Capelli mossi con le onde: come fare la piega (anche a casa)

Lunghi, corti, ricci o lisci, non importa. Lo stile “capelli mossi” vince la classifica dei trend più gettonati. Non ti resta che scegliere il beach waves più adatto a te, con i consigli di un hair designer di fama



282660

di Beatrice Serra


Siamo ancora in alto mare. I capelli di ogni specie, anche nel 2023, sono attraversati da onde nette o solo accennate secondo un’ispirazione che ormai ha conquistato il mondo dell’hair styling. «Non mi stupisce che l’occhio medio dei parrucchieri e delle donne si sia concentrato su questo format, che tutti fanno e tutte vogliono», sottolinea Salvo Filetti, hair design e fondatore della catena Compagnia della Bellezza con saloni di parrucchieri in diversi punti d’Italia. «Una testa percorsa da movimenti sinuosi è un inno alla femminilità, all’eleganza». E, poi, adesso l’onda è democratica. Ce ne sono tante declinazioni, che percorrono qualsiasi taglio: da quelle leggere leggere che animano le linee corte (come il microbob, appena sotto le orecchie) e il caschetto pari con la riga in mezzo o la frangia accennata, a quelle ben definite che hanno conquistato i capelli lunghi, anche in versione maxi. Insomma, al mood ondulatorio possiamo chiedere tanto, quantomeno di essere versatile e accompagnarci verso un “carattere” tutto nostro.

Ora tocca al nostro esperto guidarci alla scoperta del lato mosso della piega.


Salvo, ti occupi di immagine. Ma questo hair look è veramente così universale?

Sì, perché per ogni donna c’è l’onda giusta. Basta scegliere quella che veste meglio il viso. Le onde fitte e strette, una accanto all’altra, che danno l’effetto testa molto ondosa, riempiono e, quindi, mettono in equilibrio gli ovali allungati, i volti magri o spigolosi. Mentre la forma tonda o quadrata ha bisogno di essere “snellita”, e il gioco migliore si fa allentando, allargando l’onda e distaccandola dalla faccia.


Una cosa è andare dal parrucchiere, un’altra è farsi le onde da sole, però…

Non è così difficile, ormai questo tipo di piega si realizza con il ferro o la piastra, anche in casa. Prima s’asciugano molto bene i capelli con il phon, muovendoli con le mani (portandoli all’indietro), poi con il nostro attrezzo si girano le ciocche su se stesse, facendo scivolare (verso il basso) il ferro o la piastra fino alla punta. Qui sta la differenza tra un tipo di onda e l’altra: se vogliamo una testa piena, bisogna fare i torchon fitti e stretti, come se fossero boccoli, quasi l’uno sull’altro, lavorando in verticale; per onde più leggere e piatte, si creano invece torciglioni molto distaccati fra loro, muovendo il ferro o la piastra in senso longitudinale. In entrambi i casi, comunque, una volta che sono freddi, i boccoli vanno pettinati (con un pettine a denti larghi) per aprire l’onda e darle fluidità.


Da dove vanno fatte partire le onde?

Meglio tenere le radici piatte (se i capelli hanno poco volume, si possono gonfiare asciugandoli in avanti). Un’onda bella parte all’altezza dell’occhio (o anche dalla bocca) in giù, in modo da avere le ondulazioni nella parte intermedia della testa. Il trend più moderno è lasciare, poi, le punte lisce.


Niente phon e spazzola?

A eccezione dei capelli ricci o crespi che hanno bisogno di essere trattati prima altrimenti è impossibile ondularli, in tutti gli altri casi sarebbe un inutile passaggio. Tra l’altro, con la piega tradizionale le onde si afflosciano prima, durano meno, soprattutto se la capigliatura è sottile.


Ma una testa movimentata dura nei giorni?

Sicuramente, creando la giusta corposità della chioma, e in questo caso l’uso di un texturizzante specifico prima dell’asciugatura è necessario: i capelli sono come i fili di un tessuto, più è compatto e spesso più le onde reggono. Per ravvivarle e renderle elastiche, comunque, niente di meglio che passarci sopra un pettine a denti larghi tirando i capelli all’interno; la spazzola, di setole e lattice, va bene solo per i capelli grossi, negli altri casi distrugge le onde.


C’è un colore d’elezione per una testa così?

Qualsiasi tonalità può magnificare questo styling, basta che non sia uniforme. L’onda è bella quando anche il colore ha una sua flessuosità e morbidezza vellutata, fatte di contrasti che creano profondità. Già l’onda te la crea il colore stesso, con le sue sfumature naturali, e sottolineare questo gioco di luci e ombre è il top!


Fai la tua domanda ai nostri esperti

Leggi anche

Antiage, come avere capelli setosi da ragazzina dopo i 45 anni

Capelli perfetti sotto il cappello: ecco le strategie beauty

Capelli, come funziona la tinta trasparente che c'è ma non si vede