Menopausa: vuoti di memoria, caldane, terapia ormonale
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di Laura Della Pasqua
1. Sono sempre più smemorata, qualche consiglio?
2. È vero che le caldane si combattono con l'alimentazione?
3. Dopo quanto tempo fa effetto la terapia ormonale sostitutiva?
1. Sono sempre più smemorata, qualche consiglio?
Dopo i 50 anni con il calo degli estrogeni comincia a manifestarsi qualche vuoti di memoria, un nome che sfugge, un ricordo appannato e una sensazione talvolta di nebbia. Oltre a vari integratori, le ricerche hanno dimostrato che la lettura è un buon esercizio per la mente. A quanto sembra, infatti, leggere ogni giorno qualche pagina di un libro ci rende meno stressati, ci fa dormire meglio e addirittura favorisce la longevità. Uno studio condotto dall’Università del Sussex, in Gran Bretagna, ha dimostrato che leggere in silenzio un libro o un giornale, anche solo per pochi minuti, può abbassare i livelli di stress del 68%, rallentare la frequenza cardiaca e diminuire la tensione muscolare. Lo studio, la lettura supera altre attività considerate rilassanti, come fare una passeggiata (42%), sorseggiare tè (54%) o ascoltare musica (61%). Ma soprattutto tiene allenata la memoria e aiuta la concentrazione, in quanto spinge il lettore a immergersi completamente in un altro contesto. Infine, ci sono benefici cognitivi poiché un libro migliora la connettività delle cellule del cervello. Uno studio condotto dall'Università di Harvard ha dimostrato che la narrativa induce le persone a interpretare con maggiore precisione le espressioni facciali e a intuire ciò che gli altri pensano e sentono. Quindi favorirebbe le relazioni sociali, così importanti con l’avanzare dell’età.
2. È vero che le caldane si combattono con l'alimentazione?
Le vampate di calore sono uno degli effetti più comuni della menopausa. Possono essere più o meno intense e non colpiscono tutte le donne. Sono fastidiose soprattutto di notte, e si manifestano con intense sudorazioni che disturbano il sonno, a sua volta causa di stress e tono dell’umore basso. Oltre agli integratori e alla terapia ormonale (a chi è consentita e sotto stretta sorveglianza medica), un aiuto può venire anche dall'alimentazione. Specialmente di sera è preferibile non mangiare molto e limitarsi a un pasto leggero. Fondamentale è idratarsi bene durante il giorno e non dimenticare, quindi, la borraccia di acqua fresca (non fredda!) da portare con sé. Quanto alla scelta degli alimenti da consumare, non c’è una vera indicazione, salvo quella di preferire verdure e frutta e cibi integrali. In generale, meglio referire una dieta povera di zuccheri e grassi saturi. In particolare, può essere utile assumere i semi di zucca, di lino e di girasole che contengono buone dosi di triptofano, Omega3, magnesio e fosforo, oltre a sali minerali e altre sostanze benefiche per l’organismo, utili a regolare il ritmo sonno-veglia. Sì anche agli spunti a base di una manciata di frutta secca come mandorle e nocciole che aiutano a dormire meglio grazie al contenuto di magnesio. Anche l’avena è una fonte naturale di melatonina e aiuta il sonno.
3. Dopo quanto tempo fa effetto la terapia ormonale sostitutiva?
Tra i temi più dibattuti sulla menopausa, c'è il possibile ricorso alla terapia ormonale sostitutiva, soprattutto nei casi in cui i sintomi della menopausa sono pesanti e compromettono la qualità della vita. Tuttavia, esistono alcuni fattori di rischio che vanno attentamente valutati dal ginecologo, sulla base della storia clinica della paziente. I sintomi più diffusi sono vampate di calore notturne, cambiamenti di umore, nervosismo, calo della memoria e della concentrazione, senso di fatica, secchezza vaginale e dolore ai rapporti. Per ottenere i massimi benefici, la terapia ormonale, in assenza di specifiche controindicazioni, dev'essere iniziata il prima possibile dopo la comparsa dei sintomi menopausali e non oltre i 10 anni dall’inizio della menopausa o entro il compimento dei 60 anni. Ciò consente agli estrogeni assunti di continuare a svolgere il loro effetto. Solitamente sono necessarie 2-5 settimane per avvertire i benefici della terapia, che naturalmente risponde in modo individuale, per cui alcune donne avvertono risultati significativi entro pochi giorni, altre dopo mesi.