Vacanze a prova di imprevisto

Tutti i guai di salute più frequenti (qui ne trovi ben 11) possono essere risolti velocemente anche al mare o ai monti, in modo da non guastarsi le agognate ferie



98977Pensare a proteggere le vacanze dai guai di salute piccoli e meno piccoli, quando si è lontano dai propri riferimenti sanitari abituali, è un’intelligente strategia di prevenzione, non scaramanzia. Meglio pensarci adesso, alla vigilia della partenza.

«Gomme, livelli, filtri: tutti facciamo il tagliando alla nostra auto prima di affrontare l'autostrada. Lo consiglio anche per la salute», spiega il dottor Franco Marchetti, allergologo e medico di famiglia a Milano. «Una visita, prima di partire, soprattutto se è passato tempo dall’ultimo controllo e si prendono delle medicine (ad esempio per la pressione), permetterà di partire tranquilli». Se poi si dovesse incappare in qualche problema (qui trovi gli 11 più diffusi), il nostro esperto spiega cosa fare subito, quando è il caso di cercare aiuto in trasferta o farsi rivedere al ritorno (e perché).


1. LA FEBBRE

La febbre è stato lo spauracchio della pandemia, ma oltre al Covid sono tantissime le cause che la provocano. Quello che conta sono i gradi: oltre i 38 °C i sintomi cambiano radicalmente, provocando dolore in tutto il corpo e brividi.

Cosa fare subito: se non si supera la barriera dei 38 °C la gestione della febbre è… la pazienza. Aiuta infatti l’organismo a combattere virus e batteri, che non amano i rialzi di temperatura. Sarebbe meglio quindi riservare gli antipiretici alle quote più alte e limitarsi agli antidolorifici.

Dal medico al più presto: se continua oltre le 24-48 ore alzandosi sopra i 38 °C e provocando brividi e ulteriori malesseri (tosse, mal di gola) occorre la visita medica.

Il check tornati a casa: anche se la febbre non è alta ma continua per diversi giorni (magari con alti e bassi) senza sparire occorre indagare.


2. LA CANDIDA

D'estate la candida prolifera favorita dal caldo. Questo fungo causa infezioni vaginali e cutanee, producendo chiazze rosso vivo soprattutto fra le pieghe della pelle (seno, inguine) o sulle ascelle, provocando prurito.

Cosa fare subito: se il problema è circoscritto ci sono delle pomate antimicotiche che si trovano in farmacia, ovuli se la candida è vaginale. Le cure non vanno sospese alla scomparsa dei sintomi: occorre seguire alla lettera le indicazioni.

Dal medico al più presto: se la candida non migliora e passa nel giro di due giorni, o il prurito è molto forte e si trasforma in dolore (soprattutto se vaginale) bisogna ricorrere al ginecologo, che valuterà se iniziare una terapia generale con un farmaco per bocca.

Il check tornati a casa: nei casi che non si limitano a un episodio leggero è bene valutare se il problema è risolto, perché la candida è ciclica. Il ginecologo farà un test per verificarne la presenza persistente e decidere una cura a cicli che può durare due-tre mesi.


3. LA CISTITE

Senso di pesantezza al basso ventre, voglia di andare in bagno più spesso, urine che hanno un odore più percepibile: sono i sintomi tipici della cistite.

Cosa fare subito: bere, bere e bere! Spesso basta diluire le urine per evitare il peggio. Ci si può far consigliare un disinfettante dal farmacista, da usare in parallelo.

Dal medico al più presto: se compare dolore, febbre e il ricorso al bagno si moltiplica. La cistite potrebbe essere di natura batterica e richiedere un antibiotico.

Il check tornati a casa: se i sintomi tornano o se ricompare una febbricola. Il ginecologo potrebbe eseguire un antibiogramma per verificare il tipo di batterio.


4. UNA BOTTA ALLA TESTA 

A chi non capita di battere la testa contro uno stipite o facendo sport. A parte il colpo e l'eventuale bernoccolo, bisogna stare attenti ai sintomi del trauma cranico, per quanto ci paia lieve l'incidente.

Cosa fare subito: ghiaccio sulla parte (non a contatto diretto della pelle) ed eventualmente un antinfiammatorio in pomata.

Dal medico al più presto: se compaiono, entro 48 ore dal fatto, disturbi visivi, nausea e sorgono problemi di deambulazione. Subito al Pronto Soccorso.

Il check tornati a casa: dal neurologo per fargli vedere gli esiti degli esami fatti in PS e se ci sono difficoltà di memoria. Potrebbe decidere di eseguire un elettroencefalogramma.


5. LA DIARREA DEL VIAGGIATORE

Caldo, creme e salse, ma anche una forte escursione termica per un bagno o una bevanda ghiacciata: non serve andare nei Paesi esotici per incorrere nella maledizione di Montezuma. I sintomi sono inequivocabili: si parte con il mal di pancia e poi bisogna correre in bagno per le scariche che si ripetono più volte.

Cosa fare subito: procurarsi in farmacia quelle speciali formulazioni di fermenti lattici ad alta concentrazione e quantitativo di batteri (una bustina al giorno può bastare) che contengono anche una soluzione reidratante.

Dal medico al più presto: se le scariche sono molte e ravvicinate, la situazione non migliora in uno-due giorni e compare la febbre. Il medico potrà ricorrere a un disinfettante intestinale.

Il check tornati a casa: se i sintomi tornano anche a distanza di tempo. Ci sono germi come la Giardia che sono persistenti e invasivi. Ci vorrà un antibiogramma per accertare il responsabile del’infezione e debellarlo con l’antibiotico giusto.


6. L'EPATITE A

È l'epatite alimentare, molto diffusa in estate. I primi sintomi sono debolezza diffusa e immotivata, sensazione di malessere generale, nausea, dolori addominali, sclera di colore tendente al giallo, febbricola.

Cosa fare subito: l’epatite A in genere guarisce da sola e può avere un decorso leggero (ci sono persone che la fanno senza accorgersene). In questi casi i farmaci che gestiscono i sintomi (antidolorifici, antifebbrili) di solito bastano.

Dal medico al più presto: oltre ai sintomi suddetti nelle forme gravi, anche la sclera che diventa gialla deve portarci a una visita immediata, preferibilmente da un infettivologo o un epatologo, perché può essere il segno di una forte infezione da virus.

Il check tornati a casa: il controllo delle transaminasi e della birilubina è d'obbligo, per verificare che tutto sia rientrato al meglio.


7. LE FERITE

Abbiamo imparato a disinfettarci spesso, ma può non bastare. La profondità e l'estensione o l’eventuale lacerazione decide il grado di intervento.

Cosa fare subito: dopo la pulizia con acqua corrente va usato un disinfettante. Se la ferita è aperta vanno bene quelli a base di iodio povidone.

Dal medico al più presto: se la ferita è troppo profonda o estesa, oppure è stata provocata da un chiodo, dalla spina di una rosa o qualcosa sporco di terriccio, perché può richiedere un richiamo della vaccinazione antitenatica, che dura dieci anni (chi ha lo Spid può controllarlo nella sua cartella clinica).

Il check tornati a casa: meglio far rivedere dal dermatologo la ferita che, anche se ormai chiusa, è ancora arrossata, gonfia e dolente.


8. LE CONTUSIONI

Quante volte prendiamo una “botta” e aspettiamo che passi. Ma è bene saper distinguere fra le contusioni gestibili con l’aiuto del farmacista o no.

Cosa fare subito: ghiaccio sulla parte e riposo, fino alla scomparsa del dolore.

Dal medico al più presto: se l’ematoma è molto grosso o il dolore è intenso (e non passa neanche con la parte a riposo) occorre una lastra per verificare se c’è frattura.

Il check tornati a casa: le contusioni passano in due o tre giorni progressivamente. Se rimane dolenzia o un versamento sottocutaneo che non si riduce va fatta vedere dall’ortopedico.


9. IL MAL DI GOLA

Un colpo di vento, freddo e caldo dovuto ai “dentro e fuori" dall'acqua: la gola si può irritare.

Cosa fare subito: se alla tosse segue il mal di gola in farmacia trovi diversi antinfiammatori locali come la propoli.

Dal medico al più presto: se la gola è molto infiammata e si notano delle placche bianche. Quando viene prodotto del catarro color giallo-verde.

Il check tornati a casa: dall’otorino se il problema torna o persiste. Occhio sempre alla febbre, anche se il rialzo è lieve.


10. LE REAZIONI ALLERGICHE

Anche chi non ha mai avuto allergie può incorrere, d’estate, in reazioni allergiche: alimentari o da puntura di insetto.

Cosa fare subito: se il sintomo è solo orticaria (rossore e prurito) in una zona limitata del corpo ok all’antistaminico.

Dal medico al più presto: se l’orticaria si espande e se compaiono difficoltà respiratorie o le labbra, gli occhi oppure la lingua si gonfiano.

Il check tornati a casa: per chi ha avuto una reazione allergica anche lieve è consigliabile una visita allergologica. Purtroppo le allergie si possono sviluppare anche avanti negli anni.


11. I MORSI DI INSETTI 

Non solo zanzare: anche certi ragni nostrani mordono provocando prurito e rossore sulla parte colpita. E poi ci sono le zecche, che vanno estratte completamente altrimenti possono creare grossi guai.

Cosa fare subito: disinfettare bene la zona e utilizzare una pomata al cortisone e antiprurito (in farmacia): è bene infatti evitare di grattarsi perché si possono creare ferite e infezioni.

Dal medico al più presto: se ci sono segni di infezione (rossore persistente e gonfiore locale con dolenzia) ma anche se si ha il sospetto che non tutte le parti della zecca siano state eliminate dalla ferita.

Il check tornati a casa: attenzione all’eventuale febbricola e alla comparsa di dolori articolari. Potrebbero essere i primi sintomi della malattia di Lyme, della quale la zecca è portatrice. In questi casi serve l’antibiotico.


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Articolo pubblicato sul n. 8 di Starbene in edicola dal 13 luglio 2021


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