Un corso di ballo latino americano della durata di quattro mesi ha permesso ad un gruppo di over 60 di aumentare la velocità di camminata e migliorare significativamente il livello di forma fisica, entrambi fattori importanti per ridurre il rischio di malattie cardiache.
Questa la conclusione di uno studio compilato da alcuni ricercatori dell’Università dell’Illinois, durante il quale un gruppo di 54 adulti fisicamente poco attivi, con un’età media di 65 anni e composto per l’80% da donne, è stato assegnato in parte ad un corso bisettimanale di latino americano della durata di quattro mesi, ed in parte ad un programma di educazione sanitaria, ovvero ad un insieme di interventi volti a far conoscere, accettare e acquisire dei comportamenti utili a mantenere e migliorare la propria salute.
Sia all’inizio che alla fine dello studio, i partecipanti, oltre a compilare un questionario relativo ai livelli di esercizio fisico svolto settimanalmente e alle attività praticate durante il tempo libero, sono stati sottoposti ad un test finalizzato a misurare la velocità di camminata e il tempo di percorrenza su un tratto di 400 metri.
I risultati, esposti durante l’ultimo congresso dell'American Heart Association Epidemiology, hanno evidenziato come i partecipanti del gruppo del corso di latino americano avessero aumentato la velocità del passo ed i livelli di esercizio fisico settimanale in maniera più significativa rispetto a coloro che avevano seguito il ciclo di interventi di educazione sanitaria.
Se infatti i partecipanti del secondo gruppo hanno percorso 400 metri in 419 secondi all’inizio dello studio e in 409 secondi al termine della sperimentazione, il gruppo di ballerini invece è passato da 430 a meno di 392 secondi.
Anche rispetto ai livelli di attività fisica praticati durante il tempo libero, il primo gruppo ha fatto registrare un aumento da 522 a 628 minuti a settimana, mentre il secondo gruppo da 650 a quasi 818 minuti a settimana.
«Gli over 60 si trovano spesso ad essere largamente impegnati in attività assistenziali (di nipoti, figli o genitori anziani) o a far fronte ad altri tipi di responsabilità, così spesso l'attività fisica passa in secondo piano – spiega Priscilla Vásquez, autrice dello studio – Partecipare ad un corso di latino americano potrebbe rivelarsi uno strumento prezioso per lavorare sia sul piano fisico che psicologico, dal momento che spesso, oltre ai benefici fisici, i partecipanti hanno riportato anche una diminuzione dei livelli di stress».
L’aumento dei livelli di l'attività fisica nella popolazione generale è peraltro uno dei principali obiettivi perseguiti dell’American Heart Association, impegnata nel sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di dedicarsi ad almeno 150 minuti di attività fisica moderata o 75 minuti di attività fisica vigorosa alla settimana.
«La letteratura scientifica infatti ha ampiamente dimostrato come la pratica regolare di un’attività fisica consenta non solo di ridurre lo stress e migliorare equilibrio e mobilità articolare – conclude la dottoressa Vásquez – ma anche di ridurre il rischio di malattie cardiache, ictus, diabete di tipo 2 e complicazioni associate con l'avanzare dell'età».
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