Menopausa: sintomi perimenopausa, incontinenza, microbiota
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di Laura Della Pasqua
1. Quali sono i segnali della perimenopausa
2. L’incontinenza si può curare?
3. In questo momento della vita cambia il microbiota intestinale?
1. Quali sono i segnali della perimenopausa
Anche se non sono scoccati i fatidici 50 anni e sono ancora presenti le mestruazioni, possono manifestarsi alcuni segnali silenziosi che indicano che sei in perimenopausa. Non importa se hai solo 45 anni o anche meno. Questi sintomi sono ben identificabili e spesso vengono confusi con lo stress e il nervosismo. Perimenopausa significa "intorno alla menopausa" e si riferisce al momento in cui le ovaie iniziano gradualmente a produrre meno estrogeni. La perimenopausa di solito inizia diversi anni prima della menopausa e a età diverse, a seconda della persona.
Potresti notare segnali e sintomi di perimenopausa intorno ai 40 anni. Innanzitutto il ciclo comincia a diventare irregolare e spesso scoppia una improvvisa fame di zuccheri che può portare a un aumento del peso. Dopo il pasto si manifesta un gonfiore alla pancia e anche se il pasto non è stato abbondante, nel pomeriggio subentra un crollo di energia. Possono manifestarsi le prime vampate di calore e repentini quanto ingiustificati cambi dell’umore. Il sonno comincia a essere meno profondo e talvolta interrotto. In questa fase si manifesta anche un calo del desiderio sessuale e una certa secchezza vaginale che rende i rapporti più difficili. L’organismo sta cambiando, è il messaggio, per prepararsi a una nuova fase della vita. Ed è in questo momento che ci dovrebbe essere una maggiore attenzione allo stile di vita sano, all’alimentazione corretta e equilibrata. In questi anni che separano dalla menopausa, quando il ciclo mestruale si interromperà, è più facile mettere qualche chilo di troppo.
2. L’incontinenza si può curare?
La menopausa e il calo degli estrogeni determina un rilassamento dei muscoli anche pelvici. La conseguenza è la difficoltà a trattenere l’urina che nei casi gravi degenera in vera e propria incontinenza. È un problema che però si può contrastare, ridurre e perfino eliminare se si agisce in tempo e, soprattutto, con grande determinazione e costanza. Stiamo parlando di alcuni esercizi utili a rafforzare il pavimento pelvico.
Eccone alcuni che per portare risultati andrebbero eseguiti giornalmente. Per seguirli ci si deve mettere sdraiate. Si inizia contraendo i muscoli intorno all’ano e poi quelli intorno alla vagina e all’uretra. La contrazione va mantenuta come se si dovesse trattenere la pipì, per 2 secondi, poi ci si rilassa per altri due secondi e si riprende. Le serie vanno ripetute il più possibile. Un’altro esercizio è la contrazione dei muscoli del pavimento pelvico per 5 secondi, ci si rilassa per altri 5 secondi e si ripete la serie 5-10 volte. Infine si può prolungare la contrazione per 60 secondi. Nei casi di incontinenza da urgenza, invece, è necessaria anche la terapia farmacologica.
3. In questo momento della vita cambia il microbiota intestinale?
Cambia il microbiota intestinale in menopausa? La risposta è Sì. Il microbiota intestinale è quell’insieme di microrganismi che popolano il tratto digestivo. Il suo ruolo è essenziale al benessere dell’organismo: oltre a produrre enzimi per la digestione e l’assorbimento di nutrienti e vitamine, trasforma la fibra alimentare in acidi grassi a catena corta, fondamentali per la salute intestinale.
Inoltre, il 90% della serotonina, un neurotrasmettitore chiave per il benessere emotivo e la motilità intestinale, viene prodotto proprio nel nostro intestino. I ricercatori hanno identificato una specifica comunità di batteri intestinali chiamata estroboloma, il cui compito è regolare i livelli di estrogeni nell’organismo. Questo gruppo di batteri metabolizza e trasporta gli estrogeni, contribuendo a mantenerli in un intervallo ottimale per la salute. Inoltre, il microbiota dialoga costantemente con il nostro cervello attraverso un complesso sistema di comunicazione noto come asse intestino-cervello. In condizioni di equilibrio, la maggior parte dei batteri intestinali svolge un ruolo benefico, inviando segnali positivi al cervello e al corpo, e mantenendo sotto controllo eventuali microrganismi dannosi.
Tuttavia, con la menopausa, le fluttuazioni e il declino degli estrogeni rendono più difficile mantenere questo equilibrio. Con il calo degli estrogeni, la composizione del microbiota subisce profonde modificazioni, favorendo l’insorgenza della disbiosi intestinale. Questa condizione si verifica quando i batteri patogeni prendono il sopravvento sui batteri benefici, con conseguenze su peso, osteoporosi, metabolismo, umore e salute generale.
Prima della menopausa, la flora intestinale è ricca e varia, con un picco di diversità attorno ai 40 anni. Dopo la menopausa, questa diversità inizia a diminuire. Gli studi indicano che, dopo la menopausa, aumenta la presenza di batteri associati all’obesità, mentre diminuiscono ceppi benefici come quelli essenziali per l’assorbimento dei nutrienti, il senso di sazietà e la regolazione dell’appetito. Uno squilibrio nella flora intestinale può, inoltre, stimolare il rilascio di tossine che influenzano negativamente l’umore e aumentano il desiderio di cibi ricchi di grassi e zuccheri. Le alterazioni del microbiota intestinale possono spiegare perché molte donne sperimentano ansia e depressione durante la perimenopausa e la menopausa. L’alimentazione è uno dei principali strumenti per preservare l’equilibrio del microbiota intestinale. Per un intestino sano e un microbiota diversificato è necessario seguire una dieta antinfiammatoria, ricca di pesce, cereali integrali, frutta secca e verdura e frutta colorata, ricche di fibre e nutrienti.