La risposta

Altro Starbene Risponde x

Gentile Lettrice, la ringrazio della domanda, che mi consente di fare un piccolo approfondimento, iniziamo col dire che in nutrizione dobbiamo sempre scegliere osservando di fronte a noi una ”bilancia con due piatti” perche’ per ogni scelta che facciamo, esistono un effetto positivo ed uno negativo o contrario !Cosi’ nulla e’ semplice da scegliere e nulla puo’ essere considerato completamente corretto e per sempre in un dato organismo, in piu’ consideri che esistono vari livelli di ”sopportazione” che ognuno di noi ha di fronte agli errori alimentari o abusi .Le solanacee prima di tutto non sono piante originate in Europa, alcune arrivano dal Sud America…e come noi possiamo verificaree, sarebbe piu’ opportuno scegliere alimenti piu’ tipici delle nostre aree, anche per tradizione, perche’ nei secoli, l’essere umano ”si abitua” a tollerare le condizioni ambientali  e alimentari  in funzione a cio’ che gli e’ piu’ familiare.   Un esempio lo vediamo anche quando ci capita di andare in un paese dal clima molto differente dal nostro, ci ammaliamo di infezioni batteriche o virali facilmente, perche’ non siamo abituati necessariamente a batteri e virus che sono piu’ tipici di certe aree geogrffiche, mentre le popolazioni indigene di quelle aree  sopportno bene quelle patologie .Secondariamente, tutti gli alimenti che lei assume troppo spesso causeranno un accumulo di tossin nell’organismo / una iperattivita’ di certi recettori a quelle caratteristiche contenute dentro l’alimento mangiato troppo spesso e lei si sentira’ addosso sintomi pur mangiando  in futuro solo piccolissime quantita’ di alimento.( e’ il meccanismo con cui si formano le intollernze alimentari).Terzo, sembra che la eccessiva introduzione di solanacee sia correlata con alterazioni nel metaolismo del calcio. Questo sembra essere destabilizzato dal fatto che la solanidina (l’alcaloide derivato da solanina e chaconina) abbia una molecola molto simile alla vitamina D3, fino al punto di favorire il prelievo di calcio dalle ossa e il suo deposito in giunture e tessuti molli (forse anche le arterie, causando arteriosclerosi). Questo peggiorerebbe dolori articolari, artrite, artrosi nei soggetti geneticamente predisposti. Quarto, ho constatato che nelle persone con psoriasi o figli di psoriasici,  la somiglianza della solanidina con la vitamina D3 ingannerebbe i recettori presenti nella pelle che si occupano di moderare la proliferazione cellulare (proliferazione che, degenerando, provoca appunto la psoriasi). Con la vitamina D3 i recettori si attivano, con la solanidina no, peggiorando o scatenando la malattia, e mi cred se le dico che la psoriasi oggi e’ molto diffusa, e anche molto fastidiosa e socialmente non accettata cosi’ bene.Quinto, si ricordi che i pomodori sono ortaggi prevalentemente estivi, e mangiandoli tutto l’anno si crea una eccessiva attivazione di meccanismo specifici difficili da spiegare in questo contesto, ma tali da dimostrare praticamente che le persone vanno incontro ad una acidosi latente e piu’ facilmente a calcoli renali o attacchi del genere, infezioni urinarie o ginecologiche.Pertanto, alla luce di queste, ma ce ne sono moltissime altre ragioni, e alla luce del fatto che non si puo’ mangiare ogni giorno patate, pomodori e melanzane se si vuole rimanere in forma ed in salute ( e mi creda io ero pazza per questi ortaggi, quindi so che effettivamente sia un sacrificio) dobbiamo prendere l’abitudine a mangiare solo una volta a settimana il pomodoro in inverno, mentre da giugno a settembre, se vuole potra’ mangiarlo piu’ spesso, la patata la consiglio 3 volte al mese, lo stesso per la melanzana, il peperoncino invece se vuole lo puo’ assumere anche piu’ frequentemente.Un caloroso abbraccio, dott.ssa Lucia Premda Costucci