Medici: i magnifici quattro alleati delle donne

Chi sono i quattro medici che devono esserci nei momenti cruciali della salute delle donne. Dal ginecologo al dietologo, ecco perché e quando interpellarli



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Cara lettrice, non fare come la maggioranza degli uomini, che vanno dal medico quando proprio non ce la fanno più dai dolori. Tu che già sei abituata a confrontarti con uno specialista di riferimento che ti segue dalla pubertà in poi, il ginecologo, metti subito nel tuo carnet di esperti altri dottori fondamentali. Perché? Te lo spiega proprio un ginecologo, il “Virgilio” di questo articolo, colui che ci introduce sulla retta via del benessere al femminile. «Anche la mia figura professionale, a volte data un po' per "scontata”, è cambiata moltissimo », spiega Nico Naumann, ginecologo esperto in riproduzione assistita e menopausa a Roma e consulente di Starbene. «La ginecologia è una materia vastissima che va dall’ostetricia all’oncologia, dalla diagnostica ecografica alla gestione della menopausa. Ecco perché non dobbiamo limitarci alla sfera intima della donna, ma fare un vero check-up annuale della salute, che non trascuri il seno e altri aspetti importanti, compresa la sessualità. Insomma, occorre avere una visione olistica della salute femminile, anche per orientare la donna verso altri specialisti cruciali per il suo benessere nel corso degli anni». Ne abbiamo individuati tre che non possono mancare: l'endocrinologo, il medico fisiatra e il dietologo. Scoprili con noi.


L'endocrinologo il vigile degli anticorpi

L’endocrinologo, che una volta scoprivamo come specialista perché ci mandava il medico di base o il ginecologo per sospetti problemi alla tiroide, sta vivendo un boom. «Dovuto al fatto che le malattie metaboliche sono in aumento, complice il dilagare dell’obesità, ma anche perché la ricerca degli anticorpi antitiroidei è diventata un po’ di routine nell'elenco di esami del sangue perio dici», spiega Federico Vignati, endocrinologo, consulente UOC malattie endocrine e del metabolismo Ospedale S. Anna a Como

. «La presenza di questi anticorpi è molto diffusa nella popolazione femminile, (in proporzione di 4 a 1 nei confronti dei maschi) e nel tempo determina la comparsa di ipotiroidismo. Ma si possono avere questi anticorpi nel sangue (anche per familiarità) pur avendo una funzione tiroidea ok e con il TSH normale. Certe pazienti sono terrorizzate da questo fatto: a loro spiego che non sono malate, che è vero che hanno un rischio più elevato negli anni di sviluppare problemi alla tiroide, ma che basterà tenere sotto controllo gli ormoni periodicamente per dormire tranquille e agire per tempo».

  • Gravidanza e metabolismo

L’endocrinologo diventa una figura cruciale anche in vista di una gravidanza. «Sarebbe bene pianificare la visita per tempo, anche ci interpellano soprattutto quando ci sono problemi di fertilità», spiega Vignati. «In effetti gli ormoni tiroidei sono basilari nella fase di concepimento e per tutta la gravidanza, e responsabili di alcuni casi di poliabortività. Infine ci sono l'obesità e il grasso viscerale del post-menopausa. Quest'ultimo si associa alla sindrome metabolica e quindi a malattie cardiovascolari e diabete. Anche in questo caso l'endocrinologo può essere di aiuto». 



Il fisiatra, il guardiano di muscoli e ossa

Un altro medico al quale si pensa solo quando ci sono problemi. Anzi, di solito dopo una distorsione o una botta troppo dolorosa per il fai-da-te si pensa all’ortopedico, non al medico fisiatra. «Che è lo specialista della perdita di funzione e che corregge le disabilità, quindi qualcuno che interviene per riabilitare dopo un problema ortopedico o muscolare, ma anche prima per prevenire, la mossa ideale per te», sottolinea Stefano Respizzi, Direttore del dipartimento di riabilitazione IRCCS Istituto Clinico Humanitas, Milano. «E fa camminare chi non cammina più, e non solo perché ha avuto un incidente: la donna di riferimento per me è la quarantenne con un passato buono di attività fisica abbandonata per la carriera o per la famiglia».

  • L’esercizio come carta vincente

Un po' ortopedico, un po’ medico delle sport e molto riabilitatore, il fisiatra rimette in piedi dopo i traumi (ma basta anche il mal di schiena, diffusissimo, e non occorre un incidente per subirlo) ma, soprattutto, “mantiene" la funzionalità. «L'esercizio è medicina, lo dicono centinaia di migliaia di studi ormai», spiega Respizzi. «Ed è il pilastro del mantenimento delle ossa ma anche dei muscoli. Chi riesce per tempo a stimolare la tenuta dell’osso con un corretto esercizio fisico mette i soldi in banca, cioè fortifica la sua struttura portante garantendo la giusta quantità di calcio ed evitando il problema numero uno delle donne dopo i 70 anni, la frattura vertebrale. Ma l'attività fisica fortifica anche i muscoli e li tonifica, aiutando di riflesso lo scheletro nonostante l'età».

  • La prima visita fisiatrica a 40 anni

Il messaggio quindi è: non aspettare di avere problemi per conoscere uno dei 4 pilastri della salute femminile, agisci al compimento dei 40 anni ed entro i 45. «È l'età giusta da una parte per iniziare a prepararsi alla tempesta ormonale della menopausa, ma anche per riprendere la giusta attività fisica, suggerita dall'esperto in tutte le sue sfaccettature», spiega Respizzi. «Il fisiatra valuterà infatti le tue capacità biomeccaniche e aerobiche, lo stato muscolare ed eventuali perdite di massa e tono (sarcopenia). Inoltre ti sottoporrà a diversi test di forza e resistenza, per capire le “falle” e perdite del tuo sistema muscolo-scheletrico, anche per prevenire i danni del crollo degli estrogeni in menopausa». Oltre alla prevenzione, c'è anche riabilitazione. Il fisiatra come medico della disabilità, è in grado di verificare quali sono le tue capacità residue, dopo un trauma o una malattia, per sfruttarle al meglio.


Il dietologo, il vero coach alimentare per tutta la famiglia

Il primo dietologo? Non si scorda mai ma lo si incontra spesso un po’ tardi. E comunque dopo aver provato di tutto con il fai-da-te. «Peccato perché, soprattutto, se è medico, quindi in grado di fare una visita completa, la diagnosi e prescrivere esami, è una figura di riferimento già da giovanissime e può garantire un vero check up della salute femminile (quante tiroiditi, gastriti o calcolosi ho intercettato nella mia vita professionale!) e del metabolismo», spiega la nostra Carla Lertola, medico specialista in scienza dell’alimentazione e storico volto di Starbene. Il pericoloso effetto yo-yo Uno dei nemici più subdoli e diffusi del benessere femminile è l’effetto yo-yo che i regimi alimentari scorretti hanno sul metabolismo. «Non mangiare, saltare i pasti, tagliare troppo le calorie ed esagerare con le proteine può far dimagrire sul momento ma fa perdere massa magra (i muscoli, come dice il fisiatra), quella metabolicamente più attiva», spiega l’esperta. «Così, a furia di prendi e molla le diete, di su e giù calorici, il metabolismo si abbassa e si inizia ad accumulare massa grassa. Ma ciò non si riverbera solo sul quanto facilmente, e con gli interessi, finita una dieta non seguita dal dietologo si riprendono i chili perduti, ma anche sulla salute. Si può verificare una diminuzione di calcio osseo.


Il boom delle visite online

Più di un milione di utenti, con 300mila download della app dedicata: sono i numeri di Intesa Sanpaolo Smart Care, che con XME Salute offre servizi tecnologici dedicati, con la possibilità di prenotare visite specialistiche ed esami attraverso il sito, la app o il telefono. «Numeri alti, destinati a crescere, visto che ormai il fenomeno della salute online non si è più arrestato da quando la gente interrogava il “dottor Yahoo”», racconta Maurizio Cortese, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Smart Care.

«Ci aspettiamo quindi ulteriori sviluppi, visto anche l’esempio di paesi come la Francia, dove il fenomeno è partito alcuni anni fa e non conosce sosta. D’altronde, poter prenotare visite dal divano di casa propria presso del personale medico qualificato (collaboriamo con le più importanti strutture italiane) in poco tempo, in sicurezza e con costi concorrenziali, spiega perché i nostri utenti non hanno età. E ormai gli over 65 hanno dimestichezza con il telefonino e questi servizi. Anche per loro amplieremo e renderemo ancora più flessibili, come prossimo passo, le modalità di pagamento». S.C.


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Articolo pubblicato sul n. 11 di Starbene in edicola e sulla app dal 12 ottobre 2021



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