La dieta Mediterranea protegge il cuore

Nuove evidenze scientifiche ribadiscono quanto la dieta mediterranea possa aiutare a mantenere il cuore in salute



Di recente, nel corso del meeting annuale dell'American College of Cardiology di San Diego, è stato presentato uno studio greco che ha raccolto un grande consenso tra gli specialisti: il lavoro di ricerca infatti, ha evidenziato come seguire la dieta mediterranea (ovvero privilegiare un’alimentazione a base di frutta, verdura, pesce, cereali, legumi, frutta secca e olio extra vergine d’oliva) possa ridurre di circa il 47% il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari sul lungo periodo.

Scegliere di mangiare seguendo le indicazioni della dieta mediterranea mette a riparo il cuore e tutto l’apparato cardiovascolare da eventi negativi. E non è tutto: questa tipologia di alimentazione (adatta a chiunque, indipendentemente dal sesso, dall’età e dalla condizione di salute) infatti favorisce anche la perdita di peso, abbassa il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 e ipertensione, ed infine aiuta a tenere sotto controllo i livelli circolanti di colesterolo.

Seguire la dieta mediterranea poi, non significa solo privilegiare certi alimenti piuttosto che altri, ma anche abbracciare uno stile di vita salutare, che preveda lo svolgimento di una moderata ma regolare attività fisica, che faccia del cibo un momento di importante convivialità, e che inviti a consumare prodotti freschi e di stagione, quando possibile anche a chilometro zero così da garantirne la freschezza.

Secondo le statistiche però in Italia, il Paese della dieta mediterranea per eccellenza, solamente il 15% della popolazione consumerebbe realmente la quota di frutta e verdura prevista da questo modello alimentare, che prevede inoltre, ad ogni pasto, una porzione di riso, pasta o altro cereale (meglio se integrale), accompagnato da un contorno di verdure e una porzione di carne, pesce, uova o formaggi.

Nell’ambito di una corretta alimentazione peraltro svolgono un ruolo importante anche gli spuntini, ovvero gli “spezza-fame” di metà mattina e metà pomeriggio che, se corretti, contribuiscono all’assunzione delle razioni sopra indicate.

Per cercare di limitare al massimo il consumo di cibi raffinati e bevande zuccherate quindi, è bene che questi spuntini siano a base di frutta fresca e\o yogurt.

Insomma, come peraltro rilevato dalle ricerche di settore, «poiché la dieta mediterranea si basa su tipologie di alimenti abbastanza comuni o facilmente reperibili – ha commentato il dottor Ekavi Georgousopoulou, co-autore dello studio greco – risulta evidente come sia possibile per chiunque adottare questo modello alimentare e proteggersi così, a basso costo, dalle malattie cardiache».

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