Secchezza e ipersensibilità sono problematiche cutanee sempre più diffuse. Secondo una ricerca condotta su un migliaio di italiane, il 33% riferisce di avere la pelle sensibile, il 17% molto secca. Una su dieci denuncia arrossamenti frequenti e il 4% soffre di prurito.
I cambiamenti climatici, l’inquinamento e l’adozione di abitudini malsane (fumo, dieta scorretta, poco sonno) sono i maggiori responsabili di questi disagi. Per combatterli, è necessario distinguere le tipologie di pelle e adottare rimedi adeguati a ciascuna situazione.
Come si riconosce la pelle secca
Una pelle secca e disidratata è opaca e ruvida in superficie. Perde con facilità la sua morbidezza ed elasticità, si screpola e si desquama frequentemente e tende a invecchiare precocemente.
Inoltre soffre per le aggressioni ambientali perché il suo mantello idrolipidico di superficie è impoverito e l’epidermide risulta fragile e indifesa. Rugosità, ispessimenti, perdita di tono e di luminosità dimostrano che c’è bisogno di un surplus di idratazione.
Le cause della secchezza
Molti possono essere i fattori che favoriscono la disidratazione, che si manifesta quando diminuisce il contenuto d’acqua dello strato corneo il quale, insieme ai lipidi e alle proteine, garantisce la morbidezza e l’idratazione dei tessuti: l’esposizione ai raggi UV, l’eccesso di acqua calda, l’utilizzo eccessivo di guanti o spugne abrasive, saponi e detersivi, un’alimentazione carente di vitamine, insufficiente apporto di liquidi. Ma anche alcuni trattamenti, certe malattie o l’assunzione di farmaci possono portare a vari stadi di secchezza.
Come trattare la pelle secca
Per evitare che la pelle perda le sue naturali barriere, ripararla dall’aggressione dei fattori ambientali e mantenerla sana e forte è utile trattarla con prodotti altamente idratanti e nutrienti, capaci di reintegrare gli elementi di cui è carente: acqua e lipidi.
È importante bere molto (almeno due litri d’acqua al giorno), adottare una dieta ricca di frutta e verdure e limitare i grassi saturi, per provvedere alla veicolazione delle vitamine liposolubili (A, E, D e K). Un costante nutrimento topico, attraverso creme idratanti e lenitive dalla texture ricca e fondente, favorisce il ripristino e il riequilibrio delle funzioni della pelle.
Come si riconosce la pelle sensibile
La pelle sensibile e reattiva è una pelle più fragile, con una minor soglia di tollerabilità rispetto a stimoli di per sé banali. La secchezza è il primo campanello d’allarme, poi la pelle comincia a pizzicare e tirare, compaiono desquamazione, prurito e arrossamenti frequenti.
Esistono diversi gradi di sensibilità: chi ha una carnagione chiara e sottile può reagire maggiormente ai fattori climatici, una pelle grassa diventa sensibile se maltrattata da prodotti troppo aggressivi o per lo stress, e così via.
Le cause dell’ipersensibilità
La più nota è l’ereditarietà, ma anche le aggressioni esterne dovute per esempio ad allergeni, agenti climatici esterni (freddo, vento, radiazioni solari), inquinamento, condizioni lavorative (vapori tossici o contatto con agenti tossici), uso di cosmetici e detergenti aggressivi, età, abitudine al fumo, assunzione di alcol, alimentazione inadeguata e stress e, non ultimo, reazioni psicosomatiche giocano un ruolo importante.
Come si tratta la pelle sensibile
La pelle che manifesta ipersensibilità necessita di attenzioni quotidiane: è bene utilizzare detergenti poco aggressivi, poveri di tensioattivi (molecole schiumogene), evitare alcol, cibi speziati e piccanti e pasti troppo elaborati, evitare sbalzi di temperatura, bagni troppo caldi e saune, applicare quotidianamente creme idratanti dall’azione lenitiva, calmante e antinfiammatoria. Per alleviare prurito e irritazione è utile avere sempre con sé un flacone di acqua termale micronizzata.
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