ATENOLOLO CLOR HE 30CPR50+12,5 -Avvertenze e precauzioni

ATENOLOLO CLOR HE 30CPR50+12,5 Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

A causa della presenza del beta–bloccante: • sebbene controindicato nell’insufficienza cardiaca non controllata (vedere paragrafo 4.3), può essere impiegato in pazienti i cui segni di insufficienza cardiaca siano sotto controllo. Si richiede cautela nella somministrazione del prodotto a pazienti con scarsa riserva cardiaca. • può aumentare il numero e la durata degli attacchi anginosi in pazienti con angina di Prinzmetal, a causa della vasocostrizione coronarica incontrollata mediata dagli alfa–recettori. Poiché l’atenololo è un beta–bloccante selettivo per i recettori beta–1, l’uso di Atenololo Clortalidone Hexal 50 mg + 12,5 mg può essere preso in considerazione, anche se occorre usare la massima cautela. • nonostante la controindicazione all’uso di Atenololo Clortalidone Hexal 50 mg + 12,5 mg sia riferita a gravi disturbi della circolazione arteriosa periferica (vedere paragrafo 4.3), la sua somministrazione può aggravare anche i disturbi circolatori arteriosi periferici meno gravi. • a causa del suo effetto negativo sul tempo di conduzione, occorre usare cautela nella somministrazione di Atenololo Clortalidone Hexal 50 mg + 12,5 mg a pazienti con blocco cardiaco di primo grado. • la somministrazione del prodotto può modificare i segni dell’ipoglicemia, come tachicardia, palpitazioni e sudorazione. • esso può inoltre mascherare i segni cardiovascolari della tireotossicosi. • l’azione farmacologica di Atenololo Clortalidone Hexal 50 mg + 12,5 mg produce una riduzione della frequenza cardiaca. Nei rari casi in cui compaiono sintomi attribuibili ad una riduzione della frequenza cardiaca, si dovrà considerare una riduzione della dose del medicinale. • nei pazienti che soffrono di malattia cardiaca ischemica il trattamento non deve essere interrotto bruscamente. • nei pazienti con anamnesi di reazioni anafilattiche a diversi allergeni, la terapia può causare un aggravamento della risposta allergica a tali allergeni. Questi pazienti possono non rispondere adeguatamente alle normali dosi di adrenalina impiegate nel trattamento delle reazioni allergiche. • in generale i pazienti affetti da malattia broncospastica non devono assumere beta–bloccanti a causa dell’aumento della resistenza delle vie aeree. L’atenololo è un beta–bloccante beta–1 selettivo, tuttavia tale selettività non è assoluta. Pertanto in questi pazienti è necessaria la massima cautela e occorre somministrare la dose più bassa possibile di Atenololo Clortalidone Hexal 50 mg + 12,5 mg. In caso di un aumento della resistenza delle vie respiratorie, Atenololo Clortalidone Hexal 50 mg + 12,5 mg deve essere sospeso e, se necessario, si deve somministrare al paziente un broncodilatatore (p. es. salbutamolo). • gli effetti sistemici dei beta–bloccanti orali possono essere amplificati dall’uso concomitante di beta–bloccanti oftalmici. • nei pazienti con feocromocitoma Atenololo Clortalidone Hexal 50 mg + 12,5 mg deve essere somministrato solo dopo aver ottenuto il blocco dei recettori alfa. La pressione sanguigna deve essere attentamente monitorata. • si richiede cautela nell’uso di anestetici in pazienti che assumono Atenololo Clortalidone Hexal 50 mg + 12,5 mg. L’anestesista deve essere informato a riguardo e la scelta dell’anestetico deve ricadere su un agente con la minore attività inotropa negativa possibile. L’uso di beta–bloccanti con anestetici può causare l’attenuazione della tachicardia riflessa e aumentare il rischio di ipotensione. Si raccomanda di evitare l’uso di anestetici che causano depressione miocardica. A causa della presenza del clortalidone: • controllare periodicamente e ad intervalli appropriati gli elettroliti plasmatici, in modo da rilevare un eventuale squilibrio elettrolitico ed in particolare l’ipopotassiemia e l’iponatriemia. • si possono verificare ipopotassiemia e iponatriemia. Si raccomanda pertanto la misurazione degli elettroliti, specie nei pazienti anziani, nei pazienti in terapia digitalica per insufficienza cardiaca, in quanti seguono una dieta particolare (povera di potassio) o in quanti soffrono di disturbi gastrointestinali. Nei pazienti in terapia digitalica l’ipopotassiemia può predisporre allo sviluppo di aritmie. • poiché il clortalidone può modificare la tolleranza al glucosio, i pazienti diabetici devono essere informati della possibilità di un aumento dei livelli di glucosio. Si raccomanda un attento monitoraggio della glicemia nella fase iniziale della terapia e il controllo della glicosuria ad intervalli regolari nella terapia prolungata. • nei pazienti con compromissione epatica o malattia epatica progressiva, piccole alterazioni dell’equilibrio idroelettrolitico possono precipitare il coma epatico. • può verificarsi iperuricemia. Normalmente si verifica solo un lieve aumento dell’acido urico sierico, tuttavia se l’aumento perdura, l’impiego concomitante di un agente uricosurico può far regredire l’iperuricemia. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio–galattosio, non devono assumere questo medicinale.

Farmaci

ATENIGRON28CPR 100MG+25MG

PRINCIPIO ATTIVO: ATENOLOLO-CLORTALIDONE

PREZZO INDICATIVO:5,27 €

MYLAN SpA

ATENOLOLO CLO MY28CPR100+25MG

PRINCIPIO ATTIVO: ATENOLOLO-CLORTALIDONE

PREZZO INDICATIVO:5,27 €