Gelati, ghiaccioli, sorbetti: quando arriva l’estate è quasi impossibile resistere alla tentazione. La buona notizia? Rinunciare non è necessario. Anche nell’ambito di una dieta sana ed equilibrata, è possibile infatti concedersi un gelato, così come un sorbetto o una granita, senza troppi sensi di colpa.
Per non sbagliare, però, meglio tenersi al riparo da alcuni falsi miti che spesso aleggiano intorno a questi classici dell’alimentazione estiva.
Il gelato può sostituire un pasto?
Primo tra tutti i falsi miti, c'è quello secondo cui un gelato possa rappresentare un valido sostituto per un pasto completo.
«Se capita una volta ogni tanto non è un problema ma in generale è meglio non sostituire un pasto con un gelato», spiega la dottoressa Carola Dubini, biologa ricercatrice e nutrizionista dell’Unità Operativa di Endocrinologia e del Servizio di Nutrizione Clinica e Prevenzione Cardiometabolica dell’IRCCS Policlinico San Donato.
«Come sappiamo, bisognerebbe cercare di consumare pasti che abbiano tutti i nutrienti principali, quindi carboidrati, proteine e grassi. Il gelato non può essere considerato un pasto completo per la sua composizione, costituita principalmente da carboidrati, in particolare zuccheri semplici. Parliamo di circa 20 g di zuccheri per 100 g di prodotto: una quantità considerevole. Non si tratta certo di un alimento da demonizzare: basta semplicemente consumarlo con moderazione, magari concedendosi un cono o una coppetta una o due volte alla settimana. Ancora meglio se accompagnati da una bella passeggiata».
Meglio i gelati alla frutta?
Anche per quel che riguarda i gusti dei gelati, meglio fare chiarezza. Rinunciare a crema, cioccolato o fiordilatte a favore dei gusti a base di frutta, non è sempre una scelta light come spesso si crede.
«Diciamo che a livello calorico, un gelato artigianale alla crema, a base di panna, zucchero e uova, può avere dalle 180 alle 200 kcal per 100 g di prodotto, contro le 120-180 calorie di quelli alla frutta», spiega la nutrizionista.
«Ma molto dipende dagli ingredienti, poiché spesso anche i gelati artigianali alla frutta sono a base di panna. Meglio scegliere insomma in base alle proprie preferenze che concentrarsi troppo sull’apporto calorico. In linea di massima, al di là dei gusti scelti, l’unica indicazione valida è preferire il gelato artigianale, che contiene ingredienti freschi e riconoscibili, a quello confezionato».
Gelati confezionati: attenzione alla scelta
«Il gelato industriale infatti per poter essere conservato a lungo ed essere più palatabile, contiene spesso aromi artificiali e addensanti», prosegue la dottoressa Dubini. Quindi meglio evitarlo? Non per forza, l’importante è cercare di sceglierlo di buona qualità. Tenendo presente alcune semplici regole:
- evitare prodotti con una lunga lista di ingredienti: meno ingredienti corrispondono in genere a una maggiore qualità;
- prestare attenzione al primo ingrediente, che è quello presente in quantità maggiore nel prodotto: se è lo zucchero, meglio diffidare;
- controllare che tra gli ingredienti siano presenti latte o panna ma non grassi idrogenati;
- valutare il quantitativo di zucchero che non dovrebbe superare i 20 g per 100 g di prodotto;
- verificare che non siano presenti troppi additivi e aromi artificiali.
Sorbetti: sono più salutari?
Sostituire un gelato con un sorbetto può essere una buona idea? Il dubbio, specie quando si tratta di scegliere un dessert, è spesso questo. Gli ingredienti alla base del sorbetto sono molto semplici: acqua, zucchero e polpa o succo di frutta. A differenza del gelato, quindi, il sorbetto classico non contiene latte, una caratteristica che può renderlo adatto a chi è intollerante al lattosio o segue una dieta vegana.
«Anche in questo caso, però, è bene sempre fare attenzione», spiega l'esperta. «Meglio prediligere versioni artigianali piuttosto che industriali, ancora meglio senza zuccheri aggiunti, visto che già la frutta ne contiene. Per quanto riguarda l’apporto calorico, non è poi così inferiore rispetto a quello di un classico gelato. Siamo tra le 110 e le 150 kcal».
Ghiaccioli, meno calorici ma attenzione agli zuccheri
Decisamente meno calorici sono ghiaccioli e granite (circa 50 kcal per 100 g) ma, anche in questo caso, attenzione ai falsi miti.
«Si pensa spesso che il ghiacciolo sia solo "acqua", in realtà, soprattutto quelli confezionati, contengono zuccheri oltre che aromi e additivi artificiali. Anche se le calorie apportate non sono molte, sul piano nutrizionale bisogna considerare che comportano un introito di zuccheri semplici considerevole, un fattore che, in assenza di altre componenti come la fibra, genera un rapido aumento dei livelli di glucosio. Questo non significa certo che sia necessario evitarli ma semplicemente, come per il gelato, consumarli con moderazione e non come sostitutivi di un pasto».
Le alternative da fare a casa
Per concedersi un gelato o un ghiacciolo in più durante la settimana, via libera invece alle alternative casalinghe. Qualche idea? Ecco le versioni home made da provare.
- Gelato (senza gelatiera). Per ottenere un dessert fresco e sfizioso si può frullare una banana con del cacao amaro, un pizzico di cannella e uno yogurt greco, lasciando poi riposare in freezer per qualche ora il composto ottenuto. «Si può preparare con qualsiasi altro tipo di frutta di stagione mixata allo yogurt greco bianco, senza aggiungere zuccheri extra», spiega la nutrizionista.
- Sorbetto. Per ottenere un sorbetto casalingo, invece, basterà eliminare la parte grassa, rappresentata dallo yogurt. «Frullando solo frutta fresca di stagione, come ad esempio, delle pesche, e aggiungendo poi qualche goccia di limone, si possono ottenere sorbetti golosi ma non troppo dolci».
- Ghiacciolo. Per una merenda rinfrescante adatta anche ai bambini, l’idea perfetta sono invece i ghiaccioli home made. «In questo caso si può utilizzare come base un estratto di frutta da allungare con un po’ d’acqua, e da lasciare in freezer negli appositi stampini per 4/5 ore».
Fai la tua domanda ai nostri esperti