AMASCI 28CPR RIV 20MG -Effetti indesiderati

AMASCI 28CPR RIV 20MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Le reazioni avverse si manifestano più frequentemente durante la prima o seconda settimana di trattamento e solitamente l’intensità e frequenza diminuiscono con la continuazione del trattamento. Elenco delle reazioni avverse in forma tabulare Le reazioni avverse note per gli SSRI e segnalate anche per escitalopram, sia in studi controllati con placebo, sia come segnalazioni spontanee post- marketing, sono di seguito elencate secondo la classificazione per sistemi e organi e frequenza. Le frequenze riportate sono quelle osservate in studi clinici e non sono corrette con il placebo. Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione per sistemi e organi Frequenza Effetti indesiderati
Patologie del sistema emolinfopoietico Non nota Trombocitopenia
Disturbi del sistema immunitario Raro Reazione anafilattica
Patologie endocrine Non nota Secrezione anomala di ADH
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Comune Riduzione dell’appetito, aumento dell’appetito, aumento ponderale
Non comune Calo ponderale
Non nota Iponatriemia, anoressia²
Disturbi psichiatrici Comune Ansia, irrequietezza, sogni inconsueti Donne e uomini: riduzione della libido Donne: anorgasmia
Non comune Bruxismo, agitazione, nervosismo, attacchi di panico, stato confusionale
Raro Aggressività, depersonalizzazione, allucinazioni
Non nota Mania, ideazione suicidaria, comportamento suicidario¹
Patologie del sistema nervoso Comune Insonnia, sonnolenza, capogiri, parestesia, tremore
Non comune Alterazioni del gusto, disturbi del sonno, sincope
Molto comune Cefalea
Raro Sindrome serotoninergica
Non nota Discinesia, disturbi del movimento, convulsioni, irrequietezza psicomotoria/acatisia²
Patologie dell’occhio Non comune Midriasi, disturbi visivi
Patologie dell'orecchio e del labirinto Non comune Tinnito
Patologie cardiache Non comune Tachicardia
Raro Bradicardia
Non nota Prolungamento del QT all'elettrocardiogramma, aritmia ventricolare, inclusa Torsione di Punta
Patologie vascolari Non nota Ipotensione ortostatica
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comune Sinusite, sbadiglio
Non comune Epistassi
Patologie gastrointestinali Molto comune Nausea
Comune Diarrea, stipsi, vomito, secchezza delle fauci
Non comune Emorragie gastrointestinali (comprese emorragie rettali)
Patologie epatobiliari Non nota Epatite, alterazioni dei test di funzionalità epatica
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune Aumento della sudorazione
Non comune Orticaria, alopecia, eruzione cutanea, prurito
Non nota Ecchimosi, angioedema
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comune Artralgia, mialgia
Patologie renali e urinarie Non nota Ritenzione urinaria
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella Comune Uomini: disturbi di eiaculazione, impotenza
Non comune Donne: metrorragia, menorragia
Non nota Galattorrea Uomini: priapismo
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Affaticamento, piressia
Non comune Edema
¹ Casi di ideazione e comportamento suicidari sono stati osservati durante la terapia con escitalopram o subito dopo l’interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.4). ² Questi eventi sono stati segnalati per la categoria farmacoterapeutica degli SSRI. Prolungamento dell'intervallo QT Durante l’esperienza post-vendita sono stati segnalati casi di prolungamento dell’intervallo QT e di aritmie ventricolari, inclusa la Torsione di Punta, prevalentemente in pazienti di sesso femminile, con ipopotassiemia o con un prolungamento dell’intervallo QT preesistente o altre patologie cardiache (vedere paragrafi 4.3, 4.4, 4.5, 4.9 e 5.1). Effetti di classe Studi epidemiologici, condotti principalmente in pazienti di età pari o superiore a 50 anni, mostrano un aumento del rischio di fratture ossee in quelli trattati con SSRI e TCA. Il meccanismo responsabile di tale rischio non è noto. Sintomi da sospensione osservati quando si interrompe il trattamento L’interruzione del trattamento con SSRI/SNRI (soprattutto se repentina) determina comunemente sintomi da sospensione Le reazioni più frequentemente segnalate sono capogiri, disturbi sensoriali (comprese parestesia e sensazioni di scosse elettriche), disturbi del sonno (compresi insonnia e sogni vividi), agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore, confusione, sudorazione, cefalea, diarrea, palpitazioni, instabilità emotiva, irritabilità e disturbi visivi. In genere, questi eventi sono di entità lieve o moderata e autolimitanti; tuttavia, in alcuni pazienti, possono essere di entità grave e/o avere una durata prolungata. Quando il trattamento con escitalopram non è più necessario, si consiglia pertanto di sospenderlo riducendo progressivamente la dose (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco, Sito web: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili

Farmaci

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