Jet-lag SYNDROME (SINDROME DEL FUSO ORARIO) -Cosa fare
Sonno, riposo, esercizio moderato, dieta sembrano essere i metodi più semplici per la risoluzione di questo disturbo. Se la sindrome non si risolve, è possibile ricorrere per qualche giorno alla somministrazione di basse dosi di farmaci ad azione ansiolitica e ipnotica, per esempio le benzodiazepine a breve durata.
Negli ultimi anni numerosi studi hanno preso in considerazione l’eventuale efficacia terapeutica della melatonina: alcuni ricercatori sostengono che l’assunzione di 2-5 mg di melatonina, al momento di coricarsi dopo l’arrivo a destinazione, sia efficace e possa essere continuata nei due-quattro giorni successivi, perché ha l’effetto di “risincronizzare” l’orologio biologico interno in caso di variazioni indotte da repentini cambi di fuso orario. La melatonina avrebbe, quindi, un’azione di induzione del sonno (ipnotica) e risulterebbe efficace sopratutto in coloro che hanno attraversato cinque o più fusi orari; secondo alcuni studi, il suo effetto terapeutico sarebbe potenziato dall’associazione con farmaci ipnotici a breve durata d’azione (chiedere al medico). La relativa importanza di questi effetti, tuttavia, al momento non è ancora stata stabilita in modo definitivo e, nonostante i risultati ottenuti, non tutti i ricercatori sono in accordo con queste teorie.
Sono stati riportati alcuni eventi avversi correlati all’uso di melatonina, che è per esempio sconsigliato a chi sta seguendo una terapia con anticoagulanti orali (warfarin o altro anticoagulante) e ai pazienti affetti da epilessia. [M.R., G.G.]
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