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Acne: che cosa fare a seconda dell’età e della qualità della pelle

Diffusissima negli anni dell’adolescenza, può colpire anche durante la maturità. Scopri i trattamenti più indicati a seconda della gravità del problema e della qualità della pelle

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Se soffri o hai sofferto di acne non potrai che accogliere con gioia la notizia che i ricercatori dell'Università della California (Usa), dell'Università di Jhongli (Taiwan) e della Brandenburg Medical School di Dessau (Germania), stanno studiando un “vaccino” contro questo disturbo della pelle.

La formulazione permetterebbe di sviluppare gli anticorpi contro il fattore Camp, la tossina secreta dal batterio Propionibacterium acnes, responsabile dell'acne. La ricerca, pubblicata sul Journal of Investigative Dermatology, accende grandi speranze, ma il rimedio è ancora in fase sperimentale.

Nell'attesa non resta che affidarsi alle tante armi antiacne già a disposizione.


ACNE GIOVANILE: DALL’ADOLESCENZA AI 25/26 ANNI

L’acne è l’inestetismo più diffuso tra i 12 e i 25-26 anni di età: colpisce circa l’80% dei giovani, senza distinzioni di sesso. Colpa dell’attivazione e dell'assestamento degli ormoni sessuali e, di conseguenza, delle ghiandole sebacee (organi sessuali secondari), che su una base di predisposizione genetica ne favoriscono la comparsa.

«L’acne giovanile affiora principalmente sul viso, specie su fronte, guance e collo, pur non risparmiando anche le altre zone ricche di ghiandole sebacee, come la schiena e il décolleté. In più, sul viso è spesso “polimorfa”: i brufoli (con l’estremità superiore bianca o gialla) e le papule (protuberanze rossastre/ infiammate) sono fitti, piccoli e accompagnati da comedoni o punti neri», spiega Corinna Rigoni, presidente delle Donne Dermatologhe Italia (donnedermatologhe.it)


↘ La beauty routine e le cure dermatologiche

Se l’acne è leggera, mattino e sera usa un detergente delicato a base di oli dermoaffini (oliva, jojoba o avocado). Al mattino applica un idratante con antiossidanti e antisettici, come calendula, propoli, resveratrolo, glucosamina, e senza eccipienti minerali, tipo le paraffine, che occludono i pori. Per la notte puoi scegliere tra le formule con retinolo, un ottimo seboregolatore, oppure con alfaidrossiacidi.

Per ridurre il rischio di cicatrici, sotto la crema, mattino e sera, puoi stendere un siero con Lha (lipoidrossiacidi) e acido salicilico a bassa concentrazione. Bene due gommage settimanali ultradelicati e due maschere purificanti, per esempio a base di argilla verde. Se l’acne è importante, il dermatologo potrà prescrivere antibiotici locali (da soli o con sali di zinco, per far regredire l’infiammazione) o cheratolitici a base di benzoil-perossido o di retinoidi.

Nelle forme di acne ancora più resistenti, talvolta il medico prescrive anche i retinoidi per bocca. «Vanno assunti al massimo per 3-5 mesi, sempre sotto stretto controllo medico e associati a prodotti protettivi dagli Uv e idratanti», raccomanda Corinna Rigoni.


↘ I trattamenti medico-estetici

Riducono il rischio di ritrovarti con cicatrici da acne e velocizzano i tempi di guarigione, anche quando i brufoli sono in fase attiva.

«Bene i peeling superficiali, che favoriscono il turnover cellulare e regolano la produzione di sebo, per esempio a base di acido retinoico allo 0,025%, oppure i peeling booster con acido citrico e mandelico. Efficaci anche i combinati, con acido salicilico, glicolico e piruvico tamponato», spiega Giuseppe Sito, medico e chirurgo estetico a Napoli, Milano e Torino. In media occorrono 6-8 sedute (circa 150 € l’una).

In alternativa, per l’acne in fase attiva è indicato il Laser Ktp, che limitando la produzione di sebo aiuta a ridurre il numero, la frequenza e la severità dei brufoletti (sedute richieste in media: 4-5, da circa 250 € l’una).


↘ L’aiuto in più: il massaggio antiacne

Il linfodrenaggio manuale è conosciuto come uno dei trattamenti di punta della cellulite e dei gonfiori.

«Ma contrasta anche l’acne, perché i suoi movimenti leggeri di sfioramento e pompaggio, che danno impulso alla circolazione linfatica, svuotando il tessuto infiltrato e carico di tossine riducono l'infiammazione», spiega l’esperta Denisa Giardini. Occorre un ciclo di minimo 10 sedute per ottenere risultati apprezzabili. Info: aidmov.it


ACNE ADULTA: DAI 27/28 ANNI AI 40/45 ANNI

Le 30-40enni di oggi dimostrano mediamente dieci anni di meno. Ma una donna su cinque si deve confrontare anche con il ritorno dell’acne.

«A causarla ci possono essere fattori genetici o disturbi ormonali, come l’ovaio policistico, ma più spesso c’è solo una risposta anomala delle ghiandole sebacee. Attenzione al fumo, che altera il microcircolo e la composizione del sebo, e allo stress, che causa una secrezione eccessiva dell’ormone cortisolo, stimolando l’attività delle ghiandole sebacee», spiega Rigoni.

L’acne tardiva si presenta solitamente con papule grosse e isolate, che tendono a incistarsi e a comparire su mento, zona mandibolare e attorno alle labbra.


↘ La beauty routine e le cure dermatologiche

Punta su detergenti per pelli impure (se l’acne è blanda) o specifici per pelli acneiche, ma sempre delicati per evitare di iper-stimolare le ghiandole sebacee per effetto rebound. Per il trattamento sono indicate le formule a base di alfa-idrossiacidi, come l’acido glicolico, citrico e lattico che, oltretutto, grazie all’effetto esfoliante sono utili anche per attenuare le rughette. Utili anche due maschere settimanali all’acido salicilico o alla vitamina C.

«Se l’acne è estesa, la sera puoi applicare una crema all’acido retinoico in forma spessa, come fosse una maschera, lasciarla agire solo per 20 minuti prima di coricarti, anziché tutta la notte, e poi eliminarla con detergenti delicati prima di stendere la tua solita crema cosmetica: così il principio attivo, tra i più utilizzati perché seboregolatore e cheratolitico, è ben tollerato anche dalle pelli più sensibili», consiglia Rigoni.


↘ I trattamenti medico-estetici

Sull’acne in fase attiva, si può ricorrere a un peeling dedicato, con acido salicilico, mandelico e shikimico e con lepargilato sodico: bastano 3 sedute coadiuvate dall’applicazione di una maschera domiciliare.

«In alternativa, c’è una tecnica off label (cioè non autorizzata per la cura dell'acne ma che il medico può utilizzare sotto la sua responsabilità), il microbotox, con iniezioni di botulino in dosi omeopatiche, che hanno una spiccata azione seboregolatrice. Occorrono 3 sedute, da circa 200 € l’una», dice il medico estetico Giuseppe Sito.

Per le cicatrici da acne pregressa, invece, puoi ricorrere al laser frazionale (3-5 sedute; circa 300 € l’una), alternato alla biorivitalizzazione con acido ialuronico e con pool di vitamine e aminoacidi, o alla biorigenerazione Prp, ad altissima concentrazione di fattori di crescita, ottenuti dalla centrifugazione di un piccolo campione del tuo sangue (2-3 sedute; circa 500 € l’una).


↘ L'aiuto in più: i rimedi naturali antibrufoli

Meghan Markle, qualche anno fa, ha rivelato di applicare direttamente sulle papulette una goccia di tea tree oil.

«In effetti, grazie alle spiccate proprietà antibatteriche e antinfiammatorie, l’olio di melaleuca è un ottimo rimedio locale», conferma Carlo Di Stanislao, dermatologo, allergologo ed esperto di medicine non convenzionali, che consiglia anche, per riequilibrare la produzione di sebo e sedare l'infiammazione, tisane depurative a base di bardana, con liquirizia se i brufoli sono molto arrossati, da bere mattino e sera lontano dai pasti per 2 mesi.


ACNE MATURA: DOPO I 46/47 ANNI

«Moltissime donne, nella delicata fase del climaterio, sono interessate dall’acne, che è fortemente condizionata dalla rivoluzione ormonale tipica di questa fase, con la caduta degli ormoni estrogeni e il conseguente aumento degli androgeni», spiega la dermatologa Corinna Rigoni.

Anche a questa età l'acne predilige il terzo inferiore del viso (mento, mandibola e zona intorno alle labbra) ed è caratterizzata da papule grosse, che tendono facilmente a incistarsi anche per l’ispessimento cutaneo tipico dell’età.


↘ La beauty routine e le cure dermatologiche

Valgono orientativamente le stesse cure-base dell’acne tardiva under 50anni, ma, in più, occorre contrastare con ancora maggior vigore l’ispessimento della pelle, sempre più importante a causa dell'invecchiamento.

«Sono indicate le linee con esfolianti come il retinolo, con i beta-idrossiacidi o con poli-idrossiacidi, come il gluconolattone e l’acido lattobionico, questi ultimi anche di forte stimolo per il collagene e l’elastina, quindi ottimi antietà», spiega Rigoni.

Se le papule sono molto grosse e infiammate, validi anche i detergenti e le creme con benzoil perossido (un cheratolitico), ma a una concentrazione diversa a seconda del tipo di pelle, per evitare irritazioni cutanee. Per cercare di appiattire le papule molto rilevate e incistate, per circa sei mesi, tutte le sere, puoi applicare un cerotto o uno sheet, ossia un foglio di silicone (in farmacia).


↘ I trattamenti medico-estetici

È utile la nuova terapia biofotonica con metodica Kleresca. «Questa tecnica utilizza una luce multi Led ad alta intensità che attiva un gel fotoconvertitore, il quale emette una luce fluorescente che aggredisce le cause dell’acne, compreso il batterio P.acnes, e stimola le cellule cutanee a produrre citochine antinfiammatorie. Oltretutto, questa tecnica è un ottimo antietà, poiché l’azione combinata della luce azzurra e dei cromofori contenuti nella crema che si applica prima del trattamento stimola fortemente il collagene», spiega Sito. Servono circa 4 sedute, da 200€ l’una.

Aggiunge la dottoressa Rigoni: «Bene anche il trattamento esfoliante con acido piruvico, che stimolando l’attività dei fibroblasti, dona nuovo turgore all’epidermide». Occorrono circa 6-7 sedute, a partire da 150 € l’una.


↘ L'aiuto in più: la fuga antistress

Una soluzione antiacne molto valida e rilassante, capace di contrastare lo stress che è una concausa del problema, sono i soggiorni mirati in una Spa termale, per cicli di fanghi e altre applicazioni con acque sulfuree (per esempioSirmione, termedisirmione.com) e con acque salsobromoiodiche (come a Salsomaggiore, termedisalsomaggiore. it, e Abano Terme, consorziotermeeuganee.it).

«Sia le acque sulfuree sia le salsobromoiodiche, oltre a combattere l’infiammazione acneica, svolgono in più una spiccata azione esfoliante e drenante e per questo contrastano anche l’ispessimento della cute e favoriscono il turnover cellulare, rendendo la pelle più levigata e luminosa», sottolinea il dermatologo Carlo Di Stanislao. L’ideale è effettuare cicli di trattamenti di almeno 10 applicazioni.



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Articolo pubblicato sul n. 42 di Starbene in edicola dal 2/10/2018

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