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Calvizie addio con le staminali

È una tecnica nuova ed efficace che permette di fermare la caduta dei capelli e favorirne la ricrescita senza farmaci. Ecco come agisce

credits: istock



di Valentino Maimone

Fermare la caduta dei capelli e favorirne la ricrescita senza farmaci, usando le cellule staminali: è l’ultima novità nel trattamento della calvizie. Si deve a uno studio del Mammalian Cell Biology and Development Laboratory della Rockefeller University negli Usa. Con Nicolò Scuderi, ordinario di chirurgia plastica all’Università La Sapienza di Roma, spieghiamo in cosa consiste questa tecnica, che per ora si può effettuare soltanto in Gran Bretagna e a San Marino.

Lo studio - «Nel bulbo pilifero c’è una forte concentrazione di cellule staminali. Ma sono dormienti e ciò provoca uno stallo nella rigenerazione del capello», dice l’esperto. Questo stato si può interrompere grazie ad altre staminali che hanno la capacità di risvegliarle. «Si usano quelle del grasso corporeo, il maggior deposito di staminali di tutto l’organismo». 

La tecnica - Si prelevano 10-20 cc di grasso dall’addome, dai fianchi o dalle cosce. Le staminali che contiene vengono isolate e coltivate in una Cell Factory, una banca dei tessuti (l’unica specializzata in questo trattamento è a San Marino), che garantisce la sterilità del procedimento. L’impianto avviene con microiniezioni sotto il cuoio capelluto, è indolore e dura pochi minuti. 

I risultati - «Basta un trattamento (il costo è di circa 2000 euro) per risvegliare le cellule dormienti e riattivare il ciclo di ricrescita del capello. In certi casi può essere necessario ripeterlo, ma comunque non più di 1-2 volte e a distanza di 12 mesi l’una dall’altra», fa notare il professor Scuderi. 

«È un vantaggio notevole, perché i trattamenti a base di farmaci, invece, vanno seguiti in modo quotidiano e continuativo: se smetti il capello torna a cadere e bisogna ricominciare daccapo». Al momento questa nuova tecnica non ha fatto registrare controindicazioni né effetti collaterali. 

«È efficace soprattutto sui giovani che cominciano a perdere i capelli oppure li hanno persi da poco, mentre su un calvo di vecchia data è difficile che possa funzionare», conclude l’esperto.

L'ALTERNATIVA SFRUTTA IL PLASMA

Nel nostro Paese, in attesa dell’autorizzazione ufficiale all’uso delle cellule staminali, la tecnica più efficace per frenare la caduta dei capelli e stimolarne la ricrescita resta la PRP (plasma ricco di piastrine).

«Sfrutta le piastrine contenute nel sangue, ricche di fattori di crescita, sostanze capaci di rigenerare le cellule dei peli e risolvere l’alopecia areata», sottolinea Antonino Di Pietro, direttore dell’Istituto dermoclinico di Milano.

«Dopo aver prelevato un campione di sangue dal paziente, lo si centrifuga per separare i globuli rossi dal siero con le piastrine. Il siero si inietta sotto il cuoio capelluto con microaghi o si fa penetrare con un apparecchio che genera un debolissimo campo elettrico e ne facilita il passaggio».

La tecnica PRP va effettuata solo in ambulatori autorizzati dai Centri trasfusionali ospedalieri di riferimento (trovi un elenco completo su simti.it/annuariotab.aspx


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Aricolo pubblicato sul n.35 di Starbene in edicola dal 22/08/2016

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