Chi digita la parola “dieta” sui motori di ricerca, si imbatte in quasi 80 milioni di voci. Internet asseconda così l’interesse per la perdita di peso da parte dei navigatori. Gettonatissimi, poi, i portali dedicati esclusivamente al dimagrimento, con proposte di diete da seguire a distanza.
Il sito di sicurezza telematica Intel Security ha analizzato i comportamenti online degli italiani, scoprendo che il 64% degli intervistati ha cliccato almeno una volta su uno di questi siti e che quasi un quarto del campione si è iscritto a un programma per perdere peso, senza verificare la serietà del sito. Una scelta rischiosa, perché sono pochi i portali davvero affidabili.
Eppure, se si fa un’attenta selezione e si individuano staff seri, si possono ottenere ottimi risultati: «I dati in nostro possesso indicano che chi si iscrive a un programma online perde più chili, e tende a mantenere più a lungo i risultati raggiunti, rispetto a chi si reca fisicamente dallo specialista.
In media, gli utenti virtuali smaltiscono il 15% del peso in 24 settimane, mentre chi frequenta lo studio si ferma al 12%», spiega il dottor Francesco Iarrera, responsabile del Centro i riabilitazione nutrizionale Aidap di Oliveri, in Sicilia, che, oltre a seguire i pazienti in sede, ha attivato il servizio Online con il nutrizionist@.
Una conferma in questo senso arriva da un’autorevole ricerca olandese, pubblicata sul Journal of Nutrition, secondo la quale le diete informatiche «favoriscono la comunicazione e il dibattito positivo tra pazienti », quindi aiutano ad attenersi al programma.
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