di Francesca Soccorsi
Chi digita la parola “dieta” sui motori di ricerca, si imbatte in quasi 80 milioni di voci. Internet asseconda così l’interesse per la perdita di peso da parte dei navigatori. Gettonatissimi, poi, i portali dedicati esclusivamente al dimagrimento, con proposte di diete da seguire a distanza.
Il sito di sicurezza telematica Intel Security ha analizzato i comportamenti online degli italiani, scoprendo che il 64% degli intervistati ha cliccato almeno una volta su uno di questi siti e che quasi un quarto del campione si è iscritto a un programma per perdere peso, senza verificare la serietà del sito. Una scelta rischiosa, perché sono pochi i portali davvero affidabili.
Eppure, se si fa un’attenta selezione e si individuano staff seri, si possono ottenere ottimi risultati: «I dati in nostro possesso indicano che chi si iscrive a un programma online perde più chili, e tende a mantenere più a lungo i risultati raggiunti, rispetto a chi si reca fisicamente dallo specialista.
In media, gli utenti virtuali smaltiscono il 15% del peso in 24 settimane, mentre chi frequenta lo studio si ferma al 12%», spiega il dottor Francesco Iarrera, responsabile del Centro i riabilitazione nutrizionale Aidap di Oliveri, in Sicilia, che, oltre a seguire i pazienti in sede, ha attivato il servizio Online con il nutrizionist@.
Una conferma in questo senso arriva da un’autorevole ricerca olandese, pubblicata sul Journal of Nutrition, secondo la quale le diete informatiche «favoriscono la comunicazione e il dibattito positivo tra pazienti », quindi aiutano ad attenersi al programma.
SI DIVENTA PIÙ RESPONSABILI
Alla base del successo delle diete a distanza c’è più di una motivazione: «Innanzitutto la logistica. I pazienti rimangono comodamente presso la propria abitazione o sede di lavoro e, all’orario concordato, incontrano virtualmente il terapeuta. Poi, la maggiore “autoefficacia”: le persone vengono responsabilizzate molto più di quanto non accada con i metodi classici», chiarisce Iarrera.
E spiega: «Con un programma online, lo specialista offre sostegno, consigli e chiarimenti ma lascia anche grande libertà. Così, i pazienti imparano a gestire con efficacia e in autonomia il problema del peso: in pratica, diventano nutrizionisti di se stessi». Il problema resta la scarsa autorevolezza di molti siti.
Ricercatori americani della Johns Hopkins University hanno valutato duecento diete online, mettendole a confronto con le linee guida stabilite da enti come l’American Heart Association e la Obesity Society: è risultato che più dell’ 80% non era supervisionato da medici e specialisti abilitati.
LE SETTE REGOLE DA SEGUIRE
Per non incappare in programmi dimagranti improvvisati, prima di iscriverti a una dieta online, fai questi controlli.
1 «Verifica chi sia il responsabile: gli unici professionisti che possono prescrivere diete sono i dietologi (laureati in medicina), i biologi nutrizionisti e i dietisti (che preparano schemi dimagranti su indicazione medica)», spiega la dottoressa Alessandra Esposito, biologa nutrizionista.
2 I siti migliori sono quelli che prevedono una prima visita presso il centro, anziché richiedere solo la compilazione di un questionario di ingresso online. In questo modo, lo staff può verificare che il paziente abbia davvero bisogno di dimagrire: «Perdere peso quando non è necessario può rappresentare un serio rischio per la salute», avverte Francesco Iarrera.
3 Il programma dovrebbe escludere persone con patologie croniche, come il diabete. Anche se una dieta ben bilanciata comporta benefici a 360 gradi sulla salute (con un miglioramento della glicemia, dei valori della pressione, e del livello di grassi nel sangue), in presenza di malattie è necessario essere seguiti dal proprio specialista.
4 «Meglio diffidare dei portali che non pongono limiti di età: le diete devono essere affrontate con particolare cautela sia prima dei 18 anni sia dopo i 65», dice il dottor Iarrera.
5 Conviene girare alla larga, poi, da slogan mirabolanti come “10 chili in una settimana”: non è possibile ottenere un dimagrimento sano e duraturo in pochi giorni.
6 Leggi con attenzione l’indirizzo dei siti: gli esperti di sicurezza informatica di Intel Security hanno intercettato link con un indirizzo molto simile a quello di portali noti, come Wait Watchers invece di Weight Watchers, che spesso hanno il solo obiettivo di vendere prodotti.
7 «Prima di iscriverti contatta telefonicamente il centro e chiedi di parlare con un responsabile della struttura, per farti spiegare neldettaglio in cosa consiste la dieta ed eventualmente sottoporla a un tuo specialista di riferimento», suggerisce il dottor Luca Speciani, medico e alimentarista.
SE SCEGLI UN'APP PER DIMAGRIRE
Anche le app possono rivelarsi molto utili: uno studio della Northwestern University di Chicago, pubblicato su Archives of Internal Medicine, ha chiarito che l’uso di un “assistente digitale” funziona meglio dei metodi tradizionali. «Attenzione, però: le app rappresentano una
risorsa e un rischio.
Sono d’aiuto se inserite in un protocollo terapeutico sotto la supervisione di uno specialista: lo completano e rendono più facile seguirlo. Tuttavia, se diventano l’unico strumento per dimagrire,rischiano di peggiorare il problema, perché il semplice diario alimentare o il calcolo delle calorie possono causare un’ossessione per il peso difficile da disinnescare», avverte il nutrizionista Francesco Iarrera.
Articolo pubblicato su Starbene n.35 in edicola dal 22/08/2016