di Ilaria Perrotta
La North America Menopause Society ha stimato che entro il 2025 saranno 1,1 miliardo le donne in menopausa in tutto il mondo. Una gran quantità di persone si trova quindi a che fare con quelli che gli americani definiscono ironicamente “Seven Dwarfs” (i sette nani): prurito, cambi di umore, sudorazione, insonnia, gonfiore, perdita della memoria e secchezza.
Qualcosa cambia, è indubbio, e molto anche a livello estetico in questa fase della vita che oggi, però, è uscita dal buio. Anzi, è sempre più in luce, grazie alle star che contribuiscono a mandare in frantumi errate convinzioni, come quella che l’uscita dalla fase riproduttiva comporti l'ingresso nella senescenza più avanzata segnando una perdita irrecuperabile di charme.
Celeb affascinanti come Gwyneth Paltrow hanno iniziato a parlare di vampate, notti insonni e sbalzi di umore. Naomi Watts ha lanciato persino una linea di prodotti olistici, Stripes, dedicata a questa fase dell’esistenza femminile. Così oggi, abbracciando il macro trend della longevity (vivere a lungo nella versione migliore di noi), in menopausa non ci si lascia certo andare.
La generazione di over 45 che attraversa questa fase corre ai ripari attraverso percorsi personalizzati che mirano a migliorare il benessere fisico e psicologico. Tant’è che sui social il #menopausemakeover (le procedure che si mettono in atto per affrontare i cambiamenti fisici) è trend estetico.
La skincare in menopausa
In menopausa il collagene e l’elastina vanno in caduta libera (ne perdiamo il 30%) che si traduce in un drastico switch per la pelle con la conseguenza di rughe più visibili e cedimenti. Inoltre, gli estrogeni in restrizione rendono la cute secca e squamosa, oltre che più propensa ad arrossamenti, macchie e persino acne. Occorre rivoluzionare il beauty-case.
«Sieri e creme a base di acido ialuronico, retinolo e antiossidanti come la vitamina C stimolano il rinnovamento cellulare e riducono i segni. Senza dimenticare la protezione solare e l’uso di trattamenti specifici per contorno occhi e labbra, particolarmente soggetti a disidratazione», suggerisce la dermatologa Ilaria Proietti, membro del Comitato scientifico di Menopauseboost.
«Affrontare la menopausa richiede un approccio olistico che integri la routine cosmetica con una cura globale del proprio benessere. Mantenere una dieta equilibrata, ricca di acidi grassi Omega-3, vitamine e proteine migliora la salute della pelle. L’esercizio fisico regolare riduce lo stress, migliora la qualità del sonno e aiuta a conservare un equilibrio ormonale».
I trattamenti di re-shaping
Il metabolismo cambia, e con lui volumi e forme. Ma diversi sono i trattamenti medico estetici effetto re-shaping. «A livello professionale, due soluzioni si distinguono per la loro efficacia su viso e corpo, offrendo risultati visibili e duraturi», spiega Anna Lisa Gramellini, biologa, spa expert e cosmetologa. «A livello professionale il trattamento di carbossiestetica, ispirato alla carbossiterapia, è ideale per la pelle in menopausa poiché stimola la rigenerazione cutanea in profondità. Dall’azione antiossidante, remineralizzante e stimolante della produzione di collagene, regala un effetto lifting progressivo visibile.
Il trattamento corpo consigliato, invece, prevede un’esfoliazione iniziale delicata con peeling chimici naturali seguita da un massaggio miofasciale o l’utilizzo di tecnologie avanzate, come la radiofrequenza bipolarediatermia, che stimolano la produzione di collagene ed elastina, aiutando a rassodare la pelle. Per completare il trattamento, consiglio una maschera remineralizzante e tonificante che dona una texture compatta e uniforme».
Gli interventi chirurgi più richiesti
Il restyling fisico in menopausa passa anche dalla chirurgia plastica. Quali gli interventi più richiesti? «Lifting e liposuzione per modellare e rimuovere depositi di grasso da specifiche aree del corpo e recuperare armonia. Mastoplastica o mastopessi per sollevare e rimodellare il décolleté e migliorarne aspetto e posizione. Addominoplastica per eliminare tessuti di rivestimento in eccesso presenti sulla zona del girovita», afferma il dottor Juri Tassinari, specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica.
Visto che la carenza ormonale legata alla menopausa può generare l’atrofia vulvo-vaginale con la conseguenza di una ridotta o assente lubrificazione e una diminuzione dell’elasticità dell’area genitale, in auge tra le celebrità è adesso anche il ringiovanimento vaginale. In cosa consiste? Risponde il dottor Marco Iera, specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. «Si effettua tramite un laser studiato appositamente per essere applicato sulle mucose vaginali, stimolandole a produrre nuovo collagene. Richiesta è anche la biostimolazione vulvare che permette di iniettare nel derma principi attivi utili per riattivare i naturali processi biologici di riparazione cellulare. Aiuta a recuperare e a mantenere l’elasticità dei tessuti. Le terapie con il laser vaginale possono essere eseguite in concomitanza o in successione alla terapia biostimolante che, in molti casi, portano ai migliori risultati».
Capelli in menopausa: quali cure
Occorre intervenire anche “in alto”. In questa fase delicata della vita si può, infatti, riscontrare perdita di spessore nei capelli, maggior frequenza di caduta, diminuzione della lucentezza, cambiamenti nella consistenza. Suggerisce la dottoressa Rossella Sferrazza, specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva, estetica.
«È fondamentale consultare un tricologo per valutare la situazione specifica. In ogni caso, l’uso di prodotti ad hoc come shampoo, sieri o lozioni a base di ingredienti attivi può aiutare a rinforzare i follicoli piliferi e stimolare la crescita dei capelli. In alcuni casi terapie ormonali sostitutive possono essere raccomandate per bilanciare i livelli ormonali e mitigare gli effetti collaterali sulla salute dei capelli. Infine, assumere integratori contenenti biotina, selenio, zinco e altri nutrienti essenziali può supportare dall'interno, rinforzando la chioma. Utili sono poi tutti gli antiossidanti (vitamina C, glutatione) da integrare in menopausa per ridurre lo stress ossidativo cellulare».
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