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Tendinite della zampa d’oca: che cos’è e come si cura

Subito sotto il ginocchio, si incontrano i tendini terminali di tre diversi muscoli: quando la zona si infiamma, compaiono dolore e difficoltà di movimento. Alcuni trattamenti possono aiutare

Foto: iStock



Il nome è piuttosto curioso, tendinite della zampa d’oca, e fa riferimento al distretto del corpo interessato dal problema: «Subito sotto il ginocchio, si incontrano i tendini terminali di tre diversi muscoli alloggiati nella coscia, ovvero sartorio, gracile e semitendinoso, che nel loro punto di intersezione assumono un aspetto “palmato”, simile alla zampa di un’oca», descrive il dottor Gioachino Lo Bianco, responsabile dell’Unità operativa di Ortopedia e Traumatologia di Villa Lucia Hospital di Conversano, Bari. «Questi tre muscoli sono fondamentali per la flessione del ginocchio sulla coscia e per consentire i suoi movimenti di rotazione interna, come quando accavalliamo le gambe, per cui un’infiammazione di quella zona comporta difficoltà di movimento e dolore».


Che cos’è la tendinite della zampa d’oca

Più frequente nella popolazione femminile, la tendinite della zampa d’oca è una delle più comuni sindromi dolorose che colpiscono il ginocchio. In genere, si manifesta con difficoltà di movimento e dolore, talvolta anche con i segni tipici dell’infiammazione (gonfiore e calore), per cui una visita accurata è necessaria per escludere altre patologie che possano dare luogo a sintomi simili, come una lesione meniscale o un edema midollare osseo – cioè un accumulo di liquido – a carico delle strutture femorali e tibiali del ginocchio.


Quali sono le cause della tendinite della zampa d'oca

«Sono tanti i fattori che possono facilitare questa forma di tendinite», tiene a precisare il dottor Lo Bianco. «Per esempio, alla base può esserci un dismorfismo degli arti inferiori: anziché essere dritte, le gambe si atteggiano in valgismo o varismo, cioè presentano una posizione a X oppure sono maggiormente distanziate tra loro.

Ma alla base della tendinite della zampa d’oca ci possono essere anche una contrattura muscolare, procurata magari durante lo sport, oppure un trauma diretto o indiretto sulla zona, che a quel punto si infiamma». Un’ulteriore miccia, forse la più frequente, è l’artrosi del ginocchio, che nel 70-80 per cento dei casi si accompagna al problema: «Non a caso, i trattamenti incruenti come la terapia fisica e le infiltrazioni al ginocchio si estendono spesso a quella zona». Si può prevenire? Sì, con tutti quegli accorgimenti che evitano un eccessivo sovraccarico delle articolazioni, come il mantenimento del corretto peso corporeo, la pratica di uno sport idoneo alla propria costituzione e al livello di allenamento, una dieta equilibrata che possa prevenire sovrappeso e obesità.


Come si arriva alla diagnosi

Già attraverso l’esame obiettivo, lo specialista ortopedico è in grado di sospettare il problema. In aggiunta, può associare qualche test strumentale, come ecografia, radiografia e risonanza magnetica, fra cui sceglie di volta in volta a seconda del quadro clinico e delle eventuali patologie associate.

«Il paziente, invece, non ha modo di capire se si tratta davvero di questa tendinite, perché avverte dolore, fatica a muoversi e inizia a zoppicare, ma non può intuire la corretta localizzazione del fastidio», avverte lo specialista.


Come si tratta la tendinite della zampa d'oca

Come in qualsiasi infiammazione, per guarire da una tendinite della zampa d’oca è necessario osservare un periodo di riposo dall’attività fisica e applicare più volte al giorno la borsa del ghiaccio (10-15 minuti a seduta).

«Può aiutare anche l’utilizzo di tutori ortopedici, come la ginocchiera, così come l’applicazione di pomate o gel ad azione antinfiammatoria locale. Se dopo 7-10 giorni questo primo approccio non dà frutti, si possono associare una fisioterapia con terapie fisiche e strumentali come ultrasuoni, tecar terapia, laser o ionoforesi oppure delle infiltrazioni con anestetici, antinfiammatori o cortisonici», elenca il dottor Lo Bianco, che conclude: «Purtroppo, la guarigione può essere più lenta oppure e si va incontro a recidive nel caso in cui la tendinite sia legata a un’artrosi al ginocchio, che essendo una patologia cronica può riaccendersi dopo una temporanea remissione».


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