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I mattoncini colorati per far emergere le potenzialità di gruppo

Esiste un metodo innovativo che unisce creatività e apprendimento esperienziale: i famosi mattoncini colorati dell’infanzia permettono alle aziende di dare voce a ogni membro del team e costruire insieme soluzioni condivise, solide e sorprendenti

Foto: iStock



Immagina questa scena: al centro di un tavolo, campeggia una costruzione apparentemente disordinata, fatta di mattoncini colorati. A prima vista potrebbe sembrare solo una torre sbilenca, assemblata senza troppa logica, ma basta avvicinarsi per scoprire che così non è: ogni mattoncino ha un preciso significato. Il blocco rosso rappresenta il tempo che manca, quello trasparente simboleggia la mancanza di chiarezza nei ruoli. C’è anche una porta che non si apre, metafora di una comunicazione che non funziona all’interno del team.

L’aspetto curioso è che quella torre non è uscita dalle mani di un bambino, ma da quelle di un manager. E in quell’oggetto fragile e simbolico si condensano le tensioni invisibili di un gruppo di lavoro. «Questa scena è piuttosto tipica di un workshop LEGO® Serious Play®, un’esperienza dove i mattoncini colorati diventano strumenti per riflettere, comunicare e cambiare», spiega il dottor Massimo Perciavalle, psicologo del lavoro e coach a Roma.

«Un metodo che ha già trasformato il modo in cui moltissimi team affrontano sfide complesse, prendono decisioni e ritrovano senso e motivazione nel lavoro quotidiano. Si gioca, sì, ma con enorme serietà, costruendo ponti tra persone, idee e visioni».

Quando il gioco si fa serio

A prima vista, vedere manager, team leader e professionisti assorti a costruire con i mattoncini colorati può sembrare curioso, quasi buffo. «Ma dietro a quelle torri colorate, a quei ponti fragili o a quelle strutture complesse si nascondono idee, emozioni, strategie», aggiunge l’esperto. «LEGO® Serious Play® è molto più di un gioco: è un metodo esperienziale con un obiettivo condiviso, che usa le mani per accendere il cervello e, soprattutto, una tecnica per pensare, comunicare e risolvere problemi in gruppo».

Durante una sessione, ogni partecipante – stimolato da una domanda – è chiamato a costruire un modello tridimensionale che rappresenta un concetto, un problema, un’opportunità o un vissuto aziendale. Attraverso le costruzioni e la narrazione che le accompagna, emergono visioni, conflitti, intuizioni e soluzioni che, nella routine di tutti i giorni, rimarrebbero spesso inespresse.

Le mani pensano prima del cervello

Non è solo una bella metafora: è neuroscienza. «Quando costruiamo con le mani, attiviamo zone del cervello legate alla memoria, all’immaginazione e all’intuizione», evidenzia il dottor Perciavalle.

«Le mani arrivano prima delle parole: danno forma ai pensieri che non sapevamo di avere e, nel farlo, ci aiutano a comprendere noi stessi e gli altri. Questo principio, che riecheggia anche nelle teorie di Jung, suggerisce che il lavoro manuale ha un potere terapeutico: ci aiuta a ritrovare la nostra essenza più autentica, a far emergere l’energia creativa e, in modo quasi spontaneo, a trasmettere entusiasmo agli altri. I modelli Lego sono strumento e mezzo per un fine condiviso insieme al committente».

Dalla torre personale alla visione comune

In una sessione di LEGO® Serious Play® ognuno inizia costruendo la propria rappresentazione individuale di un tema. Che si tratti di “successo”, “collaborazione”, “problema da risolvere” o “sfida futura”, ogni costruzione è unica, personale e simbolica. Ma poi accade qualcosa di magico: tutte le creazioni vengono messe insieme per creare un modello condiviso. «È in quel momento che il gruppo si trasforma in squadra», dice il dottor Perciavalle. «Le differenze si compongono in una visione comune. Le singole idee diventano parte di un sistema interconnesso».

Pensiamo a un team che deve affrontare una grande riorganizzazione. Ogni membro costruisce la propria paura, il proprio desiderio, il proprio ruolo. Uno rappresenta la confusione come un labirinto, un altro costruisce un ponte per simboleggiare il desiderio di comunicazione, un altro ancora una torre di osservazione per simboleggiare la leadership.

Mettere insieme questi elementi permette a tutti di visualizzare il sistema aziendale come un insieme di dinamiche vive e complesse, ma anche di scoprirne i punti di forza, le fragilità e le opportunità.

Metafore che illuminano

La vera forza di LEGO® Serious Play® sta nel potere delle metafore e dello storytelling conseguente. I mattoncini colorati diventano simboli in 3D, tangibili di concetti astratti. «Un muro può rappresentare una ,, una scala può indicare la crescita, una mano costruita con pezzi asimmetrici può raccontare un team che funziona seppur nella diversità», indica lo psicologo.

«Le metafore, una volta costruite e condivise, parlano più forte di mille slide. Rendono comprensibile ciò che prima sembrava vago. E in questo spazio ludico e simbolico, i partecipanti vengono accompagnati nella regola del “non giudizio” e si sentono liberi di esprimersi, ascoltarsi e immaginare scenari alternativi e di riflettere sugli stessi».


A chi rivolgersi per intraprendere questo percorso

Chi desidera proporre un workshop LEGO® Serious Play® nella propria azienda o nel proprio team può rivolgersi a facilitatori formati e certificati, capaci di guidare il gruppo attraverso un processo tanto creativo quanto strutturato. All’indirizzo www.seriousplayitalia.it è possibile trovare tutte le informazioni utili.

«Non serve avere una crisi in corso per decidere di fare un workshop», chiarisce il dottor Perciavalle, che da anni applica questa metodologia nei contesti aziendali. «Molto spesso le aziende si rivolgono a me per migliorare il clima interno, facilitare una nuova strategia o semplicemente per creare uno spazio sicuro e partecipativo in cui far emergere le potenzialità del gruppo. Ed è incredibile come i risultati, spesso, arrivino proprio da chi non si era mai sentito ascoltato fino in fondo».

Non è necessario essere “creativi” per partecipare, né avere familiarità con i mattoncini colorati. Quello che serve è la disponibilità a mettersi in gioco, a usare le mani per far parlare la testa e il cuore. Il resto, lo fa il metodo: preciso, profondo, sorprendente.

Durante i workshop si osservano dinamiche di leadership che solitamente restano nascoste. Alcuni guidano la costruzione collettiva, altri facilitano il dialogo, altri ancora diventano i custodi del senso. Nessuno resta ai margini. Ogni voce è ascoltata. Ogni contributo è prezioso. È un apprendimento esperienziale che unisce il fare, il sentire e il pensare. Ed è proprio questa integrazione che lascia il segno.

Ritrovare entusiasmo giocando sul serio

Alla fine di una sessione, succede qualcosa che difficilmente accade dopo una classica riunione: le persone si sentono energiche, coinvolte, motivate. Hanno riso, riflettuto, ascoltato e creato insieme. Si sono conosciute meglio, hanno costruito legami e, soprattutto, hanno ritrovato entusiasmo per ciò che fanno.

«LEGO® Serious Play® non è una bacchetta magica, ma rappresenta uno strumento potente», conclude il dottor Perciavalle. «Restituisce al lavoro quella dimensione umana e creativa che troppo spesso si perde nella routine. Trasforma il “dover fare” in “voler costruire”. E quando un team si mette a costruire sul serio, con mani, testa e cuore, allora davvero tutto diventa possibile».


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