Intussuscezione intestinale

Buongiorno, mia figlia 20 anni, dopo diversi episodi di nausea, mal di pancia e diarrea che pensavamo fossero causati da infezioni virali, visto che negli stessi giorni altri familiari avevano gli stessi sintomi, è stata visitata dal gastroenterologo che ha refertato intussuscezione intestinale. Fatti gli esami per celiachia, risultati negativi. Ci ha solo detto di prendere un antispastico al bisogno e ricorrere al pronto soccorso se dovesse avere un dolore più forte del normale. Ma non ho capito se questa intussuscezione va via da sola o meno (...lui parlava di recidive ?), se possiamo stare tranquilli, cosa devo fare? Sicuramente mia figlia soffre di colon irritabile da quando era bambina, è eccessivamente ansiosa e paurosa per via di ripetuti ricoveri ospedalieri quando era piccola per problemi di sindrome nefrosica e va in panico per ogni minimo dolore. I reni e le urine sono stati controllati ed è tutto ok. Le chiedo aiuto, vorrei sapere cosa fare, devo restare ferma a ciò che mi ha detto il gastroenterologo?

La risposta

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Gentilissima,La diagnosi di intussuscezione intestinale è radiologica o chirurgica (durante un intervento chirurgico); non è clinica.Pertanto, è verosimile che il Collega, in assenza di esami radiologici a supporto, abbia posto un sospetto clinico più che una diagnosi. L’intussuscezione è un evento acuto, nel quale un tratto dell’intestino si invagina dentro un altro tratto, causando ostruzione intestinale e, talvolta, sofferenza ischemica dei tratti coinvolti. Può risolversi spontaneamente o portare alla necessità di un intervento chirurgico urgente. Può recidivare, anche perchè esistono condizioni anatomiche che possono predisporre alla sua comparsa, come le aderenze da pregressa chirurgia addominale, la presenza di varianti anatomiche del tratto digerente, la presenza di lassità dei tessuti, così come la presenza di tratti intestinali più rigidi, o infiammati, o con polipi voluminosi; tuttavia, una sua recidiva non è prevedibile nè prevenibile. Da qui il consiglio di recarsi in PS in presenza di forti dolori addominali. Mi è difficile capire da quanto scritto, su cosa si basi la diagnosi e quanto questa possa essere solida, anche perchè la sintomatologia che avete descritto non è quella tipica (importanti dolori addominali e vomito).Il mio consiglio è quello di riparlarne con il Vostro Curante e con il Collega che Vi ha valutato per chiarire anche con Lui i Vostri dubbi.

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