BYETTA SC1PEN 1,2ML 5MCG/20MCL -Effetti indesiderati

BYETTA SC1PEN 1,2ML 5MCG/20MCL Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse più frequenti si sono verificate principalmente a livello gastrointestinale (nausea, vomito, diarrea). La reazione avversa riportata più frequentemente da sola è stata la nausea che è stata associata all’inizio del trattamento ed è diminuita con il proseguimento della terapia. I pazienti possono manifestare ipoglicemia quando exenatide a rilascio immediato è usata con una sulfonilurea. La maggior parte delle reazioni avverse associate con l’uso di exenatide a rilascio immediato sono state di intensità da lieve a moderata. Da quando exenatide a rilascio immediato è stata commercializzata, la pancreatite acuta è stata riportata con una frequenza non nota e l’insufficienza renale acuta è stata riportata non comunemente (vedere paragrafo 4.4). Tabella riassuntiva delle reazioni avverse La tabella 1 elenca le reazioni avverse riportate con exenatide a rilascio immediato nel corso degli studi clinici e dalle segnalazioni spontanee (non osservate durante gli studi clinici, frequenza non nota). Negli studi clinici, le terapie di base comprendevano metformina, una sulfonilurea, un tiazolidindione o una combinazione di medicinali ipoglicemizzanti orali. Le reazioni sono di seguito elencate secondo i termini preferiti MedDRA sulla base della classificazione per sistemi ed organi e alla frequenza assoluta. La frequenza è così definita: Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100, <1/10), Non comune (1/1.000, 1/100), Raro (1/10.000, 1/1.000), Molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Tabella 1: Reazioni avverse di exenatide a rilascio immediato identificate dagli studi clinici e dalle segnalazioni spontanee

Classificazione per sistemi e organi/reazione avversa     Frequenza    
  Molto comune Comune Non comune Raro Molto raro Non nota
Disturbi del sistema immunitario            
Reazione anafilattica       X1    
Disturbi del metabolismo e della nutrizione            
Ipoglicemia (con metformina e una sulfonilurea) ² X1          
Ipoglicemia (con una sulfonilurea) X1          
Riduzione dell’appetito   X1        
Disidratazione, generalmente associata a nausea, vomito e/o diarrea     X1      
Patologie del sistema nervoso            
Cefalea ²   X1        
Vertigini   X1        
Disgeusia     X1      
Sonnolenza     X1      
Patologie gastrointestinali            
Ostruzione Intestinale       X1    
Nausea X1          
Vomito X1          
Diarrea X1          
Dispepsia   X1        
Dolore addominale   X1        
Malattia da reflusso gastroesofageo   X1        
Distensione addominale   X1        
Pancreatite acuta (vedere paragrafo 4.4)          
Eruttazione     X1      
Costipazione   X1        
Flatulenza   X1        
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo            
Iperidrosi ²   X1        
Alopecia     X1      
Rash maculare e papulare          
Prurito e/o orticaria   X1        
Edema angioneurotico           X3
Patologie renali e urinarie            
Alterata funzione renale comprendente insufficienza renale acuta, peggioramento dell’insufficienza renale cronica, compromissione della funzione renale, aumento della creatininemia     X1      
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione            
Nervosismo   X1        
Astenia ²   X1        
Reazioni a livello del sito d’iniezione     X1      
Esami diagnostici            
Diminuzione del peso corporeo     X1      
Aumento dell’INR (International Normalised Ratio: Rapporto Normalizzato Internazionale) in associazione all’uso concomitante di warfarin, in alcuni casi accompagnato da sanguinamento          
1 Incidenza basata sugli studi di efficacia e sicurezza a lungo termine completati con exenatide a rilascio immediato n=5763 totale (pazienti in trattamento con sulfanilurea n=2971). 2 In studi controllati con insulina come comparatore, in cui metformina e una sulfonilurea sono stati somministrati in associazione, l’incidenza per queste reazioni avverse è stata simile nei pazienti trattati con insulina e con exenatide a rilascio immediato. 3 Dati di segnalazioni spontanee (denominatore non noto). Quando exenatide a rilascio immediato viene usata in associazione ad una terapia con insulina basale, l’incidenza e il tipo degli altri eventi avversi osservati sono stati simili a quelli rilevati negli studi clinici controllati con exenatide in monoterapia, in associazione a metformina e/o sulfonilurea o a un tiazolidindione, con o senza metformina. Descrizione di reazioni avverse selezionate Ipoglicemia Nel corso degli studi clinici su pazienti trattati con exenatide a rilascio immediato e una sulfonilurea (con o senza metformina), l’incidenza dell’ipoglicemia è stata maggiore rispetto al placebo (23,5% e 25,2% versus 12,6% e 3,3%) ed è apparsa essere dipendente dalle dosi sia di exenatide a rilascio immediato che della sulfonilurea. Non ci sono state differenze clinicamente rilevanti nell’incidenza o nella gravità dell’ipoglicemia con exenatide rispetto al placebo, in associazione a un tiazolidindione, con o senza metformina. L’ipoglicemia è stata riportata nell’11% e nel 7% dei pazienti trattati rispettivamente con exenatide e placebo. La maggior parte degli episodi di ipoglicemia sono stati di intensità da lieve a moderata e si sono risolti con la somministrazione di carboidrati per via orale. In uno studio a 30-settimane quando exenatide a rilascio immediato o il placebo sono stati aggiunti alla terapia esistente con insulina basale (insulina glargine), la dose di insulina basale è stata diminuita del 20% nei pazienti con HbA1c ≤ 8,0% nel disegno del protocollo per minimizzare il rischio di ipoglicemia. Entrambi i bracci di trattamento sono stati titolati per ottenere i livelli target di glicemia a digiuno (vedere paragrafo 5.1). Non ci sono state differenze clinicamente significative nell’incidenza degli episodi di ipoglicemia nel gruppo in trattamento con exenatide a rilascio immediato rispetto al gruppo in trattamento con placebo (rispettivamente 25% e 29%). Non ci sono stati episodi di ipoglicemia maggiore nel braccio trattato con exenatide a rilascio immediato. In uno studio a 24-settimane in cui una sospensione di insulina lispro protamina o insulina glargine sono state aggiunte alla terapia esistente di exenatide a rilascio immediato e metformina o metformina più tiazolidindione, l’incidenza di pazienti con almeno un episodio di ipoglicemia minore è stata rispettivamente del 18% e 9% e un solo paziente ha riportato un episodio di ipoglicemia maggiore. Nei pazienti la cui terapia esistente includeva anche una sulfonilurea, l’incidenza di pazienti con almeno un episodio di ipoglicemia minore è stata rispettivamente del 48% e 54% e un solo paziente ha riportato un episodio di ipoglicemia maggiore. Nausea La reazione avversa riportata più frequentemente è stata la nausea. Nei pazienti trattati con 5 mcg o 10 mcg di exenatide a rilascio immediato, il 36% ha riportato almeno un episodio di nausea. La maggior parte degli episodi di nausea sono stati da lievi a moderati e si sono verificati con modalità dose-dipendente. Con il prosieguo della terapia, la frequenza e la gravità si sono ridotte nella maggior parte dei pazienti che inizialmente avevano avuto la nausea. L’incidenza della sospensione della terapia a causa degli eventi avversi è stata dell’8% nei pazienti trattati con exenatide a rilascio immediato, del 3% nei pazienti trattati con placebo e dell’1% nei pazienti trattati con insulina negli studi controllati a lungo termine (16 settimane o più). Gli eventi avversi più comuni che hanno portato alla sospensione del trattamento per i pazienti trattati con exenatide a rilascio immediato sono stati la nausea (4% dei pazienti) e il vomito (1% dei pazienti). La sospensione a causa della nausea o del vomito è stata <1% nei pazienti trattati con placebo o con insulina. I pazienti trattati con exenatide a rilascio immediato in studi clinici di estensione in aperto a 82 settimane hanno mostrato eventi avversi simili a quelli osservati negli studi controllati. Reazioni a livello del sito di iniezione Sono state riportate reazioni a livello del sito di iniezione in circa il 5,1% dei soggetti che hanno ricevuto exenatide a rilascio immediato negli studi controllati a lungo termine (16 settimane o più). Queste reazioni sono state di solito lievi e non hanno causato un’interruzione del trattamento con exenatide a rilascio immediato. Immunogenicità In linea con la potenziale immunogenicità dei farmaci proteici e peptidici, i pazienti possono sviluppare anticorpi anti-exenatide a seguito del trattamento con exenatide a rilascio immediato. Nella maggior parte dei pazienti che sviluppano anticorpi, il titolo anticorpale diminuisce nel tempo e rimane basso per tutte le 82 settimane di osservazione. La percentuale complessiva dei pazienti con positività anticorpale è stata consistente in tutti gli studi clinici. I pazienti che sviluppano anticorpi anti-exenatide tendono ad avere più reazioni a livello del sito di iniezione (per esempio: arrossamento della cute e prurito) ma, d’altro canto, manifestano eventi avversi di incidenza e tipo simili ai pazienti che non hanno sviluppato anticorpi. Nei tre studi studi clinici controllati con placebo (n=963), il 38% dei pazienti ha avuto un titolo basso di anticorpi antiexenatide a 30 settimane. Per questo gruppo, il livello di controllo glicemico (HbA1c) è stato generalmente paragonabile a quello osservato nei pazienti senza risposta anticorpale. Un ulteriore 6% dei pazienti ha avuto un titolo anticorpale più alto a 30 settimane. In circa la metà di questo 6% (3% del totale dei pazienti a cui è stato somministrato exenatide a rilascio immediato nel corso degli studi clinici), la risposta glicemica a exenatide a rilascio immediato è risultata assente. In tre studi clinici controllati con insulina come comparatore (n=790), nei pazienti trattati con exenatide a rilascio immediato sono stati osservati efficacia ed eventi avversi confrontabili indipendentemente dal titolo anticorpale. L’esame di campioni anticorpo-positivi da uno studio non controllato a lungo termine non ha evidenziato alcuna significativa reattività crociata con peptidi endogeni simili (glucagone o GLP-1). Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Farmaci

ASTRAZENECA SpA

BYDUREONSC 4KIT FL+SIR 2MG RP

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ASTRAZENECA SpA

BYDUREONSC 4PEN BCISE 2MG RP

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