TRIVERAM30CPR RIV 10+5+5MG FL

SERVIER ITALIA SpA

Principio attivo:

ATC: C10BX11 Descrizione tipo ricetta:
RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
Presenza Glutine: No glutine
Classe 1: A Forma farmaceutica:
COMPRESSE RIVESTITE
Presenza Lattosio: Si lattosio
TRIVERAM 30CPR RIV 10+5+5MG FL Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Triveram è indicato per il trattamento dell’ipertensione essenziale e/o della coronaropatia, in associazione con ipercolesterolemia primaria o iperlipidemia mista, come terapia di sostituzione in pazienti adulti già adeguatamente controllati con atorvastatina, perindopril e amlodipina, somministrati in concomitanza allo stesso dosaggio della combinazione.

Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:

I dati provenienti da studi clinici hanno mostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina- aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, bloccanti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren, è associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa insufficienza renale acuta), rispetto all'uso di un singolo agente che agisce sul RAAS (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1). Non sono stati condotti studi di interazione farmacologica con Triveram ed altri medicinali, anche se sono stati condotti studi con atorvastatina, perindopril e amlodipina separatamente. I risultati di questi studi sono di seguito illustrati. Medicinali che inducono iperpotassiemia: Alcuni medicinali o classi terapeutiche possono aumentare l’incidenza di iperpotassiemia: aliskiren, sali di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, ACE-inibitori, antagonisti dei recettori dell'angiotensina II, FANS, eparine, trimetoprim, agenti immunosoppressori quali ciclosporina o tacrolimus,. L’associazione di questi medicinali aumenta il rischio di iperpotassiemia. Controindicazioni all’uso combinato (vedere paragrafo 4.3):
Componente Interazione nota con il medicinale Interazione con altri medicinali
Perindopril Aliskiren La terapia concomitante con Triveram e aliskiren è controindicata in pazienti con diabete mellito o insufficienza renale (GFR < 60 ml/min/1,73m²), a causa del rischio di iperpotassiemia, peggioramento della funzionalità renale ed aumento di morbilità e mortalità cardiovascolare.
Trattamenti extracorporei I trattamenti extracorporei che causano il contatto del sangue con superfici caricate negativamente come la dialisi o l’emofiltrazione con alcuni tipi di membrane ad alto flusso (ad es. membrane poliacrilonitriliche) e l’aferesi delle lipoproteine a bassa densità con destrano solfato, a causa dell'aumentato rischio di reazioni anafilattoidi gravi (vedere paragrafo 4.3). Se tali trattamenti sono necessari, dovrebbe essere considerato l’utilizzo di un diverso tipo di membrana dialitica o una diversa classe di farmaci antipertensivi.
Sacubitril/valsartan L’uso concomitante di perindopril con sacubitril/valsartan è controindicato poiché la concomitante inibizione della neprilisina e dell'enzima di conversione (ACE) dell'angiotensina I, può aumentare il rischio di angioedema. Il trattamento con sacubitril/valsartan non deve essere cominciato prima che siano trascorse 36 ore dall’assunzione dell’ultima dose di perindopril. La terapia con perindopril non deve essere cominciata prima che siano trascorse 36 ore dall’ultima dose di sacubitril/valsartan (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Uso concomitante da evitare (vedere paragrafo 4.4):
Componente Interazione nota con il medicinale Interazione con altri medicinali
Atorvastatina Potenti inibitori del CYP3A4 L’atorvastatina è metabolizzata dal citocromo P450 3A4 (CYP3A4) ed è un substrato delle proteine di trasporto, ad es., del trasportatore della ricaptazione epatica OATP1B1. La somministrazione concomitante di medicinali inibitori del CYP3A4 o di proteine di trasporto può portare all’aumento delle concentrazioni plasmatiche di atorvastatina e ad un aumentato rischio di miopatia. Il rischio può essere altresì aumentato dalla concomitante somministrazione di atorvastatina con altri medicinali che hanno potenzialmente la capacità di indurre miopatia, come i derivati dell’acido fibrico e l’ezetimibe (vedere paragrafo 4.4). È stato dimostrato che potenti inibitori del CYP3A4 inducono marcati incrementi delle concentrazioni di atorvastatina. La co-somministrazione di potenti inibitori del CYP3A4 (come ciclosporina, telitromicina, claritromicina, delavirdina, stiripentolo, ketoconazolo, voriconazolo, itraconazolo, posaconazolo e inibitori delle proteasi dell’HIV, inclusi ritonavir, lopinavir, atazanavir, indinavir, darunavir, etc.) con Triveram deveessere evitata laddove possibile. Nei casi in cui la co- somministrazione di questi medicinali con Triveram non possa essere evitata, si deve prendere in considerazione Triveram contenente dosi inferiori di atorvastatina, e si raccomanda un appropriato monitoraggio clinico del paziente (vedere tabella 1).
Perindopril Aliskiren In pazienti diversi dai diabetici o con danno renale, il trattamento concomitante con Triveram e aliskiren va evitato.
Terapia concomitante con ACE inibitore e bloccante del recettore dell’angiotensina È riportato in letteratura che in pazienti con riconosciuta malattia aterosclerotica, insufficienza cardiaca, o con diabete con danno d’organo, la terapia concomitante con un ACE inibitore, come perindopril contenuto in Triveram, ed un bloccante del recettore dell’angiotensina, è associata ad una maggiore frequenza di ipotensione, sincope, iperpotassiemia, e peggioramento della funzione renale (inclusa l’insufficienza renale acuta), in confronto all’impiego di un singolo agente con azione sul sistema renina- angiotensina-aldosterone. Il duplice blocco (ad es., combinando un ACE-inibitore con un antagonista del recettore dell’angiotensina II) deve essere limitato a singoli e definiti casi con stretto monitoraggio della funzionalità renale, dei livelli di potassio e della pressione arteriosa.
Estramustina Rischio di aumentate reazioni avverse come edema angioneurotico (angioedema).
Litio Durante la somministrazione concomitante di litio e ACE-inibitori sono stati segnalati aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche di litio e tossicità. Va evitato l’uso di Triveram con il litio, ma se tale associazione risultasse necessaria, si deve effettuare un attento monitoraggio dei livelli di litio nel siero (vedere paragrafo 4.4.).
Co-trimossazolo I pazienti che assumono co-trimossazolo come terapia concomitante, possono presentare un aumento del rischio di iperkaliemia (vedere paragrafo 4.4).
Diuretici risparmiatori di potassio (ad es. triamterene, amiloride, eplerenone, spironolattone), sali di potassio Questi medicinali sono noti per provocare iperpotassiemia (potenzialmente letale), specialmente in presenza di danno renale (effetti iperpotassiemici aggiuntivi). La combinazione di Triveram con questi medicinali va evitata (vedere paragrafo 4.4). Se, nonostante ciò, l’uso concomitante fosse indicato, essi devono essere utilizzati con cautela e con frequente monitoraggio dei livelli di potassio sierico e della creatinina.
Amlodipina Dantrolene (infusione) Negli animali, dopo somministrazione di dantrolene per via endovenosa e di verapamil, si sono osservati fibrillazione ventricolare letale e collasso cardiovascolare associati con iperpotassiemia. A causa del rischio di iperpotassiemia, si raccomanda di evitare la co-somministrazione di medicinali contenenti bloccanti dei canali del calcio come Triveram in pazienti suscettibili di sviluppare ipertermia e nel trattamento dell’ipertermia maligna.
Atorvastatina/ Amlodipina Pompelmo o succo di pompelmo Va evitata la co-somministrazione di abbondanti quantità di succo di pompelmo e atorvastatina (vedere tabella 1). Va evitata la somministrazione di Triveram, che contiene amlodipina, con pompelmo o succo di pompelmo, poiché in alcuni pazienti può aumentare la biodisponibilità, con conseguente incremento dell’effetto di abbassamento della pressione sanguigna.
Uso concomitante che richiede precauzioni particolari:
Componente Interazione nota con il medicinale Interazione con altri medicinali
Atorvastatina Inibitori moderati del CYP3A4 Gli inibitori moderati del CYP3A4 (ad es., eritromicina, diltiazem, verapamil e fluconazolo) possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di atorvastatina (vedere tabella 1). È stato osservato che l’uso combinato di eritromicina e statine aumenta il rischio di miopatia. Non sono stati effettuati studi di interazione che abbiano valutato gli effetti di amiodarone o verapamil su atorvastatina. Sia amiodarone che verapamil sono noti per inibire l’attività del CYP3A4 e la co- somministrazione con atorvastatina può comportare un aumento dell’esposizione all’atorvastatina. Pertanto, deve essere presa in considerazione una dose massima più bassa del componente atorvastatina presente in Triveram e si raccomanda un appropriato monitoraggio clinico del paziente quando il prodotto è impiegato in concomitanza con inibitori moderati del CYP3A4. È raccomandato un appropriato monitoraggio clinico dopo l’inizio del trattamento con l’inibitore o a seguito di successivi adattamenti della dose.
Induttori del CYP3A4 La somministrazione concomitante di atorvastatina con induttori del citocromo P450 3A (ad es., efavirenz, rifampicina, erba di San Giovanni) può portare a riduzioni variabili delle concentrazioni plasmatiche di atorvastatina (vedere tabella 1). A causa del doppio meccanismo di interazione della rifampicina (induzione del citocromo P450 3A ed inibizione del trasportatore epatocitico della ricaptazione OATP1B1), la somministrazione simultanea di Triveram con rifampicina è raccomandata, poiché la somministrazione ritardata di atorvastatina dopo la somministrazione di rifampicina è stata associata ad una riduzione significativa di concentrazioni plasmatiche di atorvastatina. L’effetto della rifampicina sulle concentrazioni di atorvastatina negli epatociti è, tuttavia, sconosciuto e se la somministrazione concomitante non può essere evitata, i pazienti devono essere attentamente monitorati.
Digossina Quando vengono co-somministrate dosi multiple di digossina e 10 mg di atorvastatina, le concentrazioni di digossina allo stato stazionario (steady-state) aumentano leggermente (vedere tabella 2). I pazienti che assumono digossina devono essere appropriatamente monitorati.
Ezetimibe L’uso di ezetimibe da solo è associato ad eventi muscolari, inclusa la rabdomiolisi. Il rischio di questi eventi può pertanto aumentare con l’uso concomitante di ezetimibe e Triveram. È raccomandato un appropriato monitoraggio clinico di questi pazienti.
Acido fusidico La somministrazione concomitante di acido fusidico per via sistemica e statine, può aumentare il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi. Il meccanismo di questa interazione (se di natura farmacodinamica e/o farmacocinetica) è ancora sconosciuto. Sono stati riportati casi di rabdomiolisi (inclusi alcuni fatali) in pazienti che assumevano questa combinazione. Se il trattamento con acido fusidico per via sistemica è necessario, l’assunzione di Triveram deve essere interrotta per tutta la durata del trattamento con acido fusidico (vedere paragrafo 4.4).
Gemfibrozil/derivati dell’acido fibrico L’uso di fibrati da soli è occasionalmente associato ad eventi muscolari correlati, inclusa la rabdomiolisi (vedere tabella 1). Il rischio di questi eventi può aumentare con l’uso concomitante di derivati dell’acido fibrico e atorvastatina. Se la somministrazione simultanea non può essere evitata, per raggiungere l’obiettivo terapeutico, deve essere usato Triveram in cui è presente il dosaggio più basso di atorvastatina, ed il paziente deve essere appropriatamente monitorato (vedere paragrafo 4.4).
Inibitori delle proteine di trasporto Gli inibitori delle proteine di trasporto (ad es., ciclosporina) possono aumentare l’esposizione sistemica all’atorvastatina (vedere tabella 1). L’effetto dell’inibizione dei trasportatori epatocitici della ricaptazione sulle concentrazioni di atorvastatina negli epatociti è sconosciuto. Se la somministrazione concomitante non può essere evitata, si deve procedere alla riduzione della dose ed al monitoraggio clinico relativo all’efficacia.
Warfarin In uno studio clinico condotto su pazienti sottoposti a terapia cronica con warfarin, la co- somministrazione giornaliera di 80 mg di atorvastatina con warfarin ha causato una lieve riduzione di circa 1,7 secondi nel tempo di protrombina, durante i primi 4 giorni di terapia, tempo che è ritornato a valori normali entro 15 giorni di trattamento con atorvastatina. Sebbene siano stati riportati rarissimi casi clinicamente rilevanti di interazioni con anticoagulanti, nei pazienti che assumono anticoagulanti cumarinici, il tempo di protrombina deve essere verificato prima di iniziare il trattamento con Triveram ed abbastanza frequentemente nella fase iniziale della terapia per garantire che non si verifichino alterazioni significative del tempo di protrombina. Una volta che è stato accertato un tempo di protrombina stabile, i tempi di protrombina possono essere monitorati agli intervalli di tempo usualmente raccomandati per i pazienti trattati con anticoagulanti cumarinici. Se la dose della componente di atorvastatina presente in Triveram cambia o è discontinua, deve essere ripetuta la stessa procedura. In pazienti che non assumono anticoagulanti, la terapia con atorvastatina non è stata associata a sanguinamento o a cambiamenti del tempo di protrombina.
Perindopril Agenti antidiabetici (insuline, agenti ipoglicemici orali) Studi epidemiologici suggeriscono che la somministrazione concomitante di ACE-inibitori e medicinali antidiabetici (insuline, agenti ipoglicemizzanti orali) può causare un aumentato effetto di riduzione del glucosio nel sangue, con il rischio di ipoglicemia. Sembra sia più probabile che questo fenomeno si manifesti durante le prime settimane del trattamento combinato e nei pazienti con danno renale. Il controllo glicemico deve essere attentamente monitorato durante il primo mese di trattamento.
Baclofene Maggiore effetto antipertensivo. Monitorare la pressione sanguigna e se necessario adattare il dosaggio del farmaco antipertensivo.
Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) (inclusa aspirina ≥ 3 g/giorno) Quando gli ACE-inibitori vengono somministrati contemporaneamente a farmaci antinfiammatori non steroidei (ad es., acido acetilsalicilico, a regimi di dosaggio antinfiammatorio, inibitori COX-2 e FANS non selettivi), si può verificare una riduzione dell’effetto antipertensivo. L’uso contemporaneo di ACE-inibitori e FANS può portare ad un aumentato rischio di peggioramento della funzionalità renale, compresa una possibile insufficienza renale acuta, ed un aumento del potassio sierico, soprattutto nei pazienti con pre- esistente ridotta funzionalità renale. L’associazione di Triveram con FANS deve essere somministrata con cautela, specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e, dopo l’inizio della terapia concomitante, deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzionalità renale ed, in seguito, periodicamente.
Racecadotril È noto che gli ACE inibitori (ad es. perindopril) possono causare angioedema. Questo rischio può essere aumentato quando usati in concomitanza con racecadotril (un medicinale utilizzato per il trattamento della diarrea acuta).
Inibitori di mTOR (ad es. sirolimus, everolimus, temsirolimus) I pazienti che assumono come terapia concomitante inibitori di mTOR possono presentare un aumento del rischio di angioedema (vedere paragrafo 4.4).
Amlodipina Inibitori del CYP3A4 L’uso concomitante di amlodipina con inibitori forti o moderati del CYP3A4 (inibitori delle proteasi, antifungini azolici, macrolidi quali eritromicina o claritromicina, verapamil o diltiazem), può dare luogo ad un significativo aumento dell’esposizione verso amlodipina. Nei soggetti anziani, le conseguenze cliniche di tali variazioni farmacocinetiche possono risultare più pronunciate. Pertanto possono essere richiesti il monitoraggio clinico e l’adattamento della dose. Il rischio di ipotensione in pazienti che ricevono claritromicina con amlodipina è aumentato. Quando amlodipina è co-somministrata con claritromicina, si raccomanda una più stretta osservazione dei pazienti.
Induttori del CYP3A4 L’uso concomitante degli induttori del CYP3A4 può far variare le concentrazioni plasmatiche di amlodipina. Pertanto, la pressione del sangue deve essere controllata e deve essere presa in considerazione una regolazione del dosaggio sia durante che dopo la somministrazione concomitante, in particolare, con gli induttori potenti del CYP3A4 (ad esempio rifampicina, hypericum perforatum).
Uso concomitante da tenere in considerazione:
Componente Interazione nota con il medicinale Interazione con altri medicinali
Atorvastatina Colchicina Nonostante non siano stati condotti studi di interazione tra atorvastatina e colchicina, sono stati osservati casi di miopatia a seguito di loro co- somministrazione, e si deve dunque usare cautela nel prescrivere atorvastatina insieme con colchicina.
Colestipolo Le concentrazioni plasmatiche di atorvastatina e dei suoi metaboliti attivi possono essere più basse (di circa il 25%) quando colestipolo viene co- somministrato con atorvastatina. Tuttavia, gli effetti sui lipidi sono risultati maggiori quando atorvastatina e colestipolo sono stati somministrati insieme, rispetto a quando gli stessi sono stati somministrati separatamente.
Contraccettivi orali La co-somministrazione di atorvastatina con un contraccettivo orale produce l’aumento delle concentrazioni plasmatiche di noretindrone e di etinilestradiolo (vedere tabella 2).
Perindopril Gliptine (linagliptin, saxagliptin, sitagliptin, vildagliptin) In pazienti co-trattati con un ACE-inibitore, aumento del rischio di angioedema, dovuto alla diminuzione dell’attività di dipeptidil peptidase IV (DPP-IV), causata dalla gliptina.
Simpatomimetici I simpatomimetici possono ridurre gli effetti antipertensivi degli ACE-inibitori.
Antidepressivi triciclici/ Antipsicotici/Anestetici L’uso concomitante di alcuni medicinali anestetici, antidepressivi triciclici e antipsicotici, con ACE-inibitori, può risultare nell’ulteriore riduzione della pressione sanguigna (vedere paragrafo 4.4).
Oro Raramente sono state osservate reazioni nitritoidi (i sintomi includono vampate alla faccia, nausea, vomito e ipotensione), in pazienti in trattamento con oro per via iniettabile (sodio aurotiomalato) e concomitante terapia con ACE-inibitori, incluso perindopril.
Amlodipina Digossina, atorvastatina o warfarin In studi clinici di interazione, amlodipina non ha modificato la farmacocinetica di atorvastatina, digossina o warfarin.
Tacrolimus Il rischio di elevati livelli di tacrolimus nel sangue è aumentato quando è co-somministrata amlodipina. Per evitare tossicità di tacrolimus, la somministrazione di amlodipina in un paziente trattato con tacrolimus richiede il monitoraggio dei livelli di tacrolimus nel sangue e un aggiustamento della dose di tacrolimus quando necessario.
Meccanismo target di Rapamicina (inibitore di mTOR) Gli inibitori di mTOR come sirolimus, temsirolimus ed everolimus, sono substrati dell’enzima CYP3A. Amlodipina è un debole inibitore di CYP3A. Quando gli inibitori di mTOR sono utilizzati in combinazione con amlodipina, può aumentare l’esposizione agli inibitori di mTOR.
Ciclosporina Non sono stati condotti studi di interazione tra ciclosporina e amlodipina in volontari sani o altre popolazioni, ad eccezione di pazienti sottoposti a trapianto del rene, dove sono state osservate aumenti variabili delle concentrazioni di ciclosporina (mediamente tra 0% - 40%). Bisogna considerare un monitoraggio dei livelli di ciclosporina in pazienti con trapianto del rene e uso di amlodipina. A seconda delle necessità, vanno effettuate delle riduzioni di dose di ciclosporina.
Perindopril / Amlodipina Agenti antitipertensivi e vasodilatori L’uso concomitante di questi agenti può aumentare gli effetti ipotensivi di Triveram. L’uso concomitante con nitroglicerina ed altri nitrati, o altri vasodilatatori, può ridurre ulteriormente la pressione sanguigna.
Tabella 1. Effetto della co-somministrazione del medicinale sulla farmacocinetica di atorvastatina
Medicinale co- somministrato e regime di dosaggio Atorvastatina
Dose Variazione di AUC& Raccomandazione clinica#
Tipranavir 500 mg BID/Ritonavir 200 mg BID, 8 giorni (giorni da 14 a 21) 40 mg al giorno 1, 10 mg al giorno 20 ↑ 9,4 volte Nel caso in cui la co- somministrazione con atorvastatina sia necessaria, non superare i 10 mg di atorvastatina al giorno. È raccomandato il monitoraggio clinico di questi pazienti.
Telaprevir 750 mg, q8h, 10 giorni 20 mg, SD ↑ 7.9 volte
Ciclosporina 5,2 mg/kg/giorno, dose stabile 10 mg, OD, per 28 giorni ↑ 8,7 volte
Lopinavir 400 mg BID/ Ritonavir 100 mg BID, 14 giorni 20 mg, OD, per 4 giorni ↑ 5,9 volte Nel caso in cui la co- somministrazione con l’atorvastatina sia necessaria, sono raccomandate dosi inferiori di mantenimento di atorvastatina. Con dosi di atorvastatina maggiori di 20 mg, è raccomandato il monitoraggio clinico di questi pazienti.
Claritromicina 500 mg BID, 9 giorni 80 mg, OD, per 8 giorni ↑ 4,4 volte
Saquinavir 400 mg BID/ Ritonavir (300 mg BID dai giorni 5-7, aumentato a 400 mg BID al giorno 8), giorni 4-18, 30 min dopo la dose di atorvastatina 40 mg, OD, per 4 giorni ↑ 3,9 volte Nel caso in cui la co- somministrazione con atorvastatina sia necessaria, sono raccomandate dosi di mantenimento più basse di atorvastatina. A dosi di atorvastatina che superano i 40 mg, è raccomandato il monitoraggio clinico di questi pazienti.
Darunavir 300 mg BID/ Ritonavir 100 mg BID, 9 giorni 10 mg, OD, per 4 giorni ↑ 3,3 volte
Itraconazolo 200 mg OD, 4 giorni 40 mg, SD ↑ 3,3 volte
Fosamprenavir 700 mg BID/ Ritonavir 100 mg BID, 14 giorni 10 mg, OD, per 4 giorni ↑ 2,5 volte
Fosamprenavir 1400 mg BID, 14 giorni 10 mg, OD, per 4 giorni ↑ 2,3 volte
Nelfinavir 1250 mg BID, 14 giorni 10 mg, OD, per 28 giorni ↑ 1,7 volte^ Nessuna raccomandazione specifica.
Succo di pompelmo, 240 ml OD* 40 mg, SD ↑ 37% Va evitata la concomitante assunzione di atorvastatina e di abbondanti quantità di succo di pompelmo.
Diltiazem 240 mg OD, 28 giorni 40 mg, SD ↑ 51%^ Dopo l’inizio della terapia o successivi adattamenti della dose di diltiazem, è raccomandato un appropriato monitoraggio clinico di questi pazienti.
Eritromicina 500 mg QID, 7 giorni 10 mg, SD ↑ 33%^ Sono raccomandati una dose massima più bassa ed il monitoraggio clinico di questi pazienti.
Amlodipina 10 mg, dose singola 80 mg, SD ↑ 18% Nessuna raccomandazione specifica.
Cimetidina 300 mg QID, 2 settimane 10 mg, OD, per 4 settimane ↓ meno dell’1%^ Nessuna raccomandazione specifica.
Colestipol 10 g BID, 24 settimane 40 mg, OD, per 8 settimane 0.74** Nessuna raccomandazione specifica.
Sospensione antiacida di magnesio ed alluminio idrossido, 30 ml QID, 2 settimane 10 mg, OD, per 4 settimane ↓ 35%^ Nessuna raccomandazione specifica.
Efavirenz 600 mg OD, 14 giorni 10 mg per 3 giorni ↓ 41% Nessuna raccomandazione specifica.
Rifampicina 600 mg OD, 7 giorni (co- somministrazione) 40 mg SD ↑ 30% Se la co-somministrazione non può essere evitata, è raccomandata la co- somministrazione simultanea di atorvastatina con rifampicina, accompagnata da monitoraggio clinico.
Rifampicina 600 mg OD, 5 giorni (dosi separate) 40 mg SD ↓ 80%
Gemfibrozil 600 mg BID, 7 giorni 40 mg SD ↑ 35% Sono raccomandati una dose di partenza più bassa e monitoraggio clinico di questi pazienti.
Fenofibrato 160 mg OD, 7 giorni 40 mg SD ↑ 3% Sono raccomandati una dose di partenza più bassa e monitoraggio clinico di questi pazienti.
Boceprevir 800 mg TID, 7 giorni 40 mg SD ↑ 2,3 volte Sono raccomandati una dose di partenza più bassa e monitoraggio clinico di questi pazienti. Durante la co- somministrazione con boceprevir, la dose di atorvastatina non deve superare il dosaggio giornaliero di 20 mg.
OD = una volta al giorno (once daily), SD = dose singola (single dose), BID = due volte al giorno (twice daily), QID = quattro volte al giorno (four times daily), TID = tre volte al giorno (three times daily). L’incremento è indicato come “↑”, la riduzione come “↓” & I dati forniti come variazione di “x volte” rappresentano un semplice rapporto tra co-somministrazione e somministrazione di atorvastatina da sola (ad es., 1-volta = nessun cambiamento). I dati forniti come variazione% rappresentano la differenza% relativa alla sola atorvastatina (ad es., 0% = nessun cambiamento). # Vedere paragrafi 4.4 e 4.5 per il significato clinico. *Contiene una o più componenti che inibiscono CYP3A4 e può causare l’aumento delle concentrazioni plasmatiche del medicinale metabolizzato da CYP3A4. L’assunzione di un bicchiere da 240 ml di succo di pompelmo ha provocato una riduzione dell’AUC del 20,4% per il metabolita ortoidrossi attivo. Abbondanti quantità di succo di pompelmo (oltre 1,2 l al giorno per 5 giorni) hanno provocato un aumento dell’AUC di atorvastatina di 2,5 volte e l’AUC del componente attivo (atorvastatina e metaboliti). ^ Attività totale equivalente di atorvastatina Tabella 2. Effetto di atorvastatina sulla farmacocinetica dei medicinali co-somministrati
Regime di dosaggio di atorvastatina Medicinale co-somministrato
Medicinale/Dose (mg) Variazione di AUC& Raccomandazione clinica
80 mg, OD, per 10 giorni Digossina, 0,25 mg, OD, 20 giorni ↑ 15% I pazienti che assumono digossina devono essere monitorati in modo appropriato.
40 mg, OD, per 22 giorni Contraccettivo orale OD, 2 mesi   Nessuna raccomandazione specifica.
- Noretindrone, 1 mg ↑ 28%
- Etinilestradiolo, 35 mcg ↑ 19%
80 mg, OD, per 15 giorni *Fenazone, 600 mg, SD ↑ 3% Nessuna raccomandazione specifica.
10 mg, SD Tipranavir 500 mg, BID/ritonavir 200 mg BID, 7 giorni Nessuna variazione Nessuna raccomandazione specifica.
10 mg, OD, per 4 giorni Fosamprenavir 1400 mg, BID, 14 giorni ↓ 27% Nessuna raccomandazione specifica.
10 mg, OD, per 4 giorni Fosamprenavir 700 mg BID/ritonavir 100 mg BID, 14 giorni Nessuna variazione Nessuna raccomandazione specifica.
OD = una volta al giorno, SD = dose singola, BID = due volte al giorno L’incremento è indicato come “↑”, la riduzione come “↓” & I dati forniti come variazione% rappresentano la differenza% relativa alla sola atorvastatina (ad es., 0% = nessun cambiamento). * La co-somministrazione di dosi multiple di atorvastatina e fenazone ha mostrato un effetto minimo o non rilevabile nella clearance di fenazone.

Scheda tecnica (RCP) Composizione:

Una compressa rivestita con film contiene 10,82 mg di atorvastatina calcio triidrato, equivalenti a 10 mg di atorvastatina, 5 mg di perindopril arginina, equivalenti a 3,40 mg di perindopril e 6,94 mg di amlodipina besilato, equivalenti a 5 mg di amlodipina. [Una compressa rivestita con film contiene 21,64 mg di atorvastatina calcio triidrato, equivalenti a 20 mg di atorvastatina, 5 mg di perindopril arginina, equivalenti a 3,40 mg di perindopril e 6,94 mg di amlodipina besilato, equivalenti a 5 mg di amlodipina] [Una compressa rivestita con film contiene 21,64 mg di atorvastatina calcio triidrato, equivalenti a 20 mg di atorvastatina, 10 mg di perindopril arginina, equivalenti a 6,79 mg di perindopril e 6,94 mg di amlodipina besilato, equivalenti a 5 mg di amlodipina] [Una compressa rivestita con film contiene 21,64 mg di atorvastatina calcio triidrato, equivalenti a 20 mg di atorvastatina, 10 mg di perindopril arginina, equivalenti a 6,79 mg di perindopril e 13,87 mg di amlodipina besilato, equivalenti a 10 mg di amlodipina] [Una compressa rivestita con film contiene 43,28 mg di atorvastatina calcio triidrato, equivalenti a 40 mg di atorvastatina, 10 mg di perindopril arginina, equivalenti a 6,79 mg di perindopril e 13,87 mg di amlodipina besilato, equivalenti a 10 mg di amlodipina] Eccipienti con effetti noti: lattosio monoidrato (27,46 mg per Triveram 10/5/5 mg, 54,92 mg for Triveram 20/5/5 mg, 20/10/5 mg e 20/10/10 mg, e 109,84 mg per Triveram 40/10/10 mg). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Farmaci

SERVIER ITALIA SpA

TRIVERAM30CPR RIV 20+10+10MG

PRINCIPIO ATTIVO:

PREZZO INDICATIVO:13,72 €

SERVIER ITALIA SpA

TRIVERAM30CPR RIV 20+10+5MGFL

PRINCIPIO ATTIVO:

PREZZO INDICATIVO:12,62 €

SERVIER ITALIA SpA

TRIVERAM30CPR RIV 20+5+5MG FL

PRINCIPIO ATTIVO:

PREZZO INDICATIVO:12,26 €