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Sudare di notte: perché succede, cause, soluzioni

Sudare di notte può avere cause semplici, come caldo, stress o cambiamenti ormonali, ma talvolta è il segnale di condizioni più serie, da disturbi endocrini a infezioni croniche o alcune forme di tumore. Frequenza, intensità e sintomi associati sono fondamentali per distinguere episodi transitori da problemi che richiedono accertamenti medici

Foto: iStock



Sudare di notte può trasformare il sonno in un’esperienza frammentata e poco appagante. C’è chi si sveglia con le lenzuola bagnate senza un apparente motivo, chi pensa che sia solo colpa del caldo o del piumone. In realtà questo fenomeno non è sempre casuale: può indicare che il corpo sta reagendo a fattori fisiologici, ormonali o ambientali oppure che qualcosa nel nostro equilibrio interno merita attenzione.

Quando è normale sudare di notte e quando no

La sudorazione notturna non è sempre un segnale d’allarme: in molti casi si tratta di un fenomeno fisiologico e del tutto benigno. «Il corpo utilizza il sudore come meccanismo di dispersione del calore, in combinazione con la vasodilatazione superficiale dei vasi e la riduzione della produzione di calore, un processo scientificamente noto come termogenesi», spiega il dottor Alberto Bagnulo, medico internista presso il Centro Medico Lazzaro Spallanzani di Reggio Emilia. «Questo significa che, in condizioni di perfetta salute, sudare durante la notte può essere normale».

Spesso succede in ambienti caldi o quando si usano piumoni troppo pesanti: il nostro termostato interno, situato nell’ipotalamo, raggiunge di notte il punto più basso della temperatura corporea e qualsiasi fattore esterno che ostacoli la dispersione del calore può innescare la sudorazione. «Altri fattori fisiologici che la favoriscono includono stress, ansia, menopausa nelle donne o andropausa negli uomini, momenti in cui il centro ipotalamico che regola la temperatura diventa più instabile», evidenzia l’esperto.

Anche alcuni farmaci possono incidere, soprattutto quelli che influenzano il sistema nervoso centrale, come antidepressivi e antipsicotici, così come antipiretici o oppioidi, che modificano il set point della temperatura corporea. In questi casi la sudorazione notturna non è patologica, ma una normale risposta dell’organismo.

Quando bisogna preoccuparsi

Tuttavia, soprattutto quando si accompagna a perdita di peso non intenzionale, febbre persistente, stanchezza insolita, ingrossamento dei linfonodi o altri sintomi, la sudorazione può diventare un campanello d’allarme per condizioni più serie e, in questi casi, è importante rivolgersi a un medico per accertamenti approfonditi.

Le cause più frequenti non sono banali. Tra queste ci sono infezioni croniche, come la tubercolosi o le endocarditi subacute, e disturbi endocrini delle ghiandole tiroidee o surrenali, come il feocromocitoma (un raro tumore della ghiandola surrenale che produce eccessive catecolamine e può causare sudorazioni intense). «Anche episodi di ipoglicemia notturna nei diabetici possono scatenare sudorazioni profuse, mentre per quanto riguarda le malattie tumorali le sudorazioni notturne sono particolarmente tipiche nei linfomi e nelle leucemie, ma possono comparire anche in alcuni tumori solidi», sottolinea il dottor Bagnulo.

In generale il segnale d’allarme si intensifica quando la sudorazione diventa ricorrente e abbondante, soprattutto se associata ad altri sintomi persistenti, come tosse cronica, sangue nell’espettorato o affaticamento marcato. «In questi casi non si tratta più di un episodio isolato legato a stress oppure a caldo, ma di un fenomeno che richiede attenzione medica», tiene a precisare l’esperto. «Frequenza, durata e intensità delle sudorazioni sono elementi fondamentali per distinguere tra un episodio transitorio e una condizione che necessita accertamenti mirati».

Sudorazione notturna: come si indaga il problema

Per capire se la sudorazione notturna sia un fenomeno fisiologico o un segnale di patologia, il primo passo è un’anamnesi accurata. «Il medico raccoglie informazioni sulla durata e sull’intensità dei sintomi, sull’uso di farmaci, sul consumo di alcol, su viaggi recenti e su eventuali contatti con persone malate», elenca il dottor Bagnulo. «È fondamentale valutare la presenza di altri segnali d’allarme, come febbre persistente, perdita di peso, ingrossamento dei linfonodi o della milza, alterazioni cardiache o respiratorie».

L’esame obiettivo permette poi di individuare indizi clinici utili a indirizzare ulteriori accertamenti, mentre gli esami di laboratorio forniscono informazioni più precise e comprendono emocromo, proteina C-reattiva, esami ormonali, glicemia, analisi delle funzioni epatiche e renali, controllo delle urine. «Nei casi più complessi si ricorre a indagini strumentali di secondo livello, come radiografie o TAC/PET di torace e addome, emocolture o test specifici per infezioni», aggiunge l’esperto. «Questi strumenti aiutano a identificare cause infettive, disturbi endocrini o patologie oncologiche».

Talvolta la sudorazione notturna può accompagnarsi a brividi o a una sensazione di freddo: si tratta di un normale meccanismo di termoregolazione del corpo. «Durante alcune infezioni virali o infiammatorie, l’organismo produce sostanze chiamate citochine, che innalzano il set-point del nostro termostato interno situato nell’ipotalamo, così che il nostro corpo “si sente freddo” tanto da indurre brividi», descrive il dottor Bagnulo. «Quando si assumono farmaci antipiretici, come il paracetamolo, la febbre si abbassa così come la temperatura fissata dal nostro termostato interno tanto che il corpo inizia a sentite caldo e percepire calore, che viene disperso anche attraverso la sudorazione notturna».

Sudorazione notturna, cosa fare

Se la sudorazione notturna è persistente o accompagnata da brividi, febbre, calo di peso, affaticamento o altri sintomi, il primo passo è rivolgersi al medico di base. Questo professionista può avviare una valutazione iniziale e richiedere esami di base. Nei casi più complessi, è utile rivolgersi a un internista, che ha una visione globale del paziente e può indirizzare verso accertamenti specialistici mirati solo quando necessario.

Il percorso diagnostico deve essere sistematico. «Alcuni esami, come i marcatori oncologici, non sono specifici: un valore alterato non implica automaticamente la presenza di un tumore, così come un valore nella norma non esclude completamente una patologia», tiene a precisare il dottor Bagnulo.

L’errore più comune è sottovalutare i segnali del corpo. «La sudorazione notturna può sembrare un fenomeno banale, ma talvolta è un campanello d’allarme», conclude l’esperto. «Prestare attenzione, osservare i propri sintomi e affrontarli con un percorso diagnostico ragionato è l’unico modo per distinguere tra episodi innocui e problemi che meritano davvero attenzione».


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