Trigliceridi

Lipidi composti da tre molecole di acidi grassi legate a una molecola di glicerolo. I trigliceridi costituiscono gran parte dei lipidi alimentari e di quelli dell’organismo, immagazzinati nel tessuto adiposo. Si trovano inoltre nel plasma sanguigno, dove sono accoppiati a proteine specifiche, diverse a seconda della loro origine: chilomicroni per i trigliceridi di origine alimentare, […]



Lipidi composti da tre molecole di acidi grassi legate a una molecola di glicerolo. I trigliceridi costituiscono gran parte dei lipidi alimentari e di quelli dell’organismo, immagazzinati nel tessuto adiposo. Si trovano inoltre nel plasma sanguigno, dove sono accoppiati a proteine specifiche, diverse a seconda della loro origine: chilomicroni per i trigliceridi di origine alimentare, o VLDL (Very Low Density Lipoproteins, lipoproteine a bassissima densità), e i loro derivati per i trigliceridi sintetizzati nel fegato a partire dal glucosio. I trigliceridi sono dosati nel siero, solitamente per idrolisi enzimatica e dosaggio del glicerolo così liberato. La trigliceridemia (tasso di trigliceridi nel plasma), normalmente compresa tra 0,6 e 1,7 mmol/l (tra 0,5 e 1,5 g), varia a seconda di diversi fattori: sesso (di solito è più elevata nell’uomo rispetto alla donna), età, peso corporeo, alimentazione, consumo di tabacco e alcol, esercizio fisico, gravidanza, assunzione di contraccettivi orali contenenti estrogeni.


Patologie

Un’ipertrigliceridemia (presenza eccessiva di trigliceridi nel sangue) può essere primitiva, senza causa conosciuta, oppure favorita dallo stress o conseguente a una patologia (alcolismo, diabete ecc.) o all’assunzione di estrogeni (pillola contraccettiva). Un’ipotrigliceridemia (numero anormalmente basso di trigliceridi nel sangue), molto più rara, è legata o a un insufficiente apporto alimentare di trigliceridi o a un tasso ematico molto basso di b-lipoproteine.