel 15% dei pazienti con valori basali normali. L’incidenza di anemia aumenta con l’esposizione crescente al carboplatino iniettabile. Esami diagnostici : Anomalie elettrolitiche (ipopotassiemia, ipocalcemia, iponatriemia e/o ipomagnesemia). Patologie del sistema nervoso : Si possono manifestare neuropatie periferiche prevalentemente come parestesia e riduzione dei riflessi tendinei profondi. L’effetto, più comune in pazienti al di sopra dei 65 anni di età, sembra essere cumulativo, manifestandosi principalmente in pazienti sottoposti ad una terapia prolungata e/o in quelli che sono stati sottoposti ad un precedente trattamento con cisplatino. Si possono manifestare anche effetti a livello del sistema nervoso centrale. In alcuni casi la neurotossicità osservata con il carboplatino può essere il risultato di una combinazione con alcuni degli effetti ritardati conseguenti ad un precedente trattamento con cisplatino. Neuropatia periferica (principalmente parestesie e diminuzione dei riflessi osteotendinei) si è verificata nel 4% dei pazienti trattati con carboplatino iniettabile. I pazienti di età superiore ai 65 anni e i pazienti precedentemente trattati con cisplatino, così come quelli in trattamento prolungato con carboplatino, sembrano essere a maggior rischio. Disturbi sensoriali clinicamente significativi (cioè, disturbi visivi e modifiche del gusto) si sono verificati nell’1% dei pazienti. La frequenza complessiva di effetti collaterali neurologici sembra essere aumentata in pazienti trattati con carboplatino in combinazione. Questo può anche essere correlato all’esposizione cumulativa prolungata. Patologie dell’occhio : Disturbi visivi, quali una diminuzione transitoria della vista (che può essere totale per la luce e per i colori) o altri disturbi possono manifestarsi in pazienti trattati con carboplatino. Il miglioramento e/o il totale recupero della visione avvengono generalmente entro le settimane successive alla sospensione del farmaco. Cecità corticale è stata segnalata in pazienti con funzione renale danneggiata trattati con alte dosi di carboplatino. Patologie dell’orecchio e del labirinto : Tinnito e perdita dell’udito sono stati segnalati in pazienti trattati con carboplatino. Il rischio di ototossicità può essere aumentato in seguito alla contemporanea somministrazione di altri farmaci ototossici (ad es. aminoglicosidi).Difetti uditivi nel campo delle frequenze del discorso parlato con disturbi nella gamma delle alte frequenze (4.000-8.000 Hz) sono stati trovati durante le indagini audiometriche in serie con una frequenza del 15%. Sono stati segnalati rarissimi casi di ipoacusia. Nei pazienti con udito già danneggiato dal cisplatino, un ulteriore inasprimento della funzione uditiva si può verificare durante il trattamento con il carboplatino. Patologie cardiache : Insufficienza cardiaca; cardiopatie ischemiche (ad es. infarto del miocardio, arresto cardiaco, angina, ischemia miocardica). Patologie vascolari : Eventi cerebrovascolari. Patologie gastrointestinali : Nausea e/o vomito, che generalmente sono di gravità da lieve a moderata, possono manifestarsi 6-12 ore dopo la somministrazione del carboplatino e possono persistere fino a 24 ore o più a lungo. Sono stati riportati inoltre altri effetti gastrointestinali quali mucositi, diarrea, stipsi e dolori addominali. Il vomito si verifica nel 65% dei pazienti, in un terzo dei quali è grave. La nausea si verifica in un ulteriore 15%. I pazienti trattati in precedenza (in particolare pazienti precedentemente trattati con cisplatino) sembrano essere più inclini al vomito. Questi effetti di solito scompaiono entro 24 ore dopo il trattamento e sono generalmente sensibili o si possono prevenire con l’utilizzo di farmaci antiemetici. Il vomito è più probabile quando carboplatino viene somministrato in combinazione con altri composti emetogeni. Gli altri disturbi gastrointestinali riportati sono stati: dolore nell’8% dei pazienti, diarrea e costipazione nel 6% dei pazienti. Elettroliti : Diminuzione del sodio plasmatico, del potassio, del calcio e del magnesio si verificano rispettivamente nel 29%, 20%, 22%, e il 29% dei pazienti. In particolare, sono stati segnalati casi di iponatriemia precoce. Le perdite di elettroliti sono lievi e nella maggior parte dei casi hanno un decorso senza alcun sintomo clinico. Patologie epatobiliari : Possono manifestarsi aumenti lievi e solitamente transitori delle concentrazioni della fosfatasi alcalina sierica, dell’aspartato aminotransferasi e della bilirubina. Sono stati riportati sostanziali anormalità dei tests di funzionalità epatica in pazienti trattati con carboplatino ad alte dosi e con trapianto autologo del midollo osseo. È stata osservata una modifica della funzionalità epatica in pazienti con valori basali normali, tra cui un aumento della bilirubina totale nel 5%, SGOT nel 15%, e della fosfatasi alcalina nel 24% dei pazienti. Queste variazioni erano generalmente lievi e reversibili in circa la metà dei pazienti. In una serie limitata di pazienti trattati con dosaggi molto elevati di carboplatino e trapianto autologo di midollo osseo, si è verificato un grave innalzamento dei valori di test di funzionalità epatica. Dopo la somministrazione di un alto dosaggio di carboplatino si sono verificati casi di una acuta necrosi fulminante delle cellule del fegato. Disturbi del sistema immunitario : Sono state segnalate reazioni allergiche al carboplatino. Queste comprendono reazioni anafilattiche/anafilattoidi, ipotensione, broncospasmo e piressia. Reazioni di ipersensibilità possono manifestarsi entro pochi minuti dalla somministrazione endovenosa di carboplatino. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo :Raramente possono manifestarsi dermatiti esfoliative. In correlazione al carboplatino sono stati inoltre segnalati rash eritematoso, prurito, orticaria ed alopecia. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo : Mialgia/atralgia. Patologie renali e urinarie : Raramente sono state segnalate insufficienze renali acute. Sindrome uremica emolitica. Si possono manifestare aumenti lievi e transitori dei livelli sierici di creatinina e dei livelli ematici di azotemia e di acido urico. Il rischio di nefrotossicità indotto da carboplatino (ad es. alterazione della clearance della creatinina) diviene maggiore a dosi relativamente elevate o in pazienti trattati precedentemente con cisplatino. Quando il carboplatino è somministrato in dosi normali, lo sviluppo di un’alterazione della funzionalità renale è rara, anche se il carboplatino non è stato somministrato con un elevato volume di liquido di idratazione e/o con una diuresi forzata. L’aumento della creatinina sierica si verifica nel 6% dei pazienti, l’aumento dell’azoto ureico nel sangue si verifica nel 14% dei pazienti, e l’aumento di acido urico si verifica nel 5% dei pazienti. Questi incrementi sono lievi e reversibili in circa la metà dei pazienti. La clearance della creatinina ha dimostrato di essere la misura più sensibile della funzione renale nei pazienti trattati con carboplatino iniettabile. Il 27% dei pazienti con un valore basale di 60 mL/min o maggiore, generalmente hanno subito una riduzione della clearance della creatinina durante la terapia con carboplatino. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione : Astenia, sintomi influenzali, reazioni al sito di iniezione. Sono stati segnalate le seguenti reazioni al sito di iniezione: bruciore, dolore, arrossamento, gonfiore, orticaria, necrosi collegata allo stravaso. Reazioni allergiche : Reazioni di tipo anafilattico, talvolta fatali, si possono verificare nei minuti successiviall’ iniezione del prodotto: edema facciale, dispnea, tachicardia, ipotensione, orticaria, shock anafilattico, broncospasmo. Altri effetti indesiderati : Sono state segnalate neoplasie secondarie acute dopo terapie citostatiche in combinazione contenenti carboplatino. Alopecia, febbre e brividi, mucosite, astenia, malessere così come disgeusia sono state osservate occasionalmente. In casi isolati, si è verificata una sindrome uremico-emolitica. Sono stati segnalati casi isolati di incidenti cardiovascolari (insufficienza cardiaca, embolia) e di accidenti cerebrovascolari. Sono stati riportati casi di ipertensione. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Farmaci

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