L'acne è molto più di un semplice inestetismo cutaneo, è una vera e propria malattia infiammatoria cronica che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, non solo adolescenti, ma anche un'ampia percentuale di adulti. I brufoli, infatti, possono lasciare segni sia sulla pelle sia sulla psiche.
Si tratta della patologia cutanea infiammatoria più comunemente trattata in tutto il mondo, tanto che, secondo l’American Academy of Dermatology, l’85% delle persone di età compresa tra 12 e 24 anni presenta almeno una lieve forma di acne e, solo negli USA, colpisce ogni anno fino a 50 milioni di cittadini.
In un'epoca in cui l'immagine è sempre più al centro dell'attenzione, poi, fenomeni come l'acne shaming, l’atto di deridere, umiliare, criticare o discriminare una persona a causa della presenza di acne o delle sue conseguenze sulla pelle, stanno diventando un problema serio, perché minano l'autostima e il benessere.
Ne abbiamo parlato con la dermatologa Benedetta Salsi che ci ha aiutatto ad approfondire le conseguenze psicologiche dell'acne e a scoprire come combattere lo stigma ad essa associato, esplorando anche alcune soluzioni innovative.
Acne shaming: le cicatrici invisibili sulla psiche
L'acne shaming è una realtà sempre più diffusa, specialmente online, dove il giudizio sull'aspetto della pelle può diventare impietoso. L'impatto dell'acne va ben oltre il disagio fisico: «L'acne lascia cicatrici spesso invisibili, ma profondissime sul piano emotivo. Durante l'adolescenza e in tutte le fasi più fragili della vita, può diventare un vero e proprio fattore di vulnerabilità psicologica, minando la percezione di sé, influenzando le relazioni sociali e compromettendo la qualità della vita», spiega l'esperta.
Anche i casi meno gravi, se protratti nel tempo e vissuti con sofferenza, possono portare a ritiro sociale, ansia e sintomi depressivi. È per questo che un intervento tempestivo e un approccio multidisciplinare nella cura sono aspetti cruciali. È importante che i medici valutino il benessere psicologico del paziente insieme ai suoi sintomi fisici: «Non significa solo migliorare l'aspetto esteriore, ma prendersi cura dell'intera persona, restituendole fiducia, serenità e benessere», sottolinea l'esperta.
Sensibilizzazione e cambiamento della narrazione sull'acne
Secondo un sondaggio del British Journal of Dermatology, il 60% delle persone con acne ha sperimentato una diminuzione della fiducia in sé stesse, e una meta-analisi ha dimostrato un'associazione significativa tra brufoli, depressione e ansia. Questo rende ancora più urgente un cambiamento nella narrazione.
«Dal punto di vista comunicativo è fondamentale parlare di questa patologia anche sui social network molto seguiti dai più giovani, come Instagram e TikTok», afferma la specialista. «Più se ne parla, meno fa paura. È importante parlare delle cause e soprattutto suggerire, da parte dei professionisti dermatologi, le possibili soluzioni per trattare l'acne attiva e, soprattutto, le sue cicatrici, dove la tempestività è fondamentale».
La recente decisione di molte influencer e blogger di parlare apertamente della propria acne e del disagio sociale che ne deriva è un passo importante per aiutare tanti giovani ad affrontare questa patologia, aiutando a superare l’erronea convinzione di molte persone che dietro i brufoli si nascondano scarsa igiene o cura personale.
Un approccio multidisciplinare nella cura dell'acne
Gli esperti sottolineano l'importanza del sostegno di familiari e amici, che raprresenta davvero un fattore chiave: «Le persone che soffrono di acne e hanno fatto affidamento sul sostegno sociale di familiari e amici, hanno sviluppato un senso di accettazione della differenza visibile come parte dell'identità e hanno iniziato ad attribuire valore ad altri aspetti di sé e del corpo».
Le persone più care sono in grado di offrire uno spazio sicuro, dove la persona può esprimere liberamente frustrazione, rabbia, tristezza o vergogna senza timore di essere giudicata. «In alcuni casi, la convivenza con l'acne ha persino generato crescita personale, aumentando la capacità di recupero e il desiderio di aiutare gli altri», dice l'esperta.
Infatti, permettere a sé stessi di provare certi stati d’animo senza sentirsi in colpa o vergognarsi, aiuta a infondere coraggio in coloro che vivono la stessa situazione, contribuendo a dare supporto e creare al contempo una vera e propria rete solidale.
Trattamenti laser innovativi per la cura dell'acne
L'importanza di una diagnosi precoce è cruciale anche dal punto di vista clinico. Sebbene le terapie tradizionali per l'acne siano efficaci, possono presentare effetti collaterali o richiedere assunzioni prolungate. La scienza dei trattamenti laser per l'acne ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, e il settore è in continua evoluzione, offrendo soluzioni sempre più mirate ed efficaci sia per l'acne attiva che per le cicatrici da acne.
«Esiste un innovativo sistema laser nato proprio in Italia», spiega la dermatologa. «Questo sistema laser agisce selettivamente sulle ghiandole sebacee, riducendo la produzione di sebo e attaccando la causa principale dell'acne».
Inoltre, il laser è adatto a ogni tipo di pelle ed è utilizzabile durante tutto l’anno. Con minimi effetti collaterali, questo laser di ultima generazione per l'acne rappresenta una speranza concreta per chi soffre, offrendo non solo una soluzione estetica, ma un vero e proprio riscatto psicologico per ritrovare fiducia e serenità.
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