Floriterapia di Bach

Floriterapia di Bach
Pianta e uso tradizionale
Le piante conosciute con il nome comune di psillio appartengono alla famiglia delle Plantaginacee: i loro semi contengono sulla cuticola circa il 25-30% di fibre dietetiche mucillaginose, nel caso della varietà Plantago ovata (detta anche psillio biondo), e circa il 10-30% nel caso della varietà Plantago psyllium (detta anche psillio nero). Tali fibre hanno la caratteristica di assorbire acqua e gonfiarsi, formando una massa gelatinosa, soprattutto nell’intestino. Preparazioni a base di psillio sono state tradizionalmente usate, per via orale, per curare la stitichezza e ammorbidire le feci in caso di emorroidi, ragadi anali, interventi chirurgici sull’ano e sul retto e in gravidanza; inoltre i suoi estratti sono impiegati nella sindrome del colon irritabile, nella colite ulcerosa, nella diarrea e per abbassare i livelli di colesterolo; per applicazione cutanea sono invece utilizzati nel trattamento della foruncolosi. Infine, a scopo alimentare vengono impiegati come ispessenti o stabilizzanti in dessert semifreddi.
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